My revenge is you (spin-off di My end is you)

Panico

❤️❤️❤️Buon giorno❤️❤️❤️❤️

Luca
Mi sento una merda, in parte le ho mentito.
La maggior parte delle cose che le ho detto sono vere, ma non so se l'amo.
Sono ancora convinto che non sia così, ma era l'unico modo per farla restare qui.
Lo conosco lo sguardo che aveva, voleva andare, scappare via, lontano da me. Non posso permetterglielo.
Sono egoista lo so, ma non la lasceró tornare da quel bambolotto, potrebbe portarmela via.

Entriamo in casa, Elena adesso sembra più tranquilla, mia mamma è ai fornelli.
La raggiungiamo, mi prendo qualcosa da bere,
<Siete tornati?>, mia mamma ci sorride.
<Si ho portato Elena a Cinisi>
<Una delle più belle spiagge che abbiamo qui, peccato che ormai non sia più tempo di bagni>
<È stato bello lo stesso signora>
<Maria così mi chiamo>.
Le accarezza il viso, conosco mia madre per lei Elena è già una figlia.
<Tra poco ceniamo! Elena tesoro ti va di aiutarmi ad apparecchiare la tavola?>
<Certo sig, volevo dire Maria>.
Mentre mia mamma è girata, stuzzico Elena, sta sistemando le cose sul tavolo, e io ne approfitto, per qualche carezza rubata, mi piace farla arrabbiare.
<Smettila>,
<E tu dammi un bacio>,
<Non ci penso proprio>.
<Voglio un bacio subito!>.
<Ho detto no!>.
<Ah si? Va bene>.
La prendo di peso dalle gambe.
Mia madre scoppia a ridere.
<Scusa mamma, devo rinfrescare le idee a questa ragazza!>
<Luca mettimi giù!!!!>.
Esco in giardino, arrivo davanti alla piscina.
La stronzetta si è attaccata con le braccia sulle mie gambe.
Non posso buttarla, c'è una sola soluzione. Tuffarci entrambi.
<Tu... sei... pazzo...L'acqua..è..gelida!>
Sta sbattendo i denti per il freddo.
Apro le braccia.
<Vieni qui che ti scaldo io!>
<Nnno0>.
Prova ad uscire la blocco, tra me e il bordo della piscina.
<Perché non vuoi baciarmi>.
<Perché non ho dimenticato Luca>.
Le bacio il collo, con lingua gioco vicino al suo orecchio.
Prova a spingermi senza riuscirci,questa volta non mi faccio indietro.
Con le mani tocco i lati del suo seno.
<Basta, per favore>.
Mi fermo di colpo, la sua voce, è spaventata.
<Elena che c'è?>
<Non voglio essere toccata>, ha gli occhi vuoti.
Scuote la testa.
<L'acqua, lui nell'acqua..>.
Scoppia a piangere ha un attacco di panico.
<Bimba, guardami sono io sono Luca! Torna da me!>.
Mi guarda, ma non si calma.
<Adesso usciamo dalla piscina>.
La sdraio nel bordo, è appena arrivato Valerio.
<Che succede?>
<Ha un attacco di panico! Chiama mia madre>.
Ancora non si riprende, non respira bene, le manca l'aria.
Non riesce neanche a parlare.
<Elena, tesoro sono Maria, guardami>.
Mia madre le blocca il viso, incatena i loro sguardi.
<Respira con me, fai come faccio io>.
Ogni attimo sembra durare un'ora.
<Brava Elena continua>.
Le lacrime iniziano ad uscire dai suoi occhi.
<Bravissima ci sei, piangi tesoro mio. Sfogati, urla>.
Comincia a singhiozzare, urla il suo dolore.
Mia madre la stringe a se.
<Continua tesoro mio, non ti preoccupare piangi>.
<Io non volevooooo, non volevo essere toccata.. >.
<Lo sappiamo bambina mia. Sei al sicuro adesso>.
Sentiamo un tonfo, Valerio ha distrutto una delle statue presenti qui fuori, è entrato dentro sbattendo la porta.
Mia mamma mi guarda.
<Porta Elena dentro prima che si raffreddi!>.

Mi avvicino.
<Bimba ti porto in camera>.

Mia madre raggiunge Valerio, non capisco la sua reazione.
Poggio Elena sul letto.
<Posso cambiarti i vestiti?>
<Faccio... io...>.
Non voglio insistere, credo di avere già fatto troppo.
Non è molto stabile nei movimenti, spero non mi chieda di uscire perché non andrò da nessuna parte.
Toglie i vestiti bagnati, le nuove cicatrici si riconoscono subito, sono ancora vive.
Fa male vederla così.
Mi cambio anche io, non mi ha più guardato. È seduta nel letto ha la testa fra le gambe.
<Bimba?>, non alza lo sguardo.
Le accarezzo la testa,
<Mi fai vedere i tuoi bei occhioni?>.
Scuote la testa.
<Scusa per prima, non volevo farti stare male, volevo solo giocare un po'>.
<Dovrei chiederti scusa io! Sono mortificata, non volevo che la tua famiglia mi vedesse
così!>.
<Ehi frena>, le sollevo il viso.
<Non hai fatto nulla per cui essere mortificata. Sei stata male è può succedere a tutti>
<Ora penseranno che sono pazza!>
<Secondo me già lo pensavano, hai scelto di stare con me!>.
Sono riuscito a farla sorridere.
<Qui ti sbagli, io non ho avuto scelta>.
Le bacio il naso.
<Ti va se stiamo un po' abbracciati?>
<Vuoi le coccole per caso?>
<So che sembra strano, ma mai nessuno donna oltre a te mi ha coccolato, escludendo mia madre e...
<Va bene così Luca, non continuare ahahaha>.
Ci stendiamo vicini, ho la testa sul suo petto.
Il suo cuore batte fortissimo, il mio non è da meno!
E se fosse questo l'amore?
Se fossero due cuori che battono all'unisono?
Forse fino ad ora non ho capito nulla dell'amore.

Elena
Sento aprire la porta della stanza, sono ancora stretta a Luca.
Apro gli occhi è Maria.
<Tesoro, volevo sapere come stavi?>.
Guardo Luca,
<Adesso bene>.
<Venite a cena?>
<Mammaaa ma sempre al cibo pensi!>
Io e Maria scoppiamo a ridere.
<Si e tu pensi solo a dormire, la tua ragazza si deve nutrire>.
Vediamo Luca scattare dal letto, ha l'agilità di una molla.
<Giusto mamma ha ragione! Andiamo
bimba!>.
<Non ho tanta fame>
<Ti ho fatto anche la torta al cioccolato>.
<Visto? Non puoi rifiutare!>.
<Ok andiamo!>.

Entriamo in cucina, Tony mi viene incontro.
<Come ti senti?>
<Sto meglio, mi dispiace per prima>
<Non lo dire neanche per scherzo!>
Gli sorrido, mi lascia un bacio in testa e si accomoda.
Non vedo Valerio.
<Maria dove è Vale?>.
Luca mi guarda infastidito, sono preoccupata, ho visto la sua reazione quando ho avuto la crisi.
<È in palestra>.
<C'è una palestra in casa?>.
Devo aver fatto una faccia buffa, perché ridono tutti.
<Si bimba, domani ti ci porto>.
<Adesso ceniamo, che poi abbiamo alcune cose di cui parlare>, a parlare è Tony.
Luca annuisce.
Vorrei urlargli di non andare, per quanto Tony mi sembri una brava persona è pur sempre un mafioso.
Io mi sono innamorata di Luca, perché in lui ho visto una persona diversa.
Non voglio che diventi come il mostro che mi ha rovinata.
Vorrei riuscire a convincerlo, vorrei fermarlo prima che sia troppo tardi...