fourteen

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in poco tempo jimin aveva deciso che sarebbe andato avanti, avrebbe pensato poco e niente a yoongi e si sarebbe nuovamente concentrato sul suo futuro da puttana di successo.
un bel progetto, vero? anche molto facile da raggiungere vista la sua fama in città.
in più era un lavoro poco faticoso e molto umile. i suoi genitori sarebbero stati orgogliosi di lui e del suo osceno modo di pensare.

si era svegliato con quel pensiero, quella mattina. la luce era fioca e la pioggia batteva contro le finestre della sua camera. ogni tanto il cielo si lamentava, lanciando tuoni e fulmini da una parte all'altra.
decisamente un bel giorno per ricominciare.

si era lavato alla velocità della luce, già in ritardo, e aveva indossato la maglietta più scollata che aveva e dei jeans che di casto non avevano praticamente quasi nulla.
aveva degli strappi di qua e di là, uno quasi all'altezza dei glutei.
non si vergognava affatto del suo modo di vestire, anzi, ne era molto fiero.
non era mica colpa sua se il suo corpo poteva permettersi certi strappi alle regole.

era riuscito a imbucarsi nella prima macchina per strada e si era lasciato accompagnare a scuola da un ragazzo che aveva quasi la sua età.
per ricompensa aveva lasciato che lo toccasse e che infilasse la sua lingua nella sua cavità orale, tanto da quasi farsi strozzare.

era decisamente fiero di ciò che stava facendo.
si sentiva di nuovo tornato in sé e non poteva esserne più felice.
quello che alterò quel momento di gioia fù la vista di yoongi che gli passava accanto e che li fissava quasi ferito.
quello non aveva fatto altro che motivarlo ancora di più ed era quasi finito per scopare un quattrocchi nel bel mezzo della lezione che avevano in comune.

per chiarire la situazione, jimin non era cattivo, ma amava la vendetta. quella cruda e dolorosa.
adorava giocare con il fuoco e sapeva di starlo facendo.
lo aveva capito incontrando per un attimo gli occhi piccoli e infuriati di yoongi.
aveva sentito il suo sguardo premersi sul suo corpo e un brivido di piacere lo aveva fatto tremare, motivandolo a fare di più.

tuttavia era stato fermato dal professore.
ne era grato, da un lato. quel tipo era davvero brutto e pieno di brufoli.
dall'altro, lo aveva odiato, mentre incontrava il sorriso compiaciuto di suga.

quando la lezione finì, ebbe quasi la tentazione di continuare da dove era stato bloccato, e lo avrebbe fatto, se yoongi non gli avesse afferrato la mano e non lo avesse trascinato fuori dalla scuola per la pausa pranzo.

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