Bellamy la tirò d'istinto verso di sé, stringendole il braccio, come se volesse che le parole seguenti le sentisse solo lei. «Non voglio perdere nessun'altro. A Jasper ci penso io.» le sussurrò, cercando di mantenere fermezza e decisione.

Se non avesse usato un tono sicuro e determinato, se non avesse fatto capire ciò che provava in quel momento, attraverso quelle poche parole, Alexis non l'avrebbe mai ascoltato. Tuttavia riuscì nel suo intento, colpì nel punto giusto, spiazzando completamente la ragazza. Poche parole, ma significanti.

«Ma io me la so cav..» nemmeno lei riuscì a completare le sue stesse parole, sotto lo sguardo implorante di Bellamy. Era sofferente, non avrebbe resistito ad un altro confronto con lei. E non avrebbe lasciato che la ragazza affrontasse quella missione, nonostante lui stesso sapesse che lei era persino più forte di lui. Però il rischio lo correva comunque e Bellamy non voleva che corresse rischi inutili. La stava implorando con gli occhi di non aggiungere altro, di annuire solo e starsene buona. Le stava chiedendo qualcosa di grande, fin troppo visto il suo carattere. Ma forse, quella poteva essere la volta buona che Alexis dava ascolto alle parole di qualcuno.

Bellamy le lasciò delicatamente il braccio, permettendole di allontanarsi. Lei lo guardò per qualche secondo, poi andò ad appartarsi poco più in là, distante però da Bellamy.

«Mi serve un segugio.» dichiarò Bellamy. Subito capì chi fosse la persona giusta per quel ruolo: Finn.  Anche Alexis lo era, ma, come aveva già detto prima, non l'avrebbe messa in pericolo inutilmente.

Lo fece chiamare e dopo poco questo uscì dalla propria tenda. I capelli erano più corti: a quanto pare Raven glieli aveva tagliati, ma lui non sembrava poi tanto contento del suo nuovo taglio.

Alexis stava parlando con Jasper, facendogli tutte le raccomandazioni del mondo, quando avvertirono che la folla dietro di loro prendeva ad emozionarsi per qualcosa. Si voltarono di scatto e sui loro volti videro un solo e unico sentimento: meraviglia.

Alzarono quindi anche loro lo sguardo verso il cielo e videro quella che, in un primo momento, poteva sembrare una pioggia di meteoriti.

«È bellissimo!» esclamò qualcuno.

Alexis scosse la testa, affranta. «Non ha funzionato... non hanno visto i razzi.» spiegò, mentre i ragazzi la rivolgevano sguardi confusi.

«Come fai a dirlo da una semplice pioggia di meteoriti?» le chiese sfacciatamente qualcuno, come se Alexis fosse una pazza.

«Non è una pioggia di meteoriti quella, è un funerale.» rispose Clarke, precedendo l'altra.

«..Centinaia di corpi, restituiti alla terra, questo è ciò che si vede dall'altra parte.» concluse Alexis. Le due si lanciarono uno sguardo rammaricato, entrambe abbattute dal fatto di non essere riuscite ad evitare il massacro di trecento persone.

«È tutta colpa tua!» sbraitò improvvisamente Raven, accanendosi su Bellamy. 

Ma, prima di far scoppiare una nuova lite, Alexis prese Raven per le braccia, trattenendola. «Stai ferma, idiota. Picchiarlo non servirà a riportare indietro tutta quella gente.» esordì, fredda.

Raven esitò per un attimo, fissando Bellamy. Capì che Alexis aveva ragione e i suoi muscoli presero a rilassarsi. Voltò lo sguardo verso chi l'aveva fermata, rivolgendole un sorriso riconoscente. «Grazie.. devo ancora imparare a bloccare questi miei istinti.» ammise, accennando ad una risata imbarazzata. 

Alexis la guardò, con un leggero sorriso sulle labbra. «Ho notato.»

***

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