Incomprensioni

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Luca
Non riesco a credere a quello che sto sentendo.
Sono sconvolto, suo padre l'ha venduta per pararsi il culo!!!
Ecco un altro da aggiungere alla lista delle persone da fare fuori!
<Elena posso sapere perché voleva soldi
da te?>.
<Per un po', non ho avuto più sue notizie.
Io lottavo per sopravvivere, l'anoressia è una brutta bestia, grazie a Maria e all'aiuto di persone qualificate in qualche modo sono riuscita ad andare avanti. Stavo riprendendo in mano la mia vita, ma ho fatto una grande cazzata, ho provato a denunciarlo.
La polizia l'ha avvisato, così lui ha scoperto che non ero morta.
Ha iniziato a ricattarmi, ha i video delle mie violenza. Mi voleva vendere come prostituta, stavo pagando il prezzo della mia libertà>.
Stringo i pugni.
Vorrei fare una strage.
<Tu non pagherai più nessuno. Adesso ci penso io>
<Luca non puoi sconfiggere un uomo così>
<Io no, ma so chi può farlo>.
<Non voglio che finisci nei mie casini>.
Si preoccupa per me, le accarezzo il viso.
<Ci sono già dentro Elena>.

Siamo tornati in camera.
Elena è in bagno, la situazione è abbastanza complicata.
Non credo che Andrea solo basti, devo tornare a Palermo.
Elena si stende a letto.
Mi alzo prendo il pacchetto dalla tasca dei jeans.
Mi seggo vicino a lei.
<Tieni>.
Vincerò il premio come uomo più dolce dell'anno!
Prende il pacchetto, scatta la carta.
Fissa il ciondolo.
<È l'albero della vita>
<Si lo so>
<È un porta fortuna, un augurio>.
<È anche una connessione secondo alcune culture>,
<Lo so>.
<Mi aiuti ad indossarlo?>.
<Certo>.
Sposta i capelli di lato, lasciando libero il collo.
Le aggancio la collana, la lascio un bacio sulla parte scoperta del suo corpo.
<Grazie Luca>.
<Non è niente di che>
<Non è solo per la collana, è per tutto quello che stai facendo per me. Mi spiace per la litigata che abbiamo avuto, sono felice che ci sia tu al mio fianco>.
<Anche io>.

Si volta verso di me e mi bacia.
Approfondisco il bacio, le mie mani sono sul suo corpo.
Mi fa impazzire la sua ingenuità.
La mia erezione spinge nei slip.
Le tolgo la maglia, gioco con il suo seno.
La sento ansimare, tocco la sua intimità attraverso l'intimo.
Ha ancora i punti.
La sua mano si muove sul mio amico.
La bacio.
Le lingue si cercano avidamente, il fiato si spezza, raggiungiamo entrambi il piacere.

Elena
Ho la testa poggiata sul suo petto, con le dita gioco seguendo il contorno dei suoi addominali.
<Vorrei poter fare l'amore con te>.
Sento che si irrigidisce.
Mi scosta dal suo corpo, si alza.
Prende le sigarette, apre la finestra e ne accende una.

<Luca?>
<Che c'è Elena?>
<Che c'è Elena? Sei scappato, mi spieghi cosa ho detto di male?>.
Non mi risponde.
Mi alzo dal letto.
<Luca mi rispondi!>
<Elena, non c'è nulla da dire!>
<Invece mi sa proprio di si!>.
Siamo passati dal condividere un bel momento ad urlarci addosso.
<Luca!!! Vuoi parlare!>
<Elena che cazzo vuoi detto? Io non farò mai l'amore con te!>.
Ecco!
<Ora sei contenta?>
<E tu sei contento?>
<No cazzo non lo sono! Ma fino a quando il mio cuore batterà per un'altra donna io non ti toccheró>
<Quindi quello che abbiamo appena fatto per te non conta?>.
Non risponde, il suo silenzio è peggio delle sue parole.
<Domani torniamo a casa>
<Sono d'accordo>.

Mi chiudo in bagno.
Guardo il ciondolo, una connessione?
È solo uno stronzo!
Piango.
Vorrei essere più forte, vorrei essere una donna diversa.
Non gli darò la soddisfazione di vedere le mie lacrime.
Mi vesto ho bisogno di fare una passeggiata.
Non voglio restare nella stessa camera con lui.
È di spalle, esco dalla stanza senza dirgli nulla.

Sono per strada, siamo in una zona tranquilla vicina al Colosseo.
Non ho coperto i lividi, la gente mi guarda.
Non mi importa, per adesso fa più male il cuore.
Ama ancora Camilla.
Mi sono solo illusa che potesse essere interessato a me come donna.
Passeggio per la città.
Vedo una coppa felice che festeggia per qualcosa, chissà cosa si prova.
Io ho avuto solo Eduardo nella mia vita, anche se il tempo che c'è stato concesso è stato poco.
Non siamo riusciti ad amarci, quel mostro ha spezzato la mia vita nel momento in cui stava per sbocciare.

Luca
Sono stato uno stronzo.
Non ho avuto neanche il coraggio di fermarla.
Non avrei voluto dirglielo in quel modo.
Avrei voluto spiegargli che lo faccio per lei, che sto solo aspettando di essere sicuro.
Invece l'ho ferita.
È quasi l'alba ancora non è tornata.
Mi sto vestendo, la voglio andare a cercare.
Sento la porta della camera aprirsi.
Mi volto è lei.
<Stavo venendo a cercarti>
<So badare a me stessa, Luca>
<Lo so>
<Sarebbe meglio se ti cercassi un'altra casa in Grecia>
<Non ti lascerò sola!>
<Luca non ti voglio vicino>
<Hai ragione, permettimi solo d'aiutarti e poi sparirò dalla tua vita>
<Non ho bisogno del tuo aiuto!>
<Elena voglio solo saperti al sicuro e dopo andrò via>
<Perché vuoi aiutarmi? Perché devi sapermi al sicuro?>
<Perché ti voglio bene, sei un'amica>.

In realtà non lo so neanche io il perché.

<Perché mi vuoi bene>.
Ripete a bassa voce.
Sistema la sua valigia.
<Ho trovato due voli, dobbiamo andare in aeroporto>.
Non volevo finisse così questa vacanza, ma capisco che la colpa è solo mia.
Mi è arrivato un messaggio.
È Camilla.
Sta tornando in Sicilia, ha litigato di nuovo
con Andrea.
Facciamo la video chiamata.
Abbiamo parlato un po'.
Chiudo il telefono.
Guardo Elena, ha gli occhi lucidi.
Riesco solo a fare casini.

Siamo arrivati a casa.
Non c'è nessuno non ho avvisato Filippo del nostro ritorno.
Ognuno si chiude nella propria camera.
Dopo tanto tempo piango.
Sto male, non volevo farla soffrire.
Mi ripeto che lo sto facendo per lei.
In realtà ho solo paura, paura di rovinarle la vita.
L'aiuterò contro quel bastardo e dopo me ne andrò è la scelta migliore.
Mando un messaggio a Filippo.

Sono tornato, ho fatto un casino al solito!
Dobbiamo vederci ho bisogno di parlarti.

Ti aspetto al bar dell'altro giorno.

Passo davanti la stanza di Elena.
Sto per aprire la porta, ma ci ripenso....

My revenge is you (spin-off di My end is you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora