Danzando nel vuoto-Tommas0

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Buon pomeriggio, raperonzoli!
La raccolta di storie che trattiamo oggi è formata da storie horror. Siamo in un genere particolare, dunque.
Inizio con la grammatica perché è sicuramente la parte più oggettiva e più semplice: è perfetta. Non ho notato errori, ogni subordinata è collegata con la principale e la struttura non è particolarmente difficile.

Lo stile è scorrevole, discorsivo e descrittivo, lineare e non pecca di alterigia.

Passando alle storie devo dire che all'inizio non ero molto convinta: lo stile era troppo puro e semplice per il genere horror, la storia troppo poco spaventosa.

Ecco che però arriva quel dettaglio che mi fa cambiare idea: il finale.

Parliamo di un finale aperto, non abbiamo una storia che si risolve in bene o in male ma una storia che lascia al lettore la possibilità di immaginare. Cosa succederà a Don Andrea? Morirà davvero?
Cos'era in realtà quel bambino?
La seconda storia, più della prima, è particolarmente consona al genere horror, come è descritto il bambino, i pensieri dei due protagonisti sono descritti benissimo mettono inquietudine.
La prima forse pecca un po' di scontatezza, già dalle prime battute del signore che sta per morire si intuisce come finirà.

Mi ha lasciata soddisfatta questa raccolta, l'impostazione è originale rispetto ad altre storie horror. Si nota anche lo sforzo di autenticità che l'autore fa per renderle differenti da altre storie horror troppo caricate e troppo scontate.

VOTO: 8
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