Capitolo 12 - 🖤 -

3.2K 236 45
                                    


"Adesso mi alzo dai...non ce la fai più...e nemmeno io..."
"Si ma rimani qui vicino"

Claudio si sposta e si mette sdraiato su un fianco con la testa sopra il petto di Mario.
Prende un coperta e la stende sopra i loro corpi ancora nudi.

"Così va bene? Hai freddo? Se vuoi ti rivesto"
"Non ci pensare nemmeno. Sto benissimo...e poi ci sei tu a scaldarmi"
"Va bene...ma appena senti freddo dimmelo e ti vesto"
"Si mamma"
"Scusami...forse sono un po' troppo apprensivo...me ne rendo conto...è che vorrei tu stessi bene sempre..."
"Sei perfetto così Claudio. Adoro come ti prendi cura di me. Davvero...nessuno ha mai pensato a me in questo modo. Ogni cosa che fai per me, anche la più banale, mi rende felice.
Mi fai sentire amato. Guarda che è difficile...non è da tutti mettere gli altri prima di se stessi. A volte...nemmeno i genitori ci riescono...e lì dovrebbe pure essere naturale..."

Mario si rabbuia.
Ferma la mano che stava accarezzando i capelli di Claudio e si perde tra i suoi pensieri.

"Ohi...tutto ok?"
"Eh...ah si...si sì..."
"Sicuro? Ti sei zittito di colpo...a che pensi?"
"A niente...cose così..."

Claudio capisce che non ne vuole parlare e lascia cadere la cosa. Si stringe ancora di più al suo corpo, lo abbraccia, accarezzandolo ovunque sotto le coperte.
Lo sfiora piano, un polpastrello alla volta.
Ogni tanto allarga la mano, lo accarezza a palmo aperto e poi torna a solleticarlo appena.
Nessuno dei due vuole rompere quel momento.
Si godono i loro corpi avvinghiati, si lasciano accarezzare da quell'intimità tanto voluta e finalmente arrivata. Si sono sincronizzati anche nel respiro. Nei battiti del cuore.
Per questo, prima che Mario decida di rompere il silenzio, Claudio se n'è già accorto.
Il cuore ha cambiato ritmo.
Sta correndo veloce.

"Io non ho mai avuto una famiglia felice Claudio. Mai. Nemmeno quando ero piccolo.
Per questo adesso noto così tanto la differenza, per questo adesso mi sento così appagato.
Perché finalmente ho trovato qualcuno che si prende cura di me, che dice di amarmi, dimostrandolo. Le parole se le porta via il vento, ciò che resta sono i fatti.
E la cosa a cui penso spesso, che mi da davvero la sicurezza che non ho mai avuto, è che tu sarai così anche fuori di qua.
Non lo fai solo perché sei obbligato dal tuo lavoro, tu lo fai perché...sei così...perché delle persone che si dice di amare, ci si prende cura."

Claudio si gira a guardarlo.

"Tu parli poco di te...ma quando lo fai...vai dritto al punto. Sono felice che tu abbia compreso questo...io ti curerò sempre Mario. Non ci sarà giorno in cui non mi occuperò di te.
Quello che è stato, non sarà più."

"Lo so. È una delle poche certezze che ho.
E me l'hai data tu.
Io proverò a occuparmi di te...se vuoi.
Della tua vita, del tuo cuore, del tuo fisico, della tua mente. Cercherò di essere sempre all'altezza dei sogni che hai.
Mi impegnerò per vederti ridere e brillare ogni giorno. Claudio...io ti dono me stesso. Posso fare solo questo. "

"Solo questo??? Solo? Tu sei...sei la cosa migliore che mi sia mai capitata...e poi tu lo stai già facendo...ti doni a me ogni giorno...ogni volta che mi guardi, che mi vuoi, che mi fai entrare nella tua vita. Ogni volta che ti fidi di me. "

"Voglio donarti un'altro pezzo di me.
Quello finale, la parte che ti manca.
È giusto che tu sappia da dove vengo e perché...sono quello che sono.
Claudio le cicatrici che vedi, io le ho anche dentro. Forse anche peggiori di queste.
Ho imparato a ricucirle negli anni, chiudendomi in me stesso, lasciando il mondo fuori, per non farmi ferire più.
Aprendomi solo con pochissime persone.
E anche se riaprirle farà male...tu devi sapere...te lo devo..."

Fire Love Where stories live. Discover now