- prologue

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Da quando eri nato, odiavi guardare fuori dalla finestra della tua camera. Quei condomini di cemento armato, anneriti dallo smog (per tua immensa sfortuna, altissimi), si confondevano con il cielo spesso nuvoloso. Allora, inforcavi i tuoi occhiali tondi troppo grandi per te e per i tuoi occhi piccoli e sottili, sorridevi e afferravi il tuo libro preferito, un libro di poesie.

Era così bello leggere quel libro, una fonte di ispirazione e pace che soddisfaceva la fantasia, e ci passavi interi pomeriggi. Poi, ti staccavi un po' dal tuo universo, distratto da un rumore là fuori: sporgevi un po' la piccola testa rotonda e, con i tuoi occhietti curiosi, cercavi velocemente la fonte di quel rumore. Tornavi quasi subito alla tua lettura, tranne quando ti fermavi a guardare negli occhi quel grande gattone nero dagli occhi verdi, distogliendo lo sguardo subito dopo perché a disagio. Non riuscivi a reggere a lungo lo sguardo dei gatti, e sostenevi che nessun essere umano potesse fissarlo negli occhi per più di un certo periodo di tempo senza venir travolti dalla loro strana aura.

Ma quel sogno, per quanto bello potesse essere, non era destinato a durare. Quel sogno, quella fantasia che ti facevano da scudo da tutto il marciume lì fuori stava per consumarsi. La teca di cristallo che ti impreziosiva e ti rendeva tanto importante, come un piccolo principino, esisteva solo dentro di te. A nessuno importavano le tue lacrime, né la tua solitudine. Neanche quando cominciasti ad andare a scuola riuscisti ad avere un contatto vero con altri.

Eri solo.

In fondo, a una coppia di crudeli, impegnati e maneschi genitori cosa potrebbe importare del loro figlioletto, quando può crogiolarsi nella vuota ricchezza che intorpidisce l'animo? E aspettavi che fosse la tua cappa, la tua cupola di vetro a proteggerti dalle violenze del mondo, lì fuori. Sei cresciuto fragile come la tua cupola. Un giorno, quella cupola si romperà, bambino mio, e non puoi aspettare che ti protegga fino a tal momento. Appena si romperà, rimarrai indifeso. Indifeso. Ma probabilmente non sai ancora cosa voglia dire questa parola.

"Your world needs a great defender
Your world's in the way of harm
You want a romantic life, a fairytale that's full of charm
Beware that the light is fading

Beware if the dark returns; This world's unforgiving, even brilliant lights will cease to burn."


Nulla dura in eterno.

Non è vero, Lee Hoseok?


○ salve a tutti! sono tornata con una fanfiction stavolta, e non con una oneshot. però, il tema è sempre quello, bc i lOVE THESE GAY BEANS !! e e niente, spero che possa piacervi - cercherò di aggiornare quanto posso!! ok. vedremo. ♥

ricordate di commentare e votare la storia, se la gradite!! mi farebbe molto piacere ♥

- alice

yourself; hyungwonhoOnde histórias criam vida. Descubra agora