Rose era sempre stata l'unica con cui potessi parlare e che mi facesse sentire meglio. Anche dopo la scorsa notte, solo sapere che era lì con me faceva sembrare la cosa come se fosse accaduta molto tempo prima. 

Lei scoppiò a ridere e mi accarezzò la schiena e ci separammo mentre un'altra persona entrava alle sue spalle, ovviamente era arrivata con lei.

Austin.

Indietreggiai e abbassai lo sguardo sul grembiule. "O-oh. C-Ciao." Lo osservai prima di spostare lo sguardo su Rose confusa. Perché era lì con lei? Non avevano provato nemmeno a conoscersi la scorsa notte. Infatti, non si erano nemmeno scambiati una parola.

Rose notò la mia confusione e sorrise. "Austin sapeva che ero stata la tua migliore amica e ci siamo incontrati dopo le mie lezioni. Ha detto che era preoccupato per te." Gli poggiò una mano sulla spalla.

Austin sorrise lievemente, con il capo chinato e le mani infilate nelle tasche dei suoi jeans scuri. Indossava un maglioncino con il colletto di una camicia in vista, si era anche sistemato bene i capelli. Francamente, si era vestito come qualcuno che presenteresti senza problemi a tua nonna.

Austin sollevò lo sguardo. "Io, uh, ti ho vista andare via con Harry ieri e ho sentito cosa è successo. Volevo sapere se stavi bene ma non sapevo come avvicinarmi a te." La sua voce era calma e il suo sguardo dolce.

"Woah. Non l'ho mai sentito parlare così tanto," scherzò Rose e Austin sorrise distogliendo lo sguardo. "Gli avevo detto che sarei venuta da te e mi ha chiesto se poteva venire anche lui," finì Rose e io annuii.

"Beh è sta-stato ... è stato davvero ge-gentile da parte tua. Grazie, Austin," dissi e lui annuì tornando a fissare il suolo.

"Oggi è sabato, quindi finisci alle sei giusto? Tra un'ora e mezza?" chiede Rose guardando l'orologio posto sul muro dietro le mie spalle. Io annuii. "Fantastico. Ti aspetterò. Austin, ti va di aspettare Ellie con me?" chiese e lui alzò di scatto la testa per guardarla e annuire velocemente.

"Si," quasi sussurrò, "certo."

Rose si voltò verso di me sorridendomi. Mi accigliai confusa ma lasciai perdere e li feci sedere ad un tavolo del bar. Portai loro da bere e presi gli ordini per poi tornare da altri clienti.

Era stato dolce da parte di Austin preoccuparsi per me dopo la nostra breve conversazione dell'altra notte. Sembrava davvero scioccato e turbato quando mi ha vista prima che lasciassi la festa con Harry ma me ne ero dimenticata. Era dolce con la sua voce calma e il suo comportamento gentile, sembrava essere sempre nervoso. Austin era timido quindi non lo trovavo affatto intimidatorio come tutte le altre persone, era un sollievo.

Quando finii il mio turno loro avevano appena terminato di mangiare, così mi avvicinai al loro tavolo. Austin si compose quando fui al loro fianco e Rose si spostò un po' per farmi spazio.

"Sei sicura di stare bene?" mi chiese lei dolcemente quando mi sedetti e io annuii, sperando di mettere fine alla sua preoccupazione prima che rovinasse la calma che mi ero costruita in quelle ore di distrazione. "Mi dispiace tanto Ellie. So che se non avessi voluto andare alla festa, nulla di tutto questo sarebbe accaduto. Io-"

"Rose, per favore," la interruppi, "non è co-colpa tua. Te l'ho già de-detto." Deglutii e sospirai. Mi si chiuse il petto e serrai gli occhi, aveva riportato a galla tutto quello che avevo cercato di dimenticare.

Si morse il labbro abbassando lo sguardo sulle sue mani. "Si ma, non so. Devi essere stata spaventata e-"

"Rose, per fa-favore ..."

"Mi sento in colpa e non puoi immaginare quanto sia stato-"

"Uh, Rose? Brutto?" la interruppe Austin improvvisamente. Lei smise di parlare e lo guardò sorpresa. Lei annuì. "Mi dispiace ma penso di aver dimenticato il portafoglio in macchina tua e non ricordo se tu l'abbia chiusa."

Mend the Broken [Italian Translation]Where stories live. Discover now