9- Di videogiochi e clamorose sconfitte

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Liam non poteva crederci. Rimase per un momento a bocca aperta, sbalordito. Avrebbe passato una giornata intera con Josh! O almeno, mezza giornata. Lo abbracciò forte. Era un gesto spontaneo, non aveva potuto farne a meno. La sensazione di avere Josh così vicino, stretto a sé era fantastica. Poteva sentire il battito del suo cuore contro al proprio, le sue mani allacciate alla schiena di Josh e viceversa. Il fiato sul suo collo. Josh si asciugò una lacrima di nascosto, pensando di non essere visto. Liam amava anche questo di Josh: metteva su una faccia dura, un po' scherzosa, un po' ironica, un po' menefreghista. Ma in realtà era sensibilissimo, un cucciolo bisognoso di amore. Liam studiò con attenzione tutti i particolari del suo viso, ora che era così vicino al proprio. Amava ogni cosa di lui: dalla curva decisa della mascella a quella più morbida della bocca, dal taglio elegante dei suoi occhi verde smeraldo al taglio spettinato dei suoi capelli color pece. Aveva un piercing sul sopracciglio sinistro e un altro sul naso. Gli davano un tocco alternativo, insieme al taglio asimmetrico e ai vestiti strappati. Intorno al polso portava sempre un bracciale borchiato, e intorno al collo un laccio di cuoio. Liam si chiedeva quale fosse il misterioso ciondolo attaccato a quella catenina, ma Josh non la tirava mai fuori da sotto la maglietta. Purtroppo alla fine l'abbraccio si sciolse, ma era anche un bene: Liam aveva paura di ricominciare a sbavare. Si ricordò che a Josh piaceva Brooke, e che anche se non erano fidanzati, si erano baciati solo poche ore prima (aveva sentito il pettegolezzo da Zoe, che gli forniva sempre gossip di prima mano).
Josh sorrise, col suo sorrisetto storto, solo da un lato, un po' cinico, che faceva innamorare Liam ogni volta un po' di più.
"Sai, io e Brooks ci siamo chiariti... Quel bacio, non significava niente. Siamo solo amici. " Liam spalancò la bocca nuovamente. Il suo cuore perse un battito. "D-davvero?" Chiese con un fil di voce. "Si... In ogni caso non siamo fatti per stare insieme... A me serve una persona più... Responsabile? Coi piedi per terra, ecco. Qualcuno di diligente, tranquillo, sì, mi piace il tipo. Basto già io come pazzoide, ci vuole qualcuno che mi tenga a freno" Spiegò Josh.
Qualcuno come me... Pensò Liam. Peccato che non riuscisse a tenere a freno neppure i suoi sentimenti, figuriamoci una persona!
"Allora" esordì Josh. "Che facciamo ora?"
"Che ne dici di una partita a scacchi?" Domandò timidamente Liam.
"Scacchi? Okay... Ma solo perché questo è il giorno dedicato a te! Ti avverto, fisseremo un'altra data, e quel giorno deciderò io!"
"Va bene" acconsentì Liam ridendo. Almeno voleva dire che avrebbero passato un altro giorno solo loro due.
Si sedettero ai due lati opposti della scacchiera. Liam teneva i neri, Josh i bianchi.
"Ti avviso, io sono un re, e sono matto, ma ti servirà molto impegno per farmi scacco! Ok, no, questa era davvero pessima. Dimentica ciò che ho detto! " Josh rideva come un matto mentre perdeva clamorosamente. Almeno si può dire che accettava la sconfitta. Dopo tre o quattro partite in cui Josh perdeva dopo circa tre minuti, decisero di cambiare gioco. Liam notò che mancava una pedina quando finirono di rimettere in ordine. Sospirò: l'aveva presa Josh. Ormai ci era abituato: rubava una posata ad ogni pasto... Peccato che le posate fossero di plastica usa e getta, e quindi non si poteva considerare un vero furto: sarebbero state buttate via in ogni caso...
Dopo qualche minuto passato a scegliere, optarono per una partita a carte -altra clamorosa sconfitta per Josh - e poi andarono a fare dei videogiochi nella camera di Liam. Il lato positivo di Oz? Ogni mese se ti eri comportato bene eri autorizzato a portare qualcosa da casa: un computer, un videogioco, una televisione, un film... I libri non contavano: quelli erano offerti dalla libreria dell'ospedale psichiatrico. Tutto il resto era lecito, fatta eccezione per le armi. Giocarono ad Halo, Call of Duty, Obscure, Project Zero, GTA, Rainbow 6, Assassin's Creed e molti altri, con eque perdite e sconfitte da entrambe le parti. Se la cavavano entrambi egregiamente,  e le partite erano infinite. Durarono così tanto che arrivò l'ora di cena, o forse era semplicemente il fatto che il tempo passa più velocemente quando si è in compagnia della persona amata. Fatto sta che avevano passato più di cinque ore insieme, ed era stato un pomeriggio fantastico. A cena si sedettero con Brooke, Zoe, James e il nuovo arrivato, Logan. Scherzarono, parlarono e si divertirono moltissimo. Purtroppo alla fine giunse l'ora del coprifuoco, e ognuno dovette tornare nella propria camera. Liam si addormentò col sorriso sulle labbra: era stata una giornata fantastica.

La speranza è la prima a morireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora