Ambientata a Mistyc Falls. Emily è una ragazza spontanea, coraggiosa, che accetta tutti per ciò che sono. Non è difficile capire perchè tutti le siano amici e tengano così tanto a lei. Cosa accadrà quando incrocerà il cammino di Klaus Mikaelson, red...
Il cuore mi andava a mille, ma cercai di tenerlo a bada. Trattenni il fiato per fare meno rumore possibile. Non mi doveva sentire. Mi appiattii contro la porta e rimasi immobile cercando di calmarmi.
"hai ottenuto quello che volevi quindi ora perchè non te ne vai?" chiese acido Damon.
"questa città mi piace, prima di partire con tuo fratello per la mia missione vorrei fermarmi un po' qui" ridacchiò l'ibrido divertito da quella discussione.
"senti non hai i tuoi cagnolini da trasformare?" domandò impaziente poi.
"sembra quasi che ci sia una ragione per cui tu mi voglia mandare via" affermò serio. Sì, ero io la ragione. Non doveva sapere che ero viva "Tuo fratello sta cercando dei branchi, ma per ora non c'è motivo per cui io debba andarmene subito".
La porta del Mistyc Grill suonò per indicare l'entrata di qualcuno e fece capolino Emily: mora, alta con gli occhi di un marrone profondo. Dal buco della serratura osservai la scena. Entrambi avevano spostato l'attenzione su di lei.
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Damon sembrava preoccupato mentre Klaus incuriosito. Lei era una delle mie migliori amiche. Era l'unica tra noi ad essere umana e a non sapere dei vampiri e di tutto il resto. Notai anche Matt osservarla quasi preoccupato. Sentendo tutti quegli sguardi addosso lei si bloccò all'istante scrutando bene tutti e 3.
"avete intenzione di rimanere a fissarmi o qualcuno è così gentile da darmi una mano?" domandò ironica riferendosi alle buste che portava tra le braccia e che minacciavano di cadere.
"oh sì, dammi pure e grazie per esserti presa il disturbo di fare la spesa per me, non ho proprio tempo in questi giorni" la ringraziò Matt ridendo nervosamente,visibilmente in difficoltà. Prese le buste e le appoggiò sul bancone.
"Ciao Damon!" lo salutò per poi rivolgersi all'ultimo dei 3 "salve" lo salutò cordialmente passandogli accanto e facendo un cenno con la testa.
Si sedette poi comodamente ad un tavolo prendendo il menù sotto gli occhi attenti di Klaus.
"lei è intoccabile" sibilò tra i denti il vampiro.
Damon ed Emily erano molto amici. Lei non sapeva di lui, ma nonostante questo appena lui stava male, senza fare domande, gli era sempre accanto.
Mossa sbagliata: sfidare un cacciatore a non dare la caccia alla preda è come ordinargli di farlo. Vidi l'originale fare un sorrisetto di sfida, Damon poi diede un'occhiata alla porta dietro cui stavo. Si morse il labbro contrariato dopo di che si avvicinò a Matt e, se non sbagliai a leggere il labiale, m isembra che gli chiese di tenere d'occhio la mora seduta al tavolo e chiamarlo in caso di emergenza per poi andarsene. In un secondo lo trovai accanto a me.
"grazie a te che ti ostini a non stare a casa, ora devo lasciare Emily nelle mani di Donovan!" mi rimproverò prendendomi in braccio e portandomi a velocità vampiro via da lì. Mi sentì tremendamente in colpa in quel momento. non volevo che qualcuno si facesse male per il mio egoistico pensiero di uscire... se Klaus davvero voleva rimanere, sarei partita immediatamente, così da non mettere in pericolo nessun'altro.
