Sono qui

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Ringraziate le ragazze del gruppo WhatsApp paradise kiss che mi hanno minacciata e torturata tutta la mattina 😁

Finalmente siamo riusciti a scendere da quel cazzo di aereo.
Corro per tutto l'aeroporto, vedo l'uscita.
<Ragazzi sbrigatevi>.
Fermo il primo taxi che passa.
Non riesco a stare fermo.
<Luca devi calmarti, se è realmente successo qualcosa devi essere lucido>,
<Ha ragione Giovanna. Respira ci siamo noi con te!>
Vorrei riuscire a calmarmi, ma sento che è successo qualcosa.
Sono un coglione non dovevo andarmene!!!!
Al massimo dovevo portarla con me!!!!
Il taxi si ferma.
Scendo subito.
Arrivo davanti la porta.
È socchiusa.
Sento rimbombare nella testa i battiti del mio cuore.
Spingo piano la porta, la mia mano trema.
È tutto distrutto.
Mi faccio strada tra i cocci rotti nel pavimento.
C'è cattivo odore qui dentro.
Arrivo in cucina.
Ed è lì che la vedo.
Sento Giovanna urlare, Filippo la stringe.
Io mi precipito dalla mia piccola.
È nuda.
In una pozza di sangue.
Ha il viso tumefatto.
<Piccola? Sono qua mi senti>.
Le accarezzo il viso non mi risponde.
Controllo il battito c'è ancora.
Tolgo la mia maglia, gliela appoggio sopra il corpo martoriato.
Vorrei riuscire a ridarle dignità.
<Elena tesoro mio sono qua>.
Le mie lacrime bagnano il suo viso.
Filippo si è avvicinato.
<Dobbiamo chiamare un'ambulanza>
<Si hai ragione>.
Giovanna compone il numero tra i singhiozzi.
<La mia bambina!>.
Sentiamo urlare.
Sono arrivati Maria e Paolo.
<Stiamo chiamando l'ambulanza>
<No fermatevi>
<Ma che dici Paolo?>
<Maria è un medico, ci penserà lei! Cosa diremmo in ospedale?>
<Me ne sbatto! L'hanno quasi uccisa!>
<Luca questo è niente rispetto quello che ha passato!>.
Colpisco il muro con violenza!
Filippo poggia una mano sulla mia spalla.
<Per adesso pensa ad Elena>
Ha ragione.

Maria mi guarda.
<Mi aiuti a portarla in camera>.
Prendo Elena tra le braccia.
Sembra riconoscermi, poggia il viso sul mio petto.
Le bacio la fronte, è tutta colpa mia non sarei dovuto andarmene.
La porto nella mia stanza.
Giovanna ci ha seguito.
Filippo e Paolo sono rimasti lì dentro.
<Per prima cosa devo pulirla da tutto questo sangue. Devo capire dove sono le ferite. Ti chiami Giovanna giusto?>
<Si signora>
<Allora io sono Maria, per favore prendimi la borsa medica che ho lasciato lì dentro. E tutto quello che trovi che possa essere d'aiuto per pulirla e medicarla>.
Giovanna lascia la stanza.
<Luca, per me puoi restare ma appena la dovrò visitare internamente devi uscire!>
<È stata violentata?>
<Nei peggiori dei modi>.
Mi seggo vicino ad Elena, le accarezzo il viso.

Giovanna è tornata.

Iniziano a pulirla da tutto il sangue.
Ha molti tagli nel corpo.
Per fortuna non richiedono punti.
Maria glieli ha medicati.
Le ha messo una flebo endovena, per aiutarla.
C'è un antidolorifico all'interno.

<Luca devi uscire>.

Bacio Elena e raggiungo di la gli uomini.

<Allora come sta?>
<Ha il corpo martoriato, è stata violentata.
Maria mi ha fatto uscire la sta visitando>
<Io l'ammazzo!>
<Non ti preoccupare Paolo ci penso io farlo!>.
Colpisco con un calcio il tavolino.
Esco nel terrazzo.
Sono ancora sporco del sangue di Elena.
Accendo una sigaretta.
<Luca, per adesso facciamo riprendere Elena, poi qualsiasi decisione prenderai io sono con te, non ti lascio solo>.
Riesco solo ad annuire con il capo.
Non riesco a pensare a quello che ha dovuto passare Elena.
C'è una cosa che non capisco, perché l'abbia lasciata così in fin di vita, cioè poteva portarla con se. Invece ha fatto in modo di farcela ritrovare.
C'è qualcosa sotto.

<Ragazzi entrate c'è Maria>.
Getto la sigaretta nel posacenere.
Ed entriamo dentro.

<Allora come immaginavo è stata violentata, anche in maniera piuttosto pesante. Le ho messo dei punti interni.>
<Si.. è... svegliata?>
<Si le ho dato la pillola del giorno dopo,non pensò che quel mostro abbia usato protezioni.>
<Posso vederla?>
<Si Luca, ma non so come potrebbe reagire>.
<Tranquilla>.

Apro piano la porta della camera.
Ha gli occhi chiusi.
Sembra ancora più piccola.
Mi avvicino, ho paura che si spaventi.
<Elena?>,
Apre gli occhi.
<Sono io. Sono Luca>.

Elena
È tornato, è qui con me.
<Posso avvicinarmi?>.
Non riesco a parlare, faccio solo un cenno con la testa.
Si avvicina.
<Non voglio farti del male>.
Le lacrime bagnano il mio viso, vorrei dirgli
che lo so, che mi fido di lui.
Mi accarezza il viso, in modo quasi impercettibile.
Scoppia a piangere.
<Perdonami.. è.. tutta.. colpa.. mia...non.. dovevo.. andare>.
Non riesco a credere che si senta lui in colpa per quello che mi ha fatto quel mostro.
Con fatica alzo la mano, accarezzo il suo viso.
<String..>.
Non mi fa finire.
Si fa spazio nel letto.
Con delicatezza mi prende tra le sue braccia.

<Ti va se ti racconto una storia?>.

Annuisco, mi piacciono le favole.
Mi parla di una principessa triste, di un cavaliere con il cuore di pietra.
Parla di un'amore che cresce piano giorno dopo giorno.

Mi addormento cullata dalla sua voce.

<Elena?>, è Maria.
Apro gli occhi, parla abbassa voce per non svegliare Luca.
<Devo toglierti la flebo. Se vuoi ti aiuto ad andare in bagno>.

Fa male fare andare in bagno, Maria mi ha spiegato quello che mi ha fatto quel mostro.
Mi ha seviziato usando il coltello. Ha dovuto darmi dei punti interni.
Appena mi riprendo voglio denunciarlo.
Basta mi sono stancata.
Non mi farò più toccare da lui.
Con l'aiuto di Maria raggiungo la cucina.
Paolo mi stringe a se.

<Piano Paolo le fai male!>
<Hai ragione tesoro. Scusami bambina mia>.

Lo stringo forte io invece, ho bisogno del suo affetto.
Conosco anche Filippo e Giovanna.
Vorrei parlare, ma la voce non esce fuori.
<È normale tesoro che per adesso non riesci a parlare è lo shock>.

Giovanna si avvicina a me.
Mi stringe a lei.
Parla al mio orecchio.
<Da oggi per me tu sei una sorella, siamo tutti qui per te, non sei più sola. Anche se ancora mio fratello non se ne è accorto tu gli hai ridato la vita grazie>
Si avvicina anche Filippo.
Non mi tocca, e gliene sono grata non so come reagirei lui non è Luca.
<Piccola Elena, puoi contare anche su di me. Da adesso in poi tutto noi saremo la tua famiglia>.

Le lacrime bagnano il mio viso.

Due braccia mi stringono da dietro. So bene chi è il mio cuore l'aveva già sentito arrivare.
<Grazie a tutti>.
Risponde lui per me.
Poggia un bacio sulla mia testa, questo basta a farmi stare meglio.

My revenge is you (spin-off di My end is you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora