- Che c'è? - Chiese avvicinandosi alla ragazza.

Forse fu solo una sua impressione, ma per un'istante quasi le era sembrato che Akari avesse iniziato a piangere.

- Ehi, perché piangi!? - Esclamò allarmandosi. - È perché ho detto che sei un mostro? Guarda che scherzavo! -

La bionda sollevò lentamente lo sguardo verso di lei e i suoi occhi erano perfettamente asciutti, come se non fosse accaduto nulla.
Anche il suo sorriso era come sempre, eppure Amaya riuscì ad intravedervi un velo di tristezza che prima non c'era, o forse, che prima non era riuscita a notare.

- Lo so. - Disse prima di scoppiare a ridere. - Dico, come si fa a prendersela per una cosa del genere? -

Poi affrettò il passo, dicendo ad Amaya di sbrigarsi a sua volta.

E la mora rimase ad osservarla per alcuni istanti, chiedendosi cosa fosse appena accaduto.
E perché quella ragazza, pur avendo una risata così bella, sembrasse allo sesso tempo incredibilmente triste.

-

- Tu che prendi? -

- La...La cioccolata calda... - Rispose Amaya quasi mormorando.

- Ok, allora un tè verde e una cioccolata calda. - Disse Akari mentre il cameriere si allontanava dal tavolo.

- Perché siamo dovute venire qui? - Chiese la mora guardandosi intorno a dir poco terrorizzata.

- Perché mi andava, no? - Rispose la bionda alzando gli occhi al cielo. - E guarda che ci siamo solo noi e quella vecchietta laggiù in questo bar. Di che hai paura? -

Amaya non rispose, nascondendo il viso dietro il voluminoso menù.

- Magari un Neko Cafe farebbe più al caso tuo. - Commentò Akari poggiando il viso sulla mano e volgendo lo sguardo verso la finestra sulla quale si affacciava il loro tavolo. - Dopotutto non hai paura dei gatti, no? -

- I gatti mi piacciono. - Rispose la mora sempre a bassa voce. - Soprattutto se sono gatti demoni parlanti. -

- Ehm... O...k... - Ribatté la bionda leggermente perplessa. - Allora la prossima volta possiamo andare lì. Mentre venivo con il taxi ne ho avvistato uno, non è molto lontano, però credo che costi un bel po'. -

- Prossima volta? -

- Hai sentito solo quella parte di tutto quello che ho appena detto? - Ribatté Akari ridendo leggermente. - E comunque sì, prossima volta. Perché, hai di meglio da fare per caso? -

- ... -

- Chi tace acconsente. - Disse la ragazza sorridendo raggiante prima che il cameriere arrivasse con l'ordinazione.

Stranamente l'uomo non fece la minima attenzione al comportamento di Amaya, la quale ora aveva il capo così chinato verso il basso che sembrava quasi stesse cercando qualcosa che le era caduto a terra, e si limitò a mettere i due bicchieri sul tavolo e andare via.

- Senti, non so che idea tu ti sia fatta dei camerieri, ma guarda che non mordono mica. - Disse la bionda mentre iniziava a sorseggiare il suo tè.

- Non si può mai sapere... - Ribatté Amaya affacciandosi leggermente da sopra il menu. - Anche un quadro potrebbe benissimo prendere vita e inseguirti. -

- Senti, ora stai diventando davvero ridico... -

- Anche una statua o un manichino! - La interruppe la mora. - Tutto! -

- Sai, più ti conosco e più sono felice di aver buttato quei videogiochi. - Commentò la bionda.

- La prossima volta li metterò in cassaforte. - Ribatté Amaya. - Anzi, la prossima volta non uscirò proprio quando una pazza verrà da me bussando e minacciando di buttare giù la porta! -

GAME OVER //Yuri//Where stories live. Discover now