Capitolo 34

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In crisi.

《Non voglio avere il cuore spezzato, Dylan.》 Dissi, balbettando un po'. 《Ma fai di me quel vuoi, adesso》

Lui inclinò la testa di lato, studiandomi come se fossi un esperimento venuto fuori male. Poi inarcò la schiena, facendo combaciare il suo bacino con il mio ventre. Trasalii, non appena sentii la sua erezione strofinarsi contro la mia maglietta e i suoi mugolii eccitati fare da accompagnamento al tutto.

《Non dovevi chiedermelo...》Sussurrò, poco prima di prendere tra i denti il lobo del mio orecchio. Chiusi gli occhi e mi aggrappai alle sue spalle forti e solide, pensando a come sarebbe stato piacevole rigirarmi tra le sue lenzuola di raso nero...oppure era seta?

《Temo che se...》Cominciai, affannandomi nel trovare le parole giuste con la mente offuscata dall'eccitazione, concentrandomi su ciò che avevo intenzione di dire. Percepii un fuoco febbrile attraversarmi le vene, il quale mi provocava brividi dappertutto.

《Continua, ti prego...di cos'hai paura?》Le sue labbra, in quel momento, si spostarono sul mio collo e sentii la mia pelle graffiarsi sotto i suoi piercings metallici. Poi tirò fuori la lingua e mi accorsi di qualcosa di estraneo pizzicarmi proprio nel punto in cui lui stava succhiando e leccando. Sollevai la testa e con la mano afferrai la sua mascella, guardando dentro la sua bocca. Aveva un piercing sulla lingua!

《Ma...ma quando te lo sei fatto?》

《Oh...circa una settimana fa》Strabuzzai gli occhi, soprattutto per il fatto di non essermene mai accorta. Come avevo fatto a non vedere una pallina luccicante sulla sua lingua? Come avevo fatto a non percepirla?

《Fa male?》Indagai, fissandolo, mentre muoveva la lingua in su ed in giù, mostrandomi il suo nuovo gioiellino. Mi maledissi per trovare quel coso così incredibilmente eccitante e sexy! Riflettei su come sarebbe stato avere la sua lingua, infilzata con il piercing, tra le mie gambe. Avvampai improvvisamente, vergognandomi di ciò che avevo appena pensato.

《Arya, finisci il discorso di prima o non sarò più in grado di ascoltarti, quando avrò la mia testa immersa tra le pieghe della tua rosa fresca.》Sobbalzai, mentre l'immagine della sua testa nera che faceva avanti e indietro, piegata su di me, in basso, si faceva strada nei meandri della mia mente perversa. Mi riscossi, schiarendo la voce.

《Ehm...volevo dire che temo che, se non dovessi fare adesso quello che voglio fare, poi non ne avrei più l'occasione》Balbettai alla fine, facendo diventare le mie gote ormai rosse di un colore molto più intenso, quasi viola. Lo osservai mordersi il labbro inferiore e farmi cenno con la testa.

《Cristo...》Imprecò più di una volta. 《Te sei da sbattere su questo letto e da prosciugare》

Eh?

Sbattei più volte le ciglia, prendendo, lentamente, coscienza di ciò che Dylan aveva appena detto. Gli facevo davvero quell'effetto? Nessuno, a parte Jack, mi aveva mai trovato particolarmente arrapante e, anzi, Jack non aveva avuto nemmeno la gentilezza di farmi qualche complimento prima di provare a...a...fare sesso con me. Strizzai gli occhi, ripensando a quell'episodio spiacevole e alle conseguenze, che avevo dovuto pagare. Improvvisamente vidi lo sguardo di Dylan rabbuiarsi.

《Ho detto qualcosa che non va?》Sembrava realmente dispiaciuto. Mi interii scorgere nei suoi occhi una nota di dolcezza e preoccupazione, che, certamente, non erano proprie di lui. Posai le mani sul suo petto, percependo la sua cassa toracica fare su e giù, sotto il suo respiro regolare, come sempre. Non si emozionava mai quando era con me, sapeva tenere a bada i suoi sentimenti, non si faceva prendere la mano dalle circostanze, nonostante più volte mi avesse presa con foga, conficcando la lingua umida nella mia bocca inerme. Manteneva sempre un certo controllo, che, a pensarci, era veramente strano ed inquietante.

ALL BLACK || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora