Capitolo 46

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Breve riassunto per punti:
1) Arya e Dylan sono una coppia, ma ancora lui ha dei segreti con lei. Durante una cena all'All Black Arya ha incontrato un uomo di nome Gustav, di cui non sa niente e sembra che Dylan non voglia rivelarle chi è.

2)Il mistero sulla morte di Piper, ex di Dylan e amica di Paula, si infittisce. Alcune lettere portate da Paula a Dylan spiegheranno molti lati oscuri di questa storia.

3) Rob si è rivelato essere un uomo diverso da ciò che Arya pensava e sembra essere coinvolto in qualche affare losco o in qualcosa di davvero tragico, che, forse, ha a che fare con Paula e Piper.

4) Francis odia Arya ormai, così come Roxanne, la ex sottomessa di Dylan. Emma, Max e Christian, invece, sono sempre al fianco della protagonista.

5) L'ultimo capitolo si conclude con Arya che ritrova Paula fuori dal locale in pessime condizioni, durante una serata in cui molti pezzi grossi di Miami e Dylan si sono incontrati nei sotterranei. Arya ha intenzione di scoprire cosa è successo a Paula e cosa tutto ciò c'entri con la morte di Piper.

*****
A pochi passi da te.

Paula era con la schiena appoggiata al muro e aveva la testa china sulle sue ginocchia sbuccicate, il sangue scorreva in piccole goccioline lungo le sue gambe e i suoi capelli assomigliavano ad un nido di uccelli mal fatto. Mi avvicinai con il fiato sospeso a lei e, poi, mi piegai per sollevare la sua testa. Trattenni uno strillo e feci un balzo indietro...aveva il naso piegato verso sinistra e la pelle attorno al suo occhio destro aveva un colore tendente al viola e al blu scuro. Probabilmente aveva anche perso i sensi, perchè la sua testa oscillava senza forza sotto il mio tocco.

Deglutii. <Pa...Paula?> Continuai con più voce: <Paula, Paula mi senti?> La scossi leggermente e lei mi cadde con tutto il suo peso addosso. Ginevra aveva visto male, non era soltanto giù di morale, qualcuno l'aveva picchiata selvaggiamente.

Feci scivolare fuori dalla tasca interna del mio body nero il cellulare e composi velocemente il 911, sperando che l'ambulanza arrivasse velocemente. Infatti, nemmeno cinque minuti dopo, questa arrivò e i paramedici iniziarono a bombardarmi di domande su cosa fosse successo, su chi le avesse fatto questo, se fossi stata io...non seppi rispondere e non mi sentii per niente di aiuto.

<Sei una sua parente?>
<No, no...un'amica>

Nel frattempo alcune persone si erano riunite intorno a noi, soprattutto curiosi, fino a che non sentii voci familiari e una persona farsi avanti. <Che è successo?> Dylan fissò la barella con sopra Paula. Poi si girò verso di me e mi rifece la stessa domanda. Alzai le spalle e abbassai lo sguardo, ero traumatizzata da quell'evento. Ben presto l'ambulanza ripartì e ci chiese di raggiungere Paula in ospedale appena avessimo capito cosa fosse accaduto.

<Come ha fatto? Hai visto chi è stato?>
Scossi la testa in segno di diniego.

<Vado in ospedale> Aggiunsi, improvvisamente.

<Non sei obbligata, la conosci appena>

<L'ho trovata io>

<Io ti raggiungo dopo...devo finire con una cosa> Dylan si grattò la testa e il muscolo del suo braccio si flettè, rendendo visibili i suoi tatuaggi. <Stai attenta comunque>

<Va bene> Dissi, rientrando nel locale per cambiarmi le scarpe e chiamare un taxi. Non avrei avuto la forza di guidare nessun mezzo di trasporto.

Arrivai, dunque, in ospedale una decina di minuti dopo e un medico mi venne subito in contro, chiedendomi se fossi lì per Paula. Confermai e venni condotta in una stanza asettica, completamente bianca e impregnata di un odore nauseabondo.

ALL BLACK || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora