(5/11) L'oggetto del piacere

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L'oggetto del piacere

Il motivo per cui il giovane perdeva la propria onorabilità nel concedersi come oggetto all'amante è da ricercarsi nel parallelismo tra rapporto sessuale e rapporto sociale. Se infatti il ruolo attivo veniva glorificato in quanto espressione di superiorità sul compagno, ne consegue che l'inevitabile passività dell'altro doveva portarlo a disistima.

Se con gli schiavi e con le donne non era un problema, in quanto i primi erano considerati oggetti, e non solo nella pratica sessuale, mentre le donne, concedendosi come sottomesse, non venivano biasimate (era considerato il loro ruolo naturale ed era anzi considerato degno di stima in quanto rispettavano lo status che la natura aveva loro imposto), con un ragazzo, cioè un uomo libero che in futuro avrebbe partecipato al governo della polis, il problema si poneva. La sua eventuale accettazione della passività, e pertanto inferiorità, avrebbe comportato, una volta divenuto adulto e sottoposto adokimasia, gravi problemi. Nella massima forma di accettazione dell'inferiorità, cioè la prostituzione, ovvero il concedersi sia per denaro, sia per favori, al giovane sarebbe stato precluso ogni incarico pubblico.

È questa la chiave per comprendere i diversi atteggiamenti dei Greci sul rapporto uomo-ragazzo; esso era glorificato in quanto il ragazzo era espressione della massima bellezza, ma era al tempo stesso considerato contro natura da alcuni in quanto femminilizzava, e rendeva quindi inferiore, un uomo libero.

Il problema di considerare il ragazzo oggetto di piacere era evidenziato anche dalle espressioni che i Greci utilizzavano per chiedere questi favori: «Faresti la cosa?» (Diaprettesthai to pragma?). Si esclude l'idea che il ragazzo possa provare piacere nell'atto sessuale con l'uomo; il motivo per cui egli vi si deve concedere è da ricercarsi nella stima che esso nutre per l'adulto. Il ragazzo si concede perché un uomo virtuoso e degno di lode che lo ami merita di essere ricompensato col favore sessuale; se questo ovviamente significa che è disprezzabile il ragazzo che prova piacere nell'atto sessuale con un uomo, non significa invece che egli debba concedersi con freddezza; anzi, deve essere felice di star dando piacere ad un uomo virtuoso.

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