Drakon-TimeNeverWaits

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                                                                                                                                                               "La fantasia è un posto                                                                                                                                                                                                    dove piove dentro"-                                                                                                                                                                                           Calvino

Prima di iniziare con la recensione a @TimeNeverWaits riguardo la sua storia "Drakon" vorrei che tutti voi, per un secondo, vi soffermaste sul genere fantasy e, che, in un piccolo commento, mi diciate cosa pensate di questo genere.

Io, piccola ed inesperta lettrice, ho iniziato la mia "carriera" proprio grazie ad un romanzo di questo genere e, dopo anni, mi sono accorta di come, purtroppo, libri come Il Signore degli Anelli vengono spesso messi da parte per dare spazio agli odiosi urban-fantasy tutti uguali. Voi che ne pensate? Fatemi sapere!

Dopo questo mio piccolo sfogo posso iniziare la recensione.

La storia Drakon si apre con uno dei capitoli più lunghi della storia di Wattpad dove vediamo come protagonista una bambina di otto anni ritenuta un mostro dal suo villaggio e, perciò, mandata in esilio forzato nella foresta. L'esilio non dura tantissimo poiché la bambina incontra un gruppo di cinque cavalieri che la porta in salvo a Lux dove, la bambina, potrà scoprire la sua vera identità [NO SPOILER, se vi piace andatela a leggere]

Sebbene all'inizio mi pareva avvincente dopo aver superato il primo capitolo mi sono imbattuta in una ripresa, per molti sensi, della saga del Mondo Emerso della Troisi e de La Ragazza Drago della medesima autrice.

Questo toglie considerevolmente punto di originalità alla storia.

Ma non solo questo mi ha delusa, anche gli innumerevoli errori grammaticali (non dovuti certamente alla distrazione o a problemi di battitura) mi hanno lasciata basita. Nel capitolo 1 la parte che riguarda il flashback sui suoi genitori ha i verbi al passato remoto ma, non essendoci stato un distacco narrativo, si voleva utilizzare il passato prossimo. Così come alla fine del primo capitolo i tempi vengono utilizzati al presente mentre dovrebbero essere utilizzati al passato prossimo. Insomma, da ciò posso capire che l'autrice non conosce le regole della Consecutio Temporum Italiana. Inoltre l'espressione "andava bene a loro" mi sembra facilmente sostituibile con "gli andava bene" oppure "a loro andava bene" in modo tale da rendere la lettura più fluida. 

Mancano, cosa molto grave a mio giudizio,  le descrizione introspettiva della rabbia e dei sentimenti che prova la bambina e, più in generale, di tutti i personaggi viene fornita una presentazione incompleta. Quello che, però, ho meno apprezzato è stata l'intromissione di risate nel discorso diretto (es. "Ahahahah) o di commenti o specificazioni da parte dell'autrice durante la narrazione.

Insomma, questa storia mi ha totalmente delusa.

CONSIGLIO: rivedere la grammatica e staccarsi dal modello Troisi

VOTO: 4

PER TUTTI VOI: QUALCUNO VORREBBE FARE UNA COPERTINA DECENTE A QUESTA "STORIA"? Io sono negata...

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