GAME OVER //Yuri//

...Eh!?

- ...Credo di non aver sentito bene. - Disse Amaya ridendo nervosamente. - Puoi ripetere? -

- Ho detto che siamo qui per salvarti! - Disse nuovamente Reiko sorridendo.

- Ah, quindi non avevo sentito male... - Mormorò la mora mentre l'altra continuava ad osservarla, in attesa di una sua reazione. - Ecco... Insomma... Ma perché!? -

- È una lunga storia. - Rispose la corvina mentre anche il gemello si avvicinava. - Te la racconteremo non appena ci saremo allontanati da qui. -

- Ehm... Non credo di aver capito bene... - Sospirò Amaya sempre più confusa.

"Santo cielo... E io che pensavo che Akari fosse strana..."

-  Come ho già detto ti spiegheremo tutto dopo. - Ripeté la ragazza prima di afferrarle la mano. - Dai, ora seguici. -

- Aspetta un momento! - Ribatté Amaya puntando i piedi per terra, così da impedire all'altra di trascinarla via. - Innanzitutto sono le quattro di notte, ora in cui solitamente preferisco dormire piuttosto che seguire sconosciuti a zonzo per la città, e poi, come ho appena detto, non vi conosco e non cascherò per la seconda volta nella trappola. Già che ieri sono stata presa praticamente con la forza da Akari per tutto il giorno, ora non mi farò trascinare in giro anche da voi! -

- E va bene... - Sospirò Reiko.

Amaya sorrise, felice di essere riuscita almeno con loro a non farsi mettere i piedi in testa.

"Magari avrei dovuto fare un discorso del genere anche ad Akari." Pensò prima di voltarsi verso la bionda, che in quel momento la stava osservando ricambiando il suo sorriso vittorioso.

- Allora... - Continuò la corvina, che a quanto pareva non aveva ancora finito di parlare. - ...Significa che oggi staremo da te e in mattinata ti racconteremo tutto. -

- ...Eh!? - Ribatté Amaya, presa alla sprovvista. - No, un momento. Ma voi ce l'avete una casa? -

- No. - Risposero i due gemelli in coro con un'alzata di spalle.

- E per tutto questo tempo allora si può sapere dove avete dormito!? -

- Lo saprai quando ti racconteremo tutto. - Ribatté Reiko.

"È una trappola, questa è sicuramente una trappola." Pensò la ragazza passando alternativamente lo sguardo da Reiko a Yukio. "Prima una mi trascina fuori e adesso due vogliono entrare dentro... Ma perché non potevo semplicemente rimanere hikikomori a vita!?"

- Vi do il permesso... - Disse alla fine la mora chinando il capo.

I due gemelli, Reiko in particolar modo, sorrisero raggianti e già stavano per entrate nell'appartamento della ragazza, quando lei finì la frase.

- ...Di dormire qui in corridoio. -

Scese il silenzio.

Poi, dopo circa cinque secondi, si udì una risata.

Era Akari, la quale di fronte a quella scena si era letteralmente piegata in due dalle risate, quasi fino a sentirsi male.

- Santo cielo... - Disse asciugandosi le lacrime che le erano spuntate dagli occhi per il troppo ridere. - Lo sapevo che non avresti mai accettato, ma questa... - E a quel punto fu costretta a fermarsi, sempre a causa delle risate.

Gli altri la osservarono.
Amaya quasi sul punto di scoppiare a ridere a sua volta, mentre i gemelli con lo sguardo assottigliato, sorpresi da questa sua reazione, ma alla fine non più di tanto.

- Quindi, dicevi sul serio? - Chiese Reiko qualche istante dopo voltandosi nuovamente verso Amaya.

Solo che Amaya non c'era più.

- Questo è troppo per me... - Disse Akari continuando a ridere mentre si appoggiava al muro. - Oh bè, buonanotte! -

Poi rientrò a sua volta nel suo appartamento.

- E... Adesso? - Chiese Yukio alla vista delle due porte chiuse.

- Adesso dormiamo. - Rispose la sorella sedendosi a terra.

- Tutta colpa tua... - Sbuffò il ragazzo. - Sei troppo irruenta, te lo dico sempre. L'hai spaventata. -

- Se avessi lasciato parlare te non avremmo concluso nulla visto quanto sei silenzioso. - Ribatté Reiko. - Ora non ti lamentare e dormi, abbiamo solo sei giorni per riuscire a fare qualcosa. -

- Sei giorni sono tanti, no? -

- Ma hai visto come si è comportata? - Ribatté la ragazza accennando con il capo alla porta dell'appartamento di Amaya. - Credo che questa volta la missione sarà dura, molto dura. -

- E se lasciassimo le cose così come stanno e basta? - Propose lui.

- Scherzi, vero? Dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per arrivare qui mi rifiuto di tornare indietro. - Rispose mentre lentamente si sdraiava a terra accanto al fratello. - E poi, ora che l'ho conosciuta di persona, non credo proprio che riuscirei ad abbandonarla. -

- Lo sai che salvarla significa proprio che alla fine la dovrai abbandonare, vero? -  Chiese mentre incrociava le braccia dietro il capo, a mo' di cuscino.

- L'importante è che lei sia felice. - Ribatté Reiko chiudendo lentamente gli occhi con un grande sorriso sul volto.

- Sei proprio sdolcinata a volte. - Sbuffò il gemello.

- Lo dici solo perché tu non la conosci. -

- Perché, tu sì, invece? -

- Certo! Probabilmente sono una delle persone che la conosce di più al mondo. - Ribatté la corvina voltandosi verso di lui e riaprendo gli occhi.

- Esagerata... -

- Affatto! -

- Magari tu la conosci bene, ma lei non sa neanche chi tu sia... -

- Basterà spiegarglielo. -

- Dopo la sua reazione di adesso, dubito fortemente che ci darà retta. -

- Allora significa che per questi sei giorni che ci rimangono dovremmo provare anche noi a farci conoscere meglio, così quando le racconteremo tutto, ci crederà. -

- Dillo che vuoi solo passare più tempo con lei... -

- Sono davvero così facile da capire? - Disse Reiko ridendo leggermente.

- VOLETE CHIUDERE IL BECCO!? - Sbottò a quel punto Akari, aprendo di scatto la porta del suo appartamento. - Queste pareti sono praticamente fatte di cartone se non l'avevate capito, quindi state zitti e lasciatemi dormire, capperetti! -

-  Capperetti? - Ribatterono loro aggrottando la fronte.

- Scusate, troppo Cartoon Network. - Sospirò la bionda prima di richiudere la porta.

- ...Eh!? -

Allora... L'unica cosa da spiegare qui sarebbe da dove viene quel "capperetti", ma tanto lo sapete già, no?
Se non lo sapete (intanto sappiate che siete delle brutte persone XD) viene da Adventure Time (programma che appunto sta su Cartoon Network) e più precisamente da Fin, il protagonista.
(Ma mi rifiuto di credere che qualcuno di voi non lo sapeva già...)