Capitolo 15

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                       Luca pov's

La sveglia suonava, e mi svegliai di soprassalto, trovandomi accanto a Lucia, che era addormentata sul mio torace. La svegliai gentilmente, e mentre lei mugugnava cose incomprensibili, mi alzai dal letto e cominciai a prepararmi per andare a scuola.

Erano solo le sette e un quarto quando scesi per fare colazione, così mi sedetti a tavola e aspettai tranquillo che scendesse anche Lucia per mangiare.

Scese anche lei, bellissima come sempre, aveva indosso una maglia a maniche lunghe nera aderente, e indossava un paio di jeans neri interi; ai piedi aveva un paio di stivali con il tacco alti fin sotto al ginocchio. Era una delle poche ragazze che mettevano le scarpe con il tacco e non le Adidas, e questa era una delle cose che amavo di più di lei.

Mi alzai dal tavolo e le diedi un bacio a stampo sulle labbra per darle il buongiorno, poi anche lei si sedette a tavola, e versai te a entrambi

- allora, dormito bene? - chiesi un po per rompere il ghiaccio del risveglio

- si... tu? - chiese lei svegliandosi improvvisamente

- dormivi ancora in piedi eh? - la stuzzicai - comunque io ho dormito magnificamente per tua informazione - risposi con un sorriso beffardo

- contenta per te - disse lei ridendo.

La giornata era iniziata bene, così ci avviammo  a scuola più contenti del solito. Lo zaino era incredibilmente pesante di lunedì, pensai.

Quando arrivammo a scuola c'erano già un sacco di ragazzi davanti, e mentre Lucia andava a salutare le sue amiche, io mi fermai un attimo a pensare.

La campanella suonò e entrai anch'io insieme agli altri ragazzi, mentre la bidella apriva il portone.

Le prime tre ore prima dell'intervallo in classe passarono serene, e tutti aspettavano con ansia il suono della campanella.

Quando finalmente suonò per l'intervallo, uscii dalla classe, e stavo per raggiungere Lucia, quando vidi un ragazzo che la prese per mano e la portava dove di solito stavano i ragazzi più fighi della scuola
nell'intervallo.

Mi indespettii parecchio vedendo che il ragazzo la teneva per mano, e sentii la gelosia salire. Li seguii, e vidi che Lucia si sedeva in braccio al ragazzo.

Parlavano tra loro, ma dalla mia posizione non riuscivo a sentire che cosa dicevano, ma poi vidi Lucia baciare d'improvviso il ragazzo, e un bacio che durò più dei baci che dava a me.

Vidi che appena finiva di baciare il ragazzo, alzava lo sguardo, e fu a quel punto che mi vide. Mi guardò mortificata, e scese dalle gambe del ragazzo, per correre verso di me. Ma io me ne ero già andato, e stavo correndo verso il bagno con la vista che mi si cominciava ad annebbiare, a causa delle lacrime che mi stavano scendendo dagli occhi.

                      Lucia pov's

Suonò finalmente la campanella dell'intervallo, e insieme a tutti i miei compagni di classe uscii per mangiare la merenda. O meglio uscii per andare a chiedere la merenda agli altri, dato che io l'avevo dimenticata.

Ma appena uscii, vidi Marco venire verso di me e prendermi per mano, e cominciò a spiegarmi che cosa voleva

- Lucia, ricordi quando mi hai promesso di fare finta di essere la mia ragazza? Ecco adesso mi serve che fai finta di esserlo, vieni - e così dicendo accelerò il passo e mi portò dove di solito si radunavano i ragazzi più fighi della scuola nell'intervallo.

Quando arrivai io erano intenti a rubare la merenda ad un povero ragazzo di prima, ma non ci feci caso e seguii Marco, che mi fece accomodare sulle sue gambe.

- avete visto? Ve l'avevo detto che nessuna ragazza mi può resistere, vi presento la mia ragazza Lucia - e così dicendo fece come un gesto per mostrarmi agli altri - adesso datemi i soldi -

Un ragazzo li vicino prese il portafoglio dalla tasca, e tirati fuori quattro biglietti da cinquanta euro, li diede a Marco.

Lui li intascò veloce, e mi diede un colpo sulla gamba, come per farmi capire che dovevo fare qualcosa.

Capii immediatamente, e una volta girata verso di lui, posai le mie labbra sulla sua bocca, e lui cominciò ad infilare la lingua dentro la mia bocca, in un bacio quasi selvaggio. Durò a lungo, o almeno così mi sembrò, ma quando alzai lo sguardo vidi Luca che ci guardava con occhi lucidi da dietro il muro.

Mi alzai di scatto, e con una scusa corsi dietro a Luca. Ma lui era troppo veloce per me, ed entrò veloce nel bagno dei maschi. Io non potevo seguirlo, ma prima o poi doveva uscire mi dissi, e aspettai.

Dopo un paio di minuti però suonò la campanella, e vedendo che Luca non usciva dal bagno e che la prof si dirigeva in classe, mi unì ad un gruppo di mie compagne di classe ed entrai.

Luca entrò con lo sguardo basso pochi minuti dopo, e i suoi occhi arrossati mi fecero capire che aveva pianto.

In quel momento mi sentii un mostro.




Innamorata di mio cugino Where stories live. Discover now