13- Di risvegli e compere

150 25 50
                                    

PARTE 1

Liam si svegliò come ogni giorno alle 6. Ma quello non era un giorno qualunque... Finalmente era arrivato il 29 Febbraio!! Non stava in sè dalla gioia. Continuava a saltellare, l'ansia era alle stelle. Era Venerdì- indumento nero. Scelse la sua maglia preferita. Gliel'aveva regalata Josh. Aveva scritto sopra "Think like a proton and stay positive" e subito sotto "Aww that's adorkable!" La adorava quasi quanto adorava Josh. Lui gli aveva regalato una maglia (sempre nera, il colore preferito di Josh) con su scritto: "I like my coffee how I like myself: dark, bitter and too hot for you" insieme ad una felpa con su scritto "My death will probably be caused by being sarcastic at the wrong time". Si erano scambiati quei regali il giorno di San Valentino spacciandoli per "regali di amicizia visto che siamo entrambi single pringles", ma entrambi sapevano che avevano fatto quel regalo alla persona amata.
Liam uscì dalla porta della sua camera, e la chiuse a chiave per 14 volte di seguito.
Uno...
Due...
Tre...
Quattro...
Cinque...
Sei...
Sette...
Otto...
Nove...
Dieci...
Undici...
Dodici...
Tredici...
Quattordici...
Stava per vivere il giorno più bello della sua vita.

Dopo essersi svegliata, Brooke raggiunse Liam per accordarsi sul piano un'ultima volta. Lei avrebbe distratto Josh mentre Liam comprava i fiori e i cioccolatini, poi lui li avrebbe depositati al ristorante e sarebbe tornato da loro. Brooke non stava più nella pelle: voleva uscire!!
Aveva raccontato il piano a Zoe, loro due erano diventate amiche inseparabili ormai. Gli unici che ancora non sapevano niente del piano e dell'uscita in città erano Logan e il diretto interessato- Josh.
Guardò fuori dalla finestra... Ancora pochi minuti e poi... Libertà!

Logan si svegliò, e passò le proprie dita sulle cicatrici. Stava per mettersi a piangere, ma poi ricacciò indietro le lacrime. Lui era un guerriero. Adorava quella frase. Voleva dire "non mollare" "puoi farcela". Era incoraggiante, e per una volta nella vita, non si sentiva inutile e impotente. Poteva cambiare le cose. Poteva addirittura aiutare qualcun'altro. Adorava anche James: quel ragazzo era davvero forte. Gli era caduto il mondo addosso. Tutto quel peso stava per distruggerlo. Stava cadendo a pezzi. Eppure si era rimesso in piedi. E lo aveva aiutato. Anche quando aveva bisogno di essere salvato, dava la priorità agli altri. Aveva sofferto più di chiunque altro, eppure era un base stabile per Logan e per Zoe.  Non lo aveva rifiutato dopo aver saputo la sua storia. Non lo aveva giudicato per il suo passato. Aveva visto le sue cicatrici e gli aveva detto che voleva ancora essere suo amico.
Voleva essere il suo MIGLIORE amico. Tutti parlano di come sia importante l'amore, ma ciò che è davvero importante è l'amicizia. Puoi vivere una vita intera senza sposarti. Ma è impossibile andare avanti senza amici.

Zoe si era divertita un mondo. James aveva ragione: Brooke era davvero fantastica! Andavano d'accordo praticamente su tutto, ed erano diventate subito inseparabili.
Avevano parlato della loro nuova OTP, la Joshiam, delle loro vite prima di Oz, dei loro interessi, delle loro passioni, di ogni cosa! Quel giorno sarebbero andate a fare shopping insieme, giornata fra ragazze, e poi avrebbero aiutato Liam a mettere in atto il suo piano. La Joshiam si sarebbe realizzata!
Si alzò dal letto e si tolse il pigiama. Si guardò allo specchio, passandosi una mano sul torace. Seguì il contorno molto marcato delle costole col palmo delle dita, poi posò una mano sul proprio fianco. Le dita le arrivavano direttamente all'altro fianco, ma per lei non era ancora abbastanza. Doveva aggiungere buchi alle cinture, perché erano tutte troppo larghe- come i pantaloni del resto. Le uniche maglie della sua taglia erano quelle da bambina 8-10 anni. Ma era per una buona causa. Lei desiderava così tanto essere magra... Era l'unica forma di bellezza che potesse accettare.
Però non poteva andare avanti vomitando il cibo...li faceva solo da una settimana e aveva già i denti un po' consumati. Si fasciò la testa con le mani iniziando a piangere. Non sapeva come fare. La cosa che la terrorizzava di più: poteva seriamente morire. Lei non voleva morire. Ma la prospettiva di diventare grassa era peggiore della morte dal suo punto di vista. Si infilò una maglia, delle converse e un paio di jeans ed uscì dalla stanza ripetendo "magro è bello" come per autoconvincersene ancora di più.

La speranza è la prima a morireWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu