21. Uscire Insieme

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Un mese dopo

Levi ed io siamo ancora nella fase di conoscenza. Ho imparato molto su di lui. E' ostinato, indipendente, comico, affidabile, e più sarcastico di chiunque abbia mai conosciuto. Infine, è l'uomo che amo.

Nell'ultimo mese, ho dormito da solo circa tre volte. Abbiamo avuto qualche altro approccio intimo. Nulla che sia andato oltre a dei lavoretti di mano e splendidi momenti in cui ci baciamo. Pertanto io, Eren Jaeger, sono ancora un vergine single.

Stasera vado fuori a cena e poi al bowling con un gruppo di amici. Questo gruppo include: Levi, Mikasa, Armin, Hanji, Erwin e Petra. La comitiva di Levi nella sua auto e gli altri nella mia.

"Perciò non state ancora insieme?" Chiese Armin dal sedile posteriore, Mikasa si voltò aspettando la risposta.

"No, non ancora." Sorrisi.

"Lo attirerai nella tua ragnatela molto presto." Cinguettò Mikasa.

"Sono una vedova nera o qualcosa di simile?" Iniziai a ridere e loro mi imitarono. Il resto del tragitto fino a Shina fu pieno di risate. Uscire dava una bella sensazione. Sono felice, incontrerò i suoi amici e lui incontrerà i miei. Sono preoccupato per Mikasa, si comporta più da madre che da sorella.

Parcheggiai accanto la macchina di Levi e camminai fino al lato anteriore dove era appoggiato, fumando una sigaretta. Quando mi vide la gettò via e venne verso di me. Lasciai scivolare la mia mano nella sua e camminammo.

"Morirai prima di me lasciandomi desiderare la stessa sorte."

Lui ridacchiò. "Ne saresti sollevato."

Lo colpii scherzosamente sul braccio. "Non dirlo nemmeno!" Levi lasciò la presa sulla mia mano ed aprì la porta, tenendola per far passare tutti. Una volta dentro lo seguimmo fino al tavolo. Mi sedetti di fronte a lui, Petra al suo fianco, Erwin dall'altro lato ed Hanji accanto quest'ultimo. Mikasa ed Armin presero posto accanto a me. Il tavolo separava i due gruppi.

Osservai Petra attentamente, non so perché ma lo feci. Era una fantastica, dolce ragazza ma era una civetta. Una subdola, innocente civetta. Uno sfioramento di mani qui, una lieve spintarella lì. E' pericolosa. Ordinammo cibo e da bere e parlammo un po' di tutto. Levi restò in silenzio quasi tutto il tempo, inserendosi solo per correggere qualcuno. Hanji era la più iperattiva, mi piaceva. Erwin era molto coerente, pensava sempre prima di parlare.

Mikasa era silenziosa come Levi, lo fissava ogni volta che mi guardava "troppo a lungo". Arrivò il cibo e mangiammo. Tutti assaggiarono un boccone di quello che avevano ordinato gli altri. Non saprei dire perché, ma era tutto delizioso. Pagammo ed uscimmo fuori.

"La strada del bowling è ad un paio di isolati da qui, vero?" Chiesi a Levi dirigendoci alla macchina.

"Sì. Seguitemi." Io annuii.

Levi mi aprì lo sportello ed io mi accomodai all'interno con un grazie. Alzai lo sguardo su di lui e si chinò a baciarmi. Sorrisi e lui si allontanò. "Ci vediamo tra cinque minuti."

Si piegò di nuovo dandomi un bacetto. "Ok. Ancora uno." Mormorò. Sorrisi mentre mi baciava ancora. "L' ultimo." Me ne diede un altro più lungo e poi chiuse la portiera. Mikasa mi guardava truce dal posto del passeggero. Le feci un sorrisetto e la sua espressione si addolcì. Seguii Levi fino al bowling. Quello stronzo ogni tanto premeva sul freno, facendomi rischiare di tamponarlo quasi un milione di volte. Puntualmente suonavo il clacson.

"Ho davvero intenzione di ucciderti!" Gridai a Levi una volta arrivati.

"Di cosa stai parlando?" Disse con finta innocenza.

"Inchiodavi a casaccio. Avrei potuto rovinarti la macchina."

"Non era a casaccio. Non hai visto tutti quegli stop?" Sentii il suo gruppo ridacchiare un po'.

"Oh giusto! Non li ho proprio notati." Roteai gli occhi. Levi mi cinse le spalle con un braccio facendomi abbassare per strozzarmi scherzosamente. Gli diedi una gomitata affettuosa ma lui non battè ciglio. Mi guardai attorno, tutti erano già dentro, e sorrisi. Lasciai scivolare la mano verso il basso, facendo una leggera pressione sul cavallo dei suoi pantaloni. Mi lasciò all'istante.

"Non avrei mai immaginato, Jaeger, che fossi così sporcaccione." Scherzò. Entrammo, gli altri ci osservavano divertiti ed io risi. Prendemmo le scarpe dividendoci in due squadre. Hanji, Petra, Mikasa ed Armin. Volevo Armin con me ma lui preferì il gruppo meno competitivo, anche se Mikasa lo era abbastanza. Io ero con Erwin e Levi.

"Iniziamo." Disse Levi scrocchiando il collo e le dita. Io annuii. Toccava prima ad Erwin e poi a me. Fece strike al primo colpo, battè il cinque a Levi spedendomi dritto al mio momento di imbarazzo. Presi la palla e camminai goffo verso la pista.

'Non andare a vuoto. Non andare a vuoto.' Continuavo a ripetere a me stesso. Lanciai la palla e mi immobilizzai, attendendo la mia sorte. La palla percorse il limite della pista quando curvò, colpendo dritto al centro. Esultai silenziosamente quando buttò giù tutti i birilli eccetto uno. Aspettai che la mia palla tornasse indietro, e riprovai. Mancai il bersaglio, non di molto ma lo mancai comunque.

"Non male." Disse Levi superandomi, rubando un bacio veloce. Lo osservai tirare, sembrava un professionista. La palla schizzò ad alta velocità e colpì tutti i birilli. Lo fissai scioccato mentre tornava da me. Mi regalò uno dei suoi sexy sorrisi sghembi e si sedette al mio fianco.

"Mi guardi come se avessi appena ucciso qualcuno."

"Sono solo sorpreso che tu sia così bravo." Mi abbassai rubandogli un bacio prima che lui potesse farlo con me. Stavo per staccarmi ma lui portò la mano dietro la mia nuca, trattenendomi. Appoggiai la mia mano sulla sua, durante quel bacio che durò alcuni secondi. Sorrisi quando ci staccammo. "Sei davvero adorabile oggi." Ridacchiai.

Era di nuovo il mio turno così mi alzai e controllai il punteggio dell'altra squadra, Mikasa stava stracciando tutti. Con l'angolo dell'occhio intravidi Petra che mi guardava, la ignorai e mi preparai a tirare. La prima partita vinsero Mikasa ed Erwin, Levi e quest'ultimo avevano quasi pareggiato.

Prima di iniziarne un'altra decisi di andare a prendere da bere per tutti. Petra si offrì per aiutarmi a portare le bibite. Mi fermai al bancone aspettando che quell'idiota del cassiere tornasse. "Ti piace Levi?" Chiese Petra con voce dolce.

La guardai. "Certo che sì. Perchè?"

"Perché lo amo." Il cassiere finalmente tornò indietro ed ordinai delle soda, Petra due birre. Camminai con cautela con i grossi boccali tra le mani, con lei accanto. Eravamo quasi arrivati quando Petra mi guardò. "È solo che non capisco perché dovrebbe preferire te a una persona con cui è andato a letto."

The Glow [Traduzione Italiana]Where stories live. Discover now