18.

4.4K 335 30
                                    

Shireen

Marrok era davanti a loro, ma era come se non fosse più lui.

Alle sue spalle, due cacciatori li tenevano sotto tiro con delle pistole calibro 45, appena fuori, sul porticato si vedevano i corpi degli altri due warg che facevano loro da guardia.

Kelle e Daniel erano tenuti in scacco in un angolo alla loro destra, poteva vedere la rabbia arrossare le guance della warg, il corpo teso pronto a mettersi in mezzo tra Deirdre e le pallottole se necessario. Il fidanzato accanto a lei la tratteneva per un braccio cercando di tenerla il più possibile accanto evitando che facesse qualche mossa avventata.

≪Marrok... ≫

Le sfuggì il sussurro dalle labbra attirando l'attenzione su di sé. Percepì Deirdre irrigidirsi accanto a lei e non sentì più i bambini parlottare tra di loro. Il silenzio che era caduto era nauseante, così pesante che se non ne fosse stata certa, avrebbe creduto che avrebbe finito per schiacciarla da un momento all'altro.

≪Marrok! ≫ Il grido di Ivie le fece cadere il cuore nelle viscere. Non fece in tempo a voltarsi che se la vide sfrecciare davanti, correre verso il warg e lanciarglisi addosso.

D'istinto si alzò, fece un passo per raggiungerla, gli occhi spalancati e una mano tesa, ma il click funesto delle pistole la fece desistere. Sapeva che se avesse fatto di testa sua non sarebbe uscita viva da lì e questo non poteva permetterselo. Doveva rimanere calma, ma soprattutto viva se voleva anche solo una possibilità di salvare la bambina.

Il maschio non si scompose, parve quasi non accorgersi della presenza della piccola se nonché, qualche attimo dopo che le si era attaccata alla vita, aveva preso ad accarezzarle i capelli e osservando quello spettacolo capì cosa vi fosse di tanto diverso in lui.

La paura e la sorpresa non le avevano permesso di vedere, ma ora che l'adrenalina stava aumentando e la paura era sotto controllo sì.

Furono le sue mani a farglielo notare, a farle vedere cosa stesse accadendo al corpo dell'uomo. La pelle aveva preso complessivamente un colorito pallido, tendente al grigiastro, le dita era innaturalmente lunghe, le unghie erano cresciute ed erano di colore scuro. L'epidermide che le rivestiva era tesa al punto da sfregare contro le ossa e mettere in evidenza i tendini che parevano sul punto di spezzarsi. Il collo aveva un aspetto simile e pure il viso iniziava ad esserlo, ma per il momento l'unica cosa di anomala oltre al colorito erano gli occhi.

Anche se era ad alcuni passi di distanza, riusciva a vedere bene le pupille dilatate, così dilatate che avevano fagocitato quasi del tutto le iridi verdi. Lo sguardo era gelido, privo di sentimenti o empatia, come se qualcuno gli avesse prosciugato l'anima.

≪È quella la bambina? ≫

La domanda del cacciatore numero uno le fece tremare le gambe e il suo cervello finalmente connesse quello che stava accadendo: Biast le aveva trovate.

≪Non lascerò che Biast me la porti via ≫ l'istinto materno, più forte di qualsiasi cosa, la portò ad imporsi. La voce non le tremò neppure rendendosi conto di quanta rabbia avesse dentro. ≪Mi ha già portato via fin troppo, non lascerò che mi porti via anche lei! ≫

Cercò di raggiungerla, uno sparò risuonò nell'aria col pianto terrorizzato di Kilian. Deglutì voltandosi a vedere come stava Deirdre, il figlio le si era stretto addosso, mentre lei cercava di rassicurarlo teneva lo sguardo fisso sui tre all'entrata, mantenendo un perfetto controllo.

Lo stesso controllo che doveva riacquistare ≪ok ≫ si decise. Fece un passo indietro tenendo le mani basse. ≪C'è una donna incinta all'ottavo mese e un bambino che non c'entrano niente con questa storia. ≫

HuldraWhere stories live. Discover now