1.Capitolo

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Sento il suono della sveglia suonare ininterrottamente ogni cinque minuti.
Apro lentamente gli occhi e vedo che sono giá le 7:25 , meglio sbrigarmi se voglio arrivare in orario a lavoro. Mi alzo e vado a bere una tazza di caffè gigante per iniziare bene la giornata. Dopo neanche una ventina di minuti sono pronta e mi avvio verso la mia macchina. Sono arrivata con due minuti di anticipo chissà perché di solito arrivo sempre in ritardo, sorriso pensando che in tutta la mia vita questa è una delle poche volte che arrivo in anticipo.
"Maria vuoi restare lì in piedi o venire a lavorare, non ti pago per non far niente " mi richiama il mio capo con tono severo. Da quando lo conosco, da circa due anni, non mi ricordo un giorno che abbia sorriso. Forse non gli piace questo lavoro perché in paio di settimane fa l'ho visto al centro con sua figlia di quasi 6 anni e mi è sembrato molto felice . "Si. Scusi arrivo" dico cercando di sorridere.
Vado nel magazzino dove c'e il mio armadietto e quello degli altri dipendenti, metto la divisa e inizio a riempire gli scaffali vuoti un questo enorme supermercato.
La giornata finalmente è finita. Odio lavorare i  quello stupido posto , ma i soldi servono quindi mi devo arrangiare. Torno a casa sfinita, sono già le otto e non riesco neanche a stare in piedi meglio andare a dormire prima di addormentarmi sulla soglia della porta. Domani è il mio giorno libero e trascorrero quasi tutto il pomeriggio in biblioteca per prendere qualche libro nuovo da leggere quello che ho qui li ho già letti chissà quante volte che neanche le ricordo. Mentre sono immersa nei miei pensieri non mi sono neanche accorta di essermi addormentata.
Oggi è una bellissima giornata vado a correre un pò,  poi andrò in biblioteca. Adoro correre mi da in senso di libertà.Dopo un' oretta di corsa torno a casa tutta sudata, faccio una doccia e mi avvio verso la bibblioteca.
Subito l'odore di libri mi invade le narici non appena varco la soglia.
Vado verso la bibliotecaria la signora Rose un'anziana molto simpatica e gentile che ogni volta che mi vede mi offre una caramella come quand'ero piccola." Buongiorno signora Rose, come sta?" le domando con un sorriso."Maria, tesoro, sto bene e tu ?" "Benissimo, sono venuta per prendere  alcuni libri e darle questi" le porgo i libri che avevo in mano."Certo tesoro vai pure prendine quanti ne vuoi" mi risponde con il solito sorriso gentile. La ringrazio e vado verso i libri fantasy, amo quel genere ,ne prendo tre e ritorno ritorno casa. Sto per aprire la porta quando vedo sul tappetino un pacco, neanche me ne sono resa conto , lo prendo per vedere se hanno sbagliato indirizzo." La signorina Maria Winchester" leggo ad alta voce. No è mio, penso. Entro e vado a prepararmi un'insalata, appena finisco pulisco tutto e vado a dormire, domani mi aspetta un'altra giornata di lavoro.

WinchesterOù les histoires vivent. Découvrez maintenant