7- Justin

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Mentalmente, mi prendo a pugni per il tono minaccioso che ho utilizzato quasi inconsapevolmente. In mia difesa però, non mi sarei mai aspettato che lei non volesse minimamente addossarmi la colpa per quanto successo.
Fino a poco fa, non ho fatto altro che immaginarmela mentre mi aggredisce verbalmente e, francamente, ero diventato quasi impaziente di sentirla mentre mi sbraita contro di essere un completo idiota. Forse, lasciando che si sfogasse, mi sarei sentito, a mia volta, meno in colpa.

E, invece, eccola qui silenziosa come non mai, intenta a guardare ovunque tranne che nella mia direzione.

"Dov'è Clayton?" Le chiedo, volendomi assicurare che non dovrò sopportare una crisi di gelosia.
"E' ancora sommerso dalle scartoffie." Mi risponde, e i suoi occhi vengono attraversati da un lampo di evidente preoccupazione.

'Cosa avrà fatto quello stronzo per meritarsi qualcuno che si preoccupa in questo modo per lui?' Continuo a chiedermelo, ma non riesco a trovare alcuna spiegazione plausibile.
Non che io desideri avere una relazione così soffocante, il semplice pensiero mi fa venire la nausea. Ma per qualche strana ragione, invidio il semplice fatto che abbia trovato qualcuno talmente fedele da struggersi per un semplice bacio rubato.

Non è un vero tradimento, giusto? E' solo un cazzo di bacio, e mi fa infuriare il fatto che Jennifer si stia rifiutando persino di guardarmi solo per non fargli un altro torto. Non ho la più pallida idea del perché questo mi stia dando così tanto fastidio, ma, francamente, vorrei soltanto afferrarla per le spalle e scuoterla finché si renderà conto che lui non sia il centro del mondo.

"In questo caso, forse puoi smettere di guardarti intorno come se stessimo per essere colti in flagrante da un momento all'altro." Affermo in un tono volutamente ironico, sperando che questo tiri fuori quel lato pungente che ho intravisto ieri sera. Ma nonostante i miei sforzi mirati a cancellare quella sua aria pentita, Jennifer continua in maniera quasi ostinata ad incassare ogni colpo senza la più piccola intenzione di ripagarmi con la stessa moneta.

"Hai intenzione di dirmi cosa ti passa per la testa?" Le chiedo esasperato, afferrandola delicatamente per il polso, per poi trascinarla in un piccolo ristorantino italiano. Il proprietario, Andrew, nel vedermi, mi rivolge un caloroso sorriso e si avvia nella nostra direzione con passi spediti. Lanciandogli uno sguardo eloquente, lo invito a non lasciarsi andare in affermazioni che potrebbero far partire qualche campanellino d'allarme nella testa di Jennifer.

Improvvisamente mi ricordo perché io abbia smesso di frequentare questo posto, nonostante sia il mio ristorante preferito. E mi sento semplicemente un coglione per essermi lasciato guidare dall'istinto. Per fortuna però, il vecchio Andrew è abbastanza sveglio da capire di dover moderare il suo entusiasmo.

"Salve!" Esclama, facendosi affiorare sul volto stanco un sorriso cordiale, per poi continuare a far finta di non avermi mai visto in vita sua. "Avete bisogno di un tavolo per due?"
"Si, grazie!" Rispondo velocemente ammonendolo con lo sguardo per il modo sfrontato in cui fissa Jennifer. Voglio dire, so che sia la prima volta che mi faccio vedere in questo posto con una ragazza che ha tutta l'aria di essere tutto quello che ho sempre affermato di desiderare, semmai dovessi decidere di mettere la testa a posto, ma dovrebbe davvero smettere di guardarla come se fosse un fantasma.

"E' carino qui." Afferma Jennifer a bassa voce, guardandosi intorno con aria sospetta mentre Andrew ci fa strada verso l'unico tavolo libero, situato accanto ad una grande finestra che offre un ampia vista sulle strade principali della metropoli, invasa da un numero spaventoso di persone che calpestano e sfrecciano ogni giorno sui suoi marciapiedi gremiti, quasi fossero colonie di formiche. Dentro di me sorrido con una certa nostalgia, ricordando tutte le volte in cui mi sono seduto nello stesso identico posto e ho guardato fuori dalla finestra, cercando di immaginarmi ogni storia nascosta dietro ad un viso solcato da rughe profonde.

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