16. Capitolo

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Pov's Maria

"Avanti parlate" dico incrociando le braccia." Ecco quelle persone che sono venute per ucciderti......o meglio per ucciderci....sono...ecco sono dei demoni" dice Dean con la voce che gli trema. Io lo guardo confusa, poi guardo Sam e Castiel, e comincio a ridere, pensando che è uno scherzo, ma loro non stanno ridendo." È uno scherzo,vero?" domando cercando di restare la più calma possibile." No è la verità" dice Castiel." Mi volete dire che quelle persone sono demoni e voi siete...cosa? Acchiappafantasmi?" dico ironica." No, noi siamo cacciatori" dice Sam." È cacciamo cose come demoni, vampiri, licantropi, mutaforma...." aggiunge." Mi state prendendo in giro. I mostri non esistono" dico alzandomi dal letto." Maria aspetta...loro sanno che sei qui e verranno a cercarti " dice Dean afferandomi il braccio e io subito mi libero dalla sua presa." Facciamo che queste creature esistano. Cosa  vorrebbero da me questi....demoni?" domando. Loro non rispondono e guardano per terra. Cosa mi stanno nascondendo." Devo ripetere la domanda?" dico." Ecco....noi uccidiamo questi esseri, ci odiano e per questo vogliono ucciderti. Per vendetta" dice Dean." È cosa c'entro il con voi?" domando ancora più confusa. " Bhe....noi abbiamo lo stesso cognome..." dice questa volta Sam." È cosa c'entra? Ci sono persone che hanno lo stesso cognome e non si sono mai incontrati" dico." Non dovrebbero esistere altri.....altri Winchester sulla terra. Ci siamo solo io e Dean" dice Sam. Non ci sto capendo niente. Mi sembra di stare in un film di Hitchocock." Mi potete spiegare per favore. Con parole semplici." Tu sei nostra sorella" dice Dean senza peli sulla lingua. Io li guardo più confusa di prima. Non c'è la faccio più e corro in bagno. Chiuso la porta a chiave e mi siedo sul pavimento. Non ci posso credere. Sarà uno scherzo di qualcuno. È impossibile. Mi viene da piangere. Sento che le lacrime che mi rigano il viso senza che io possa fermarle. Appoggio la testa al muro e mi addormento.
Mi sveglio di colpo e non sono più in bagno, ma nella mia camera. Scendo di sotto e trovo Castiel, Sam e Dean seduto sul divano. Non appena mi vedono si alzano. Ho un mal di testa terribile. Mi siedo sulla poltrona difronte al divano e Sam mi porge un bicchiere con un aspirina." Per il mal di testa" mi dice sorridendo." Grazie" dico cercando di sorridere. Prendo l' aspirina e cerco di mandare giù l'acqua. Nessuno dice qualcosa allora prendo l'iniziativa." Facciamo che tutto quello che mi avete raccontato sua vero....come faccio ad essere sicura di non siete voi i cattivi di questa storia?" domando. " Non puoi saperlo. Devo solo fidarti di noi" dice Sam. " Facci qualunque domanda vuoi. Noi risponderemo" dice Dean. Cerco di fare una delle tante domande che ho un testa." Come facciamo ad essere fratelli?" dico." Abbiamo lo stesso padre" dice Dean che sembra turbato." Ti ricordi che ti ho raccontato come è morta nostra madre? " dice Sam e io annuisco." In un incendio quando eri piccolo"."Esatto. La cosa che la uccisa era un demone" dice triste." Perché?" domando." Mia madre proveniva da una famiglia di cacciatori, ma quando conobbe nostro padre decise di smettere. Così si sposarono e un demone chiamato Azazel uccise mio padre. Per riportarlo in vita, mia madre fece un patto con lui" dice facendo un respiro profondo." Ha venduto l'anima?" domando inarcando un sopracciglio. " Si, ma lei non lo sapeva. I patti prevedono che dopo dieci anni che hai stretto questo patto un cane demoniaco, un cerbero, viene, ti uccide e ti porta all'inferno. Ma mia madre non è stata uccisa da un cerbero. È stata uccisa dal demone" dice questa volta Dean." Scusate se lo chiedo, ma perché è stata uccisa dal demone e non da questo....cerbero?" cerco di non sembrare scortese." Perché lui era venuto per me" dice Sam alzandosi dalla sedia." Era venuto per infettarmi con il suo sangue così avrei acquisito poteri soprannaturali per aprire la porta dell'inferno" dice." E ci è riuscito?" domando." Si, mi ha fatto bere il suo sangue quella notte e molto anni dopo ho acquisito quei poteri... ma poi mi hanno ucciso" dice e io lo guardo confusa." In che senso ti hanno ucciso? Se ora sei qui come hai fatto a...."." A tornare in vita?" finisce la frase al mio posto e io annuisco." Io ho fatto un patto e l'ho riportato in vita" dice questa volta Dean e io lo guardo scioccata." Quindi tu hai fatto un patto che dice che andrai all'inferno per riportare in vita tuo fratello?" dico e lui annuisce." È sei andato...all'inferno?" dico ormai curiosa ." Il demone con cui ho stretto il patto mi ha dato solo un anno di vita. Così allo scadere di quell'anno sono stato sbranato da uno di quei figli di puttana" dice alzandosi e andando in cucina." Quindi tu sei andato all'inferno?". Lui ritorna e da una birra a tutti." Andato a tornato" dice bevendo un sorso della sua." È come hai fatto?" domando." Questo e colpa mia" dice Castiel che fino ad ora non aveva fiatato. Io lo guardo confusa." Io sono in angelo...un angelo del signore" dice e io ancora sotto shock bevo tutta la birra in un sorso con i ragazzi che mi guardano con gli occhi sbarrati." Credo che me ne serviranno un paio" dico alzandomi per prenderne un paio. Torno a sedermi a lo incito a continuare." Bhe...ho salvato Dean dall'inferno perché ci serviva per fermare....Lucifero" dice e io quasi sputo tutta la birra che ho in bocca. " Mi stai dicendo che avete affrontato Lucifero, Lucifero. Quello della Bibbia?". Dire che sono scioccata è poco." Si quello. Un demone di nome Ruby ha fatto il lavaggio del cervello a Sam e lo a spinto a liberarlo" dice Castiel e io guardo Sam." Michele, l'arcangelo, doveva possedere Dean e Lucifero, Sam...dovevano combattere. Chi fosse uscito vivo da quella battaglia avrebbe vinto" dice." E....Quindi avete combattuto contro di voi?" dico indicandoli." No, mio padre aveva un'altro figlio e Michele ha posseduto lui; Lucifero ha posseduto Sam, ma lui è riuscito a sconfiggerlo e la rinchiuso in una gabbia fatta a posta per tenerlo prigioniero, ma purtroppo Sam era chiuso nella gabbia con lui" dice Dean guardando verso Sam che non smette di fissare il pavimento." Poi...cos'è successo?" dico."Dean a cercato in tutti i modi di liberarlo, ma non ci è riuscito. Così io l'ho liberato dalla gabbia, ma senza anima" dice Castiel." Senza anima? Cosa vuol dire?" domando." Si, senza anima. Vuoi dire che...essenzialmente era senza sentimenti" spiega Dean." È come l'avete recuperata?"." Ci ha aiutato Morte" dice Dean." Morte? Il...Cavaliere Morte?"domando." Esatto proprio lui. È un simpaticone" dice Dean." Quindi poi hai riavuto la tua anima?"." Si" dice Sam." Ma Morte, per non farmi ricordare le cose che avevo passato all'inferno, ha alzato in muro tra me è le cose che non ricordavo. Per un pò è andato tutto bene, ma poi.... qualcuno ha abbattuto quel muro" aggiunge. Io cerco di capire chi sia stato e vedo che Castiel guarda il pavimento e capisco che è stato lui. " È stata colpa mia. In paradiso c'era la guerra e per vincerla avevo bisogno di anime, che sono com'è dei piccoli soli. Così ho aperto la porta del Purgatorio insieme a Crowley e ho liberato degli essere chiamati Leviatani, che si nutrono di esseri umani" spiega Castiel." Aspetta un attimo. Chi è Crowley?" domando e tutti  sbuffando. Cosa ho detto?" Crowley è il Re dell'inferno" dice Dean andando gli occhi al cielo." Quindi mi state dicendo che un angelo ha collaborato con il Re dell'inferno per avere più anime da usare per vincere una guerra in Paradiso" dico riassumendo tutto quello che hanno detto e loro annuiscono. Faccio un respiro profondo prima di fare la prossima domanda." Allora...poi li avete sconfitti questi...Leviatani" dico." Certo, io e Cas ci siamo fatti anche un giro in Purgatorio per un anno" dice Dean." Siete stati anche in Purgatorio?" domando e lui annuisce." Li hai cercati?" mi rivolgo a Sam questa volta e fa cenno di no con la testa. Perché non li ha cercati." Non è colpa sua ci siamo ripromessi più volte di andare avanti se l'altro fosse morto e lui ha fatto così" dice Dean alzandosi." Vado a prendere un pò d'aria" dice uscendo seguito da Sam." Mi dispiace non volevo fargli ricordare cose brutte" dico." Non è colpa tua" mi dice Castiel." Quindi ho avuto un angelo in casa per tutto il tempo e non lo sapevo" dico ironica e lui accenna un sorriso." Non sono più un angelo sono caduto" dice. " Cosa?" dico confusa." Metatron, un altro angelo, mi ha rubato la grazia, che sarebbe l'energia degli Angeli, così sono caduto è sono diventato umano" dice triste." Mi dispiace così tanto" dico." Non ti preoccupare. Se non mi avesse rubato la grazia non sarei caduto e se non sarei caduto non vi avreste mai potuto incontrare tu e i ragazzi" dice sorridendomi e io ricambio in sorriso. Sento in motore di una macchina, sarà quella di Dean. Forse tutte queste domando gli hanno fatto ricordare cose a cui forse non pensava più.

Pov's Dean

Non riesco proprio a stare lì dentro un minuto di più. Esco a vado verso la macchina. Sto per partire quando sento lo sportello aprirsi e Sam entrare." Cosa diavolo ci fai qui?" gli domando." Vengo con te" mi dice guardando dritto davanti a se." Non sai neanche dove sto andando" dico. " Non importa io verrò con te" dice guardano questa volta negli occhi." Come vuoi" dico e metto un moto. In quasi dieci minuti arriviamo." Dove siamo?" domanda Sam scendendo dalla macchina e vedendo solo alberi." Seguimi" gli dico. Entriamo in quella foresta così fitta e dopo cinque minuti davanti a noi si vede un lago enorme e bellissimo." Wow, Dean è bellissimo" dice Sam." Ma aspetta io mi ricordo di questo posto" mi dice dopo pochi minuti. "Bingo" dico andando a sedermi su un tronco e vedo Sam seguirmi. "All'estremità del tronco ci sono ancora i nostri nomi scritti sopra" dico. Lui si gira a guardarli."Sono passati molto anni da allora" dice Sam." Tu sapevi a mala pena scrivere il tuo nome" dico ricordando un piccolo Sam che di arrabbiava perché non riusciva a fare la S. " Non sapevo che questo lago fosse in questa città. Come hai fatto a ricordarlo? Anche tu eri piccolo" domanda." Avevo 10 anni Sam" dico." Ad 10 anni si è ancora piccoli" dice guardandomi e non riuscendo a sostenere il suo sguardo, guardo il lago." Mi ricordo che quel giorno non c'è la facevo a stare in quello schifoso motel e tu non la smettevi di piangere perchè uno stupido bambino ti aveva preso in giro dicendoti che non avevi la mamma. Papà era uscito da qualche giorno così per farti smettere ti ho detto che andavamo in un posto speciale. Tu eri così felice. Siamo usciti e ti ho portato qui. Io non sapevo neanche l'esistenza di questo posto, ma feci finta di conoscerlo. Dopo un paio di minuti sentimmo il suono del carretto dei gelati e non avendo soldi per comprartene uno lo rubai e il gelataio neanche se ne accorse" dico ridendo a quel ricordo ." Poi tornammo qui. Tu dicevi che questo era il nostro posto...e abbiamo scritto i nostri nomi così che restasse nostro per sempre" dico guardando verso il lago." Mi ricordo di quel giorno.....è stato un giorno bellissimo. Vorrei riviverlo" confessa." Perché non lo riviviamo?" gli domando e lui mi guarda confuso. " Guarda dietro di te" gli dico. Lui si gira... nota un carretto dei gelati e sorride." Stavolta lo compriamo" mi dice." Ok, come vuoi" gli dico." Chi arriva ultimo paga" dico comiciando a correre." Non vale" lo sento dire dietro di me.

Ecco fatto! So che alla fine l'ho inventato, ma volevo un momento solo tra loro due. Questo capitolo è più lungo degli altri e spero vi piaccia.
Baci😘😘

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