Nico tornò sulla terra solo quando Percy passò una mano davanti ai sui occhi. Consegnò tutti i moduli compilati all'infermiera, e con Hazel e Percy si incamminò verso l'uscita. Prima di varcare definitivamente la porta, il ragazzo si girò, e con un'ultima occhiata diede addio a quel posto e alle persone in esso. Si promise che non avrebbe più messo piede lì dentro.
Nico, infine, notò con delusione e tristezza che nessuno era venuto a salutarlo. Con questo pensiero in testa diede le spalle alla struttura e andò via.

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Quella lunga giornata stava per concludersi.

Jason aveva invitato Nico e tutti i loro amici per "un'uscita di bentornato".
I ragazzi, durante il pomeriggio, si erano divertiti facendo un giro per la città. I dottori avevano affidato a Nico delle stampelle per camminare, e con qualche difficoltà era riuscito ad usarle.

Con il sole calante del pomeriggio ormai passato, il gruppo si trovava ad osservare il tramonto sulle spiagge di Long Island.

Nessuno fiatava.

Nico si sorprese quando capì di non essere affatto spaventato dall'oceano, dopo tutto ciò che era accaduto. Fortunatamente non aveva subìto nessun trauma. Per questo, si accese in lui la speranza di tornare in acqua, in un modo o nell'altro.

Il sole, in quel momento, era perfettamente allineato con lo specchio d'acqua. Dalla parte opposta, si poteva chiaramente notare il cielo farsi sempre più scuro.
Sembrava quasi un'opera d'arte.

Purtroppo, Leo riuscì a spezzare quella fantastica atmosfera. Mise un braccio sulle spalle di Calypso (Nico aveva scoperto da poco che la ragazza, nonché cameriera del bar frequentato da loro, usciva con il loro amico), e voltandosi nella sua direzione disse: -piccola, sai perché non ci sono stelle in cielo?-

-perché c'è ancora la luce?- disss retoricamente la ragazza.

-no. Perché sono tutte nei tuoi occhi.- concluse Leo.

Calypso alzò gli occhi al cielo e rispose: -sei pessimo-

-invece no! Quella battuta era proprio esplosiva!- disse Leo, leggermente infastidito.

Qualcuno rise. Nico ovviamente no, troppo preso ad osservare l'oceano.

Improvvisamente Jason si alzò, inducendo Piper a fare lo stesso.
Grace, tenendo per mano la sua ragazza, disse: -ragazzi, io e Pip stavamo pensando di andare a passeggiare in riva, prima che faccia troppo buio... chi si vuole unire?-
Un coro di "io" fu la risposta. Nico non disse niente, si limitò ad alzarsi per ultimo e a chiudere la fila creata dagli amici.

Ci furono pochi commenti dei ragazzi durante la camminata. Tutti erano intenti a rilassarsi e a godersi quel tramonto che stava per svanire.

Dopo pochi minuti, Nico notò un pontile davanti ad un piccolo tendone sulla sabbia. L'idea di andare a sedersi sotto al tendone non tardò ad arrivare.
Nico vide una sola persona intenta a guardare l'oceano, ma non diede molto peso alla cosa.
In un attimo si trovarono tutti seduti sulla sabbia, attaccati l'un l'altro per scaldarsi appena.
Nico si trovava all'estremità del gruppo, accanto ad Hazel, e dietro di lui sedeva la persona solitaria di prima. Anche questa volta, il corvino non si voltò per scoprire la sua identità. Con la coda dell'occhio, però, vedeva la figura di un ragazzo.

Hazel, senza distogliere lo sguardo dal tramonto, diede una gomitata al fratello, che mugolò e disse: -perché?-

-come va la gamba, Nico?- sorrise Hazel in risposta.
Nico stava per rispondere, ma una voce lo interruppe subito.
-Nico? Nico Di Angelo?-
Quella voce.
Nico si voltò senza esitare, e con occhi sgranati vide Will seduto sulla sabbia dietro di lui. Il biondo invece aveva un sorriso sulle labbra, le guance arrossate e gli occhi leggermente sgranati. I due non osavano fiatare, si fissavano solo con incredulità.
Nico scosse la testa e si riprese, notando tutti i sui amici intenti a fissarlo.

-Will! Da quanto tempo!- Percy ruppe il ghiaccio, alzandosi e andando ad abbacchiare il ragazzo in questione. I due, stranamente, avevano legato molto durante la permanenza di Nico in ospedale. Il resto del gruppo spostava gli occhi da Will a Nico come in una partita di tennis. Nessuno aveva mai visto il biondo in ospedale, semplicemente perché durate l'orario delle visite, Will si riposava.

Percy aveva iniziato a parlare con Will, ma quest'ultimo lanciava delle strane occhiate a Nico. Dopo le presentazioni, l'imbarazzo sembrava essere svanito; fino a che Will non attirò l'attenzione del corvino, chiedendogli di parlare qualche minuto, in privato.
L'imbarazzo tornò subito dopo che Nico si fu alzato, e proseguì lungo la strada verso il pontile.
Non appena i due ragazzi furono arrivati alla fine del pontile, sull'orlo dell'acqua, Will si girò e disse: -Nico, dobbiamo parlare-
Con le guance rosse, il ragazzo annuì, mentre sudava freddo sapendo l'argomento del discorso.

Blue|| Solangelo.Where stories live. Discover now