11. Passo dopo Passo

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Levi reclinò la mia testa all'indietro usando i capelli, facendomi gemere piano. Godevo della sensazione di lasciarmi sottomettere da lui. Non perse un attimo prima di affondare i denti in un tenero punto del mio collo. Gridai in preda al dolore ed al piacere insieme. Con la lingua leccò il punto appena morso, facendomi sussultare.

Gli circondai il collo con le braccia premendo il mio corpo più vicino al suo. Era caldo ed aveva un profumo confortante. Passai esitante le dita tra i suoi capelli, soffici e puliti. Portai le mie labbra sulle sue e lo baciai con necessità. Lui mi morse il labbro, tirandolo, prima di continuare a baciarmi, la sua mano ancora nei miei capelli.

Le parole di Levi risuonavano nella mia testa, Me ne sto approfittando. Senza fiato, interruppi il bacio. Le sue mani esplorarono la parte superiore del mio corpo, le sue dita delicate sulla mia pelle mi mandarono in paradiso. "Fa male essere sfruttato." Mormorai, le sue mani si bloccarono di colpo.

"Se provi dei sentimenti per me, non dovresti godere di tutto questo?" Chiese con tono distaccato, le sue dita scivolavano lungo la mia schiena.

"Ne godrei mille volte di più se non fossi solo l'oggetto dei tuoi test." Borbottai tra i denti. Levi mi fece distendere velocemente per poi sovrastarmi. Il mio cuore martellava, dalla paura e dall'eccitazione. Col pollice tracciò il profilo del mio labbro inferiore e poi le sue labbra erano di nuovo sulle mie. Cercai di resistergli ma mi rendeva debole.

"Eppure ti piace lo stesso. Non è così, Eren?" La sua voce era colma di malizia e fascino. Volevo togliermelo di dosso. Volevo che andasse via. Volevo che mi baciasse. Volevo che io gli piacessi. Come posso fare affinchè io ti piaccia? Devo lasciarti fare quello che vuoi oppure devo "fare il difficile"? Voglio che lui mi desideri.

"Scendi dal mio letto." Sussurrai.

"Sicuro che è ciò che vuoi?" La sua mano sfregò sulla mia erezione, sussultai di nuovo.

"Scendi." Dissi a voce più alta. "So quello che voglio." Levi non disse nulla, semplicemente si scostò scendendo la scala. Sentivo freddo ora che il suo calore era sparito. Udii il suono di un qualche abito cadere sul pavimento e poi dei passi sulla scala.

"Cos'è che vuoi, Jaeger?" Chiese Levi dall'altro lato della stanza, e sospirai.

"Non ti dirò ciò che voglio," Dissi pacatamente. "ma ti dirò cosa non voglio."

"E cosa sarebbe?" Continuammo a parlare a bassa voce.

"Non voglio che mi baci, tocchi, o qualsiasi altra cosa fino a che non vorrai realmente me." Dissi con la voce più esigente che avessi mai usato con Levi, che non era granchè ma almeno era qualcosa.

"Vuoi sapere per che 'esperimento' ti stavo usando?"

"Certo."

"Volevo capire se un uomo avrebbe potuto eccitarmi." Sentii le mie guance andare a fuoco.

"E qual è stato il risultato?" Chiesi, anche se già conoscevo la risposta. L'avevo 'sentita'.

"Sei davvero fottutamente eccitante."

Quella fu l'ultima cosa che ci dicemmo quella notte. Quelle poche parole mi riempirono di felicità. Sarebbe stato più semplice farmi desiderare da lui se la pensava in quel modo. Povera Petra, era palesemente innamorata di lui. Mi addormentai col pensiero delle labbra di Levi sulle mie.

*

Il mattino fu estremamente imbarazzante per me. Io e Levi non parlammo per niente, nonostante facessimo praticamente tutto uno di fianco all'altro. Ci lavammo i denti nello stesso momento, stessa cosa nel vestirci. Mi guardò male un paio di volte nell'accorgersi che fissavo i suoi tatuaggi.

Più guardavo Levi, più attraente diventava. In quel momento era più sexy che mai. Quel giorno indossava una camicia marrone chiaro con una maglietta bianca aderente sotto, i pantaloni erano jeans neri casual ma su di lui sembrava valessero un milione. L'intero outfit era completato da un berretto grigio.

 L'intero outfit era completato da un berretto grigio

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"Tu, uh, stai bene." Gli dissi prima che uscissimo dalla porta.

Mi morsi il labbro nervoso mentre mi rivolgeva uno sguardo misto tra confusione e noia. Levi si avvicinò a me ed io feci un passo indietro. Mi afferrò per la maglietta costringendomi ad abbassarmi. Le sue soffici labbra si scontrarono con le mie e poi si voltò indietro. Sentii la rabbia salire, rabbia verso di lui per avermi baciato e verso di me perché mi era piaciuto.

"Ti avevo de-"

"Ho sentito un pizzico di desiderio." Mi interruppe. "E non è stato perché mi hai fatto un complimento, di quello non me ne frega un cazzo. Ma per il modo in cui ti mordevi il labbro." Varcò la soglia, lasciandomi nella stanza rosso come un pomodoro. Tornai in me e mi affrettai fuori la porta. Seguivo Levi a circa tre metri di distanza, guardandogli il sedere muoversi mentre camminava. Il suo sedere magnificamente scolpito . Era piccolo ma armonioso.

"Rischi di perdere un occhio." Disse Levi senza nemmeno voltarsi.

"Di cosa stai parlando?" Finsi innocenza.

"Se continui a fissarmi il culo, perderai un occhio." Ribadì. Si fermò consentendomi di raggiungerlo.

"Non so di cosa parli. Mostri più di quanto tu voglia ammettere."

Mi guardò assottigliando gli occhi con sospetto. "Sei un terribile bugiardo." Camminammo verso gli armadietti, fianco a fianco. Un passo alla volta. Un piccolo passo alla volta. Levi mi vorrà.




Angolo Traduttrice:

Ringrazio tutte le persone che stanno leggendo questa fanfiction, mi riempie di orgoglio e soddisfazione poterla far apprezzare alle Ereriste italiane ❤
Un ringraziamento speciale va a SdentatoTheBestLevi e mimichan_mi che in questo capitolo sono state le mie BetaReaders 😘

The Glow [Traduzione Italiana]Where stories live. Discover now