Capitolo 7 - 🐼🐒

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Quando si staccano da quel bacio sono più morti che vivi.
Non lo sanno nemmeno loro per quanto sono andati avanti.
Non è stato un bacio.
Ma una richiesta di aiuto, un salvagente a cui fare aggrappare tutte le speranze espresse e anche quelle non dette.
Una richiesta di scuse, di perdono, di amore.
Un donarsi reciprocamente quel fiato che è mancato ad entrambi per qualche ora.
Un regalarsi una nuova linfa vitale.
Adesso sì che si può ricominciare.
Adesso sì che tutto è ripreso a scorrere nella giusta direzione. Verso l'unione e non verso il distacco.

"Clà.....mmmhhh....Clà...."
"Mmhhhh...che c'è?....."
"A-amore....io continuerei anche all'infinito, ma...m-mi fa male il collo...devo...stendermi un attimo"
"M-ma se sei già sdraiato..."

Ridono entrambi come due bambini.

"Scemo...devo appoggiare la testa...mi tira la medicazione al collo..."
"Allora vengo giù con te...."
"Claudio..."
"Ok ok mi stacco...sto scherzando..."

Si tira su e aiuta Mario a sistemarsi nel letto.
Guarda l'orologio e gli prende un colpo.

"Cazzo! Ma ci siamo baciati...per quasi un ora?"
"E che vuoi da me? Si vede che ti piaceva..."
"È meglio che non te lo dica cosa voglio da te...fidati. "

Mario lo guarda e diventa di mille colori.
Claudio non è contento e rincara la dose.
Si avvicina di nuovo.
Lo guarda come se volesse mangiarlo.

"Perché l'hai capito vero, che io ti desidero come non mai, si? Che se tu non fossi bloccato qui, ti prenderei a qualsiasi ora del giorno e della notte, fino a che non mi implori di smettere. Ti è chiaro questo? Ti è chiaro che...non mi basta più baciarti soltanto?"

Mario è immobile. Quella massa di muscoli e tatuaggi sopra di lui, gli ha appena detto che lo prenderebbe ovunque e sempre.
Sente gonfiarsi qualcosa lì sotto.

No...non di nuovo! Come faccio...ora...

Apre la bocca per dire qualcosa, ma la richiude.
Se lo tira a se.
Viso a viso.
Lo guarda eccitato.

"Che c'è professore? Hai perso le parole?"
"C'è che ti conviene andare a cambiarti e a metterti la tua bella divisa, altrimenti te li strappo io sti vestiti del cazzo. Fidati. Sono bravo anche con una mano sola. Ormai dovresti saperlo."

Claudio ride sopra la bocca di Mario e continuano a parlare così.

"Ma se hai fatto tutto con la mano malata..."
"Appunto. Pensa a cosa posso farti con quella sana...o con tutte e due insieme."

E niente. Claudio non ce la fa più.
Non chiede nemmeno permesso e infila la sua lingua in quella bocca attaccata alla sua, che non aspettava altro.
Un bacio molle, eccitato, incontenibile.
Niente a che vedere con i baci dolci e cauti di poco prima.
Si staccano per riprendere fiato.

"Prima o poi ti porto via da qui Mario, in un posto solo nostro, dove posso spogliarti, guardarti, toccarti...tutto...e prenderti come voglio. Non ce la faccio...più. Tu sei...mi fai...cazzo mi fai perdere la testa!"
"Non aspetto altro....non vedo l'ora Claudio...ti...voglio...così tanto...ho bisogno di...sentirti..."

E gli lascia altri baci sulla bocca...a stampo.

"Però adesso...vai, altrimenti...non riesco più a fermarmi Claudio. Starei sempre con le mie mani su di te. Ma che cazzo mi hai fatto...mi hai fottuto il cervello infermiere...e non solo quello..."

Prende una mano di Claudio e se la porta sopra l'erezione ormai già formata da un po'.

"Lo vedi che effetto mi fai? Lo senti? E mi basta guardarti per ridurmi così..."

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