(( 09 ))

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"Now the flowers are in bloom
And you've chased away my darkness and gloom
When the wind blows through the trees
And your voice is like a song in the breeze
"

Mi svegliai, improvvisamente, come da un sogno. Erano passate diverse ore, ma non seppi dire che ora fosse. Mossi una mano addormentata e la poggiai sulle mie labbra, calde, e poi spostai lo sguardo verso l'orologio. Non ricordavo, però, quando mi ero addormentato. Era strano che non mi fossi svegliato prima, anche solo per allenarci. Alzai lo sguardo dietro di me, e vidi la figura di Wonho che guardava pensieroso fuori dalla finestra, appoggiato al davanzale e che indossava un paio di occhiali tondi. Non si accorse di me, perché sembrava piuttosto preoccupato. 

Rimasi a guardarlo, poi rimasi a fissare il soffitto e sospirai. A quel punto, il ragazzo si voltò e mi guardò, sorridendo caldamente.

<< E' da tanto che dormo? >> gli chiesi, mettendomi a sedere e guardandomi i piedi.

<< Abbastanza. Quattro ore. >> disse con un po' di noncuranza. Alzai lo sguardo, guardandolo bene e toccandomi nuovamente le labbra.

<< Come mai gli occhiali e quell'aria preoccupata? >> gli chiesi, alzandomi e vagando per la stanza, ancora assonnato. Afferrai la cravatta nera che pendeva da una sedia e mi aggiustai la camicia, mettendomi l'indumento. Poi guardai Wonho, che si incupì leggermente.

<< Oh... beh, questi occhiali mi ricordano molte cose che a dir il vero non sono molto piacevoli. >> disse. Poi si incupì ancora di più, camminando verso il comodino e afferrando una busta giallina, spiegazzata e leggermente rovinata.

<< Ho ricevuto una lettera che non mi aspettavo e che avrei preferito non ricevere, diciamo così. >> continuò, con una strana durezza nella voce. Aggrottai la fronte e poi mi sporsi un po' verso quella lettera che mi stava mostrando.

<< Che roba è? >> chiesi. Ritirò un po' le labbra e prese la lettera dalla busta, e me la porse. La aprii, lentamente, e guardai quello che c'era scritto: un paragrafetto, che occupava meno della metà del foglio. Alzai lo sguardo, guardando Wonho.

<< Leggila. >> mi incitò, leggermente irritato. << Ti spiegherò, se non capirai. >>

Annuii e la lessi, quasi spaventato. La lettera recitava esattamente così.


"Per Lee Hoseok

xx / xx / 2015

Sono soddisfatto di sapere che sei riuscito a debuttare. Sai comunque che la tua famiglia non supporta questa tua scelta di diventare un cantante. Ma d'altronde, hai sempre fatto come vuoi. Ti auguro di farti degli amici.

Abbiamo assunto una badante per il tuo cane. E' malato, il veterinario dice che se va avanti così potrebbe presto... penso che tu abbia capito. Non ce ne prenderemo cura tu e tua madre, ma la badante, quindi è diventato un po' aggressivo. Ma non penso ti interessi.

- La tua famiglia -"


La lettera finì lì. Onestamente, rimasi un po' sconvolto e non seppi cosa rispondere. La porsi delicatamente, dopo averla letta, al mio hyung, che la afferrò con rabbia rovinandone un angolo. La buttò a terra con rabbia.

<< Vedi? Mi augurano di farmi una vita, dicendomi che il mio unico e primo amico è morente! E inoltre, non mi hanno mai supportato. Non mi hanno mai considerato. Ricordo più le loro voci che i loro volti! E ancora mi chiamano Lee Hoseok! Non posso credere che loro siano i miei genitori. >> disse, con aspra ira nella voce.

yourself; hyungwonhoWhere stories live. Discover now