CAPITOLO 6 - Piano perfetto

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CAPITOLO 6

Pov Klaus

"devo svolgere delle commissioni" avvisai Emily, quando stavo per uscire "non provare nemmeno a scappare" la avvertì duro avvicinandomi.

"come potrei?" chiese sarcastica in risposta.

"dico davvero" asserì con sguardo glaciale.

Lei alzò gli occhi al cielo sbuffando e si mise seduta sul divano "contento?" domandò poi.

Feci un sorriso compiaciuto e poi me ne andai. Rimasi stupito di non aver nemmeno dovuto minacciarla.

Mi diressi ad un bar lì vicino: dovevo incontrare una persona.

"Allora, novità?" domandai al vampiro di fronte a me mentre si sedeva.

"Allora, novità?" domandai al vampiro di fronte a me mentre si sedeva

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"Ho trovato un branco di lupi" rispose lui "andiamo?".

"come sei impaziente Stefan" constatai io "possiamo aspettare un'altra settimana, la luna non sarà piena prima di allora" spiegai.

Lo vidi nervoso, e non poco. Mi nascondeva qualcosa. Poi però mi illuminai.

"hai tanta fretta perchè pensi che facendomi partire prima, libererò Emily?"domandai.

Lui sembrò spaesato per un istante ma poi si riprese "dovresti lasciarla andare".

"parlami un po di lei" gli ordinai in un sussurro mentre fremevo dalla curiosità.

"quella ragazza ha sofferto già abbastanza nella sua vita, non ha bisogno anche di te che le crei problemi" rispose infastidito.

"non dirmi che è una specie di Elena 2.0" ridacchiai io.

"non lo è affatto" constatò onestamente lui "il suo carattere è diverso da quello di Elena e, beh, anche la sua vita è stata molto diversa".

"che intendi dire?" domandai stranito.

"Elena ha iniziato a soffrire da due anni, quando sono morti i suoi genitori" spiegò per poi riprendere "Emily invece quel genere di sofferenze le ha da quando era piccola" respirò a lungo come se gli costasse molto dire quel che stava per dire "Emily ne ha passate di peggio, e se devo dire la verità, è molto più forte di Elena".

"sì beh, l'ho notato dal carattere" dissi ridendo lievemente ripensando alla sua sfrontatezza.

"ma è da sola ora?" domandò quasi preoccupato.

"sì... se dovesse scappare la troverò" spiegai con noncuranza. Se dovesse solo provarci la ucciderò con le mie mani, anche se sarebbe un peccato.

Lui scoppiò a ridere lasciandomi stordito e confuso "non è questa la questione" disse continuando a ridere "lei non scappa; lei si vendica" continuò divertito "a quest'ora ti avrà già distrutto la casa".

Alzai gli occhi al cielo, avrei dovuto immaginarmi che così tanta obbedienza da parte sua voleva dire solo il contrario. Eppure continuavo a pensare che non sarebbe rimasta lì non vedendomi rientrare, ma sarebbe scappata.

The First Hybrid // KLAUS MIKAELSON (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora