Momenti imbarazzanti.

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-che c'è da ridere?! Dissi facendo la finta arrabbiata.

-niente, è che non me lo aspettavo da te. Affermò semplicemente scrollando le spalle.

Sorrisi.

-tutti cambiamo. Dissi saggiamente.

-già! Confermò stringendo le labbra tra i denti.

-però c'è un problema. Sussurrai con un filo di voce.

-quale? Chiese.

-stasera Harry mi ha invitato a dormire da lui, ho detto di si, ma ho paura. Rivelai.

-paura che ti chieda di farlo? Chiese.

-no, quello no, insomma Harry lo sa che io ancora non sono pronta, potrebbe chiedermi di fare un ditalino ma adesso non sono in condizioni di farlo perché ho il ciclo. Dissi giocando con i laccetti della mia felpa bianca.

-e allora qual'è Isabel il problema?

-ho paura che possa chiedere qualcosa da parte mia, insomma...lui lo ha fatto a me, io ancora no...Mi bloccai leggermente imbarazzata.

-ti riferisci ai pompini, seghe e robe varie? Chiese tranquillamente.

-Chantal! Arrossii.

Rise.

-dai a parte gli scherzi, Isabel se ti senti pronta a fargli qualcosa fallo, a lui sicuramente non dispiace ma se non te la senti lascia perdere ci sarà tempo per tutto. Se ti ama aspetta.

-grazie migliore amica. Dissi abbracciandola.

-e di che. Ricambiò il mio abbraccio lasciandomi un bacio sulla fronte.

-tu gliel'hai fatti a Luke i...insomma tu sai cosa? Chiesi.

-i pompini? Disse tranquillamente.

Portai gli occhi al cielo per la sua finezza.

-si, i pompini! Esclamai ridendo.

-certo che gliel'ho fatti.

-allora sai com'è fatto un...

-un pene? Chiese.

Annuii.

-amore tu non sai come è fatto un pene?! Chiese incredula.

-si, lo so più o meno. Ma non ne ho mai visto uno. Sussurrai.

-Ci sarà tempo anche per quello, ma non devi spaventarti, come tu hai la patatina loro hanno il pisellino.

Risi tentennando la testa la testa.
Chantal era molto più avvantaggiata di me, lei non era timida, io si.

**
Misi il pigiama e dopo essermi lavata accuratamente i denti uscii, silenziosamente, dalla stanza.
Il corridoio era buio ed avevo un po' paura ad attraversarlo da sola, ma in fondo chi ci poteva mai essere di pericoloso in un college?

-signorina! Esclamò sussurrando una voce dietro di me.

Mi bloccai sussultando per lo spavento improvviso.
Mi girai vedendo la sagoma di Paul, il custode, davanti a me.
Tirai un sospiro di sollievo.

-mi hai spaventato Paul!

-scusami Isabel, ma dove stai andando, non dovresti dormire? Chiese tenendo in mano una torcia.

-ehm, in realtà stavo andando in camera. Dissi piano.

-È da anni che lavoro in questa scuola, so tutte le camere a memoria, la tua è di là. Disse indicando la direzione con la mano.

Mi grattai la nuca.

-ok Paul, mi hai scoperto. Affermai sorridendo.

-allora dove vai a quest'ora? Mi incitò a parlare.

-vado in camera di Styles, mi è proibito? Chiesi.

-ma no, certo che puoi, lo sai che io non nego niente eh! Ma sopratutto resto con l'acqua in bocca! Esclamò piano.

-grazie Paul, sei il custode più bravo che abbia mai conosciuto.

Sorrisi abbracciandolo e dirigendomi poi verso Harry.

Bussai alla porta fino a quando il mio ragazzo non apparve in tutta la sua bellezza davanti ai miei occhi.
Indossava un semplice accappatoio bianco, in spugna, legato alla vita.

-buonasera piccola. Affermò sensualmente baciandomi.

I suoi capelli umidi vennero a contatto con il mio viso candido.

-buonasera amore. Dissi ricambiando il bacio.

Mise in gioco la lingua stringendo i miei glutei, avvicinando così il mio bacino al suo.

-Harry possiamo entrare perlomeno in camera? Chiesi sopra le sue labbra.

-oh, certo.

Sorrise entrando nella sua stanza.

Si riattaccò alle mie labbra avanzando verso il letto.

-amore ma perché hai fatto tardi? Chiese facendomi stendere sul letto.

-Paul mi ha beccando in mezzo al corridoio, ma ha lasciato perdere.

-meno male. Non avrei sopportato l'idea di non passare la notte insieme a te. Sussurrò stendendosi sopra di me.

Continuò a baciarmi palpandomi il seno e baciandomi il collo.
Piegai la testa lateralmente permettendogli di aver maggiore spazio sulla mia pelle.
Morse un punto impreciso del collo, levigandolo poi con la lingua.

-questo è il tuo punto debole. Sussurrò continuando su quel punto.

Annuii.

Le sue mani raggiunsero la cerniera dei jeans.

-Harry aspetta. Dissi bloccandogli il polso.

-che è successo? Chiese un po' preoccupato rimanendo nella solita posizione.

-ecco vedi, io...ehm....cose da donne. Dissi sperando che avesse capito.

-hai il ciclo? Chiese tranquillamente.

Aveva capito.

Annuii.

-non fa niente piccola. Vieni ti faccio un massaggio al pancino. Sussurrò stendendosi su un fianco accanto a me.

Sorrisi mettendomi anch'io su un fianco, poggiando la schiena al suo petto.
Portò una mano sotto la mia maglietta cominciando a massaggiare il mio basso addome, la parte critica in quel momento.
Mentre lui mi massaggiava la pancia ripensai a quello che mi aveva detto Chantal nel pomeriggio.

-Harry.

-mh? dimmi piccola.

-voglio ricambiare il favore di qualche giorno fa. Dissi arrossendo sicuramente.

Non mi girai a guardarlo, ma sicuramente sul suo volto erano apparse le due fossette maliziose.

-sicura? Chiese sporgendosi verso di me.

-si, sicura.

Eccomi :)
Allora sapete a quanti commenti è arrivato il capitolo precedente?
Bene ve lo dico io, è arrivato a 60 RECENSIONI!
Non so come ringraziarvi.
Che ne dite di questo capitolo?
Mi fate sapere in tante cosa pensate?
Grazie!
Ciao ciao :)

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