Capitolo 5 - Noi

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Questo capitolo lo dedico a me.
Alla principessa mancata che ho dentro.
E che certe sere, aspetta ancora di essere salvata.

Manca poco alle quattro quando Claudio esce dalla palestra. Non ha mai smesso di allenarsi...nemmeno nei momenti più bui.
È e sarà sempre la sua valvola di sfogo.
Va verso la macchina mentre tira fuori il cellulare dalla tasca dei jeans.

Sarà due ore che non controllo il telefono...fammi vedere se mi ha cercato qualcuno.

Un messaggio.
Il numero non lo conosce, ma il testo è abbastanza chiaro...e sorprendente.

*Ehi infermiere...qui è una noia mortale senza di te. Non mi fanno distrarre nemmeno i cartoni animati...ho provato a dormire, ma è un casino. Ti sogno. E quando mi sveglio ti penso. Dici che il passaggio verso la psichiatria è breve? 😏 Non vedo l'ora di rivederti. Conto le ore*

Claudio si ferma in mezzo al parcheggio e inizia a sorridere come un bambino a cui hanno appena regalato un giochino nuovo.
All'improvviso sente un clacson e si gira di scatto.

"Ehi!!! Se magari ti sposti passo!"
"Oh si! Scusami! "

Riprende a camminare e si infila in macchina.
Gli risponde subito.

*Ciao scusa non ho il tuo numero. Chi sei?*

La risposta è ovviamente immediata.

*Da 1 a 10 sei stronzo quanto?*

*E tu da uno a mille sei bello quanto?
Rispondo io. Mille*

*🙈 affondato*

*😁😁 come hai avuto il mio numero? E soprattutto...come fai ad avere un telefono? *

* Il telefono me l'ha portato la mia amica, Valentina. Almeno non sono fuori dal mondo. Il tuo numero..........me l'hanno dato.
Hai dei colleghi piuttosto facili da convincere!*

*Ah bene a sapersi.......come stai Mario?
Sei tranquillo?*

*Insomma...il dolore lo sopporto, ma tranquillo non lo sono...appena sei andato via è arrivato il poliziotto per il servizio di guardia alla porta. Mi fa un certo effetto...e mi hanno avvertito che lunedì vengono a prendere la deposizione ufficiale*

*Aspetta ti chiamo*

*Ma no lascia stare, avrai da fare non importa*

*Zitto. E rispondi*

"Ehi"
"Ehi professore...che hai? devi stare tranquillo. Andrà tutto bene. Ce la faremo...usciremo da questa merda"
"......usciremo Claudio....? N-Noi? Ti sei accorto che hai parlato al plurale?"
"Si. So quel che dico. Noi. Io e te.
A te sta bene?"
"Ma......esiste già.....un....NOI.....Claudio? "
"Per te esiste già? Tu lo vuoi.....questo NOI?"

Panico.

Dimmi di sì...dimmi di sì.
Professore dimmi di sì o schiatto qui in questo parcheggio.

"Claudio.......io........non aspettavo altro da tutta la vita"

Oh Dio ti ringrazio!

"Claudio......ci sei?"
"Si. Si sì eccomi. Ci sono. Anzi.
NOI CI SIAMO Mario.
Se per te va bene....... da adesso in poi un po' del tuo peso lo porto io".

E Mario crolla.
Letteralmente.
Si lascia andare nel letto e piange. Piange.
Le versa tutte quelle lacrime.
Anche quelle che non credeva di avere, anche quelle che pensava di aver già pianto.

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