Kidnapping

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Subito Alexis e Bellamy avevano preso a cercare Octavia per tutto il campo, ma non vi era la minima traccia di lei e sembrava che nessuno l'avesse vista per tutto il giorno. La paura avvolgeva sempre di più i cuori dei due giovani, allarmati da cosa potesse esserle successo.

«Trovato qualcosa?» Alexis scosse il capo, affranta. «Sicura di aver controllato ovunque?»

Si vedeva lontano un miglio quanto Bellamy fosse nervoso ed agitato. Le mani gli tremavano e la voce era sempre più spezzata, ad ogni parola che pronunciava. Era sul punto di piangere.

Alexis gli prese saldamente le mani, guardandolo negli occhi e quel piccolo conforto, riuscì perlomeno a bloccare il continuo tremolio del ragazzo.

«Ho guardato ovunque, Bell. Di lei non c'è traccia, almeno non qua al campo... però, se vogliamo trovarla, devi calmarti e non fare cose avventate.»

Bellamy non le distoglieva lo sguardo di dosso, riuscendo a calmarsi solo grazie a quegli occhi così sicuri e confortanti. Quegli occhi verde smeraldo erano la sua unica salvezza.

Quando riuscì a tranquillizzarsi abbastanza, lasciò delicatamente le mani della ragazza e spostò lo sguardo verso il fitto bosco che si trovava oltre la loro palizzata. «La dobbiamo cercare.» affermò con fermezza e sicurezza. 

Alexis non disse niente, ma era perfettamente d'accordo con Bellamy.

***

In meno di un minuto, Bellamy aveva già accatastato delle armi a terra, vicino ad un fuoco. «Hey, ragazzi, venite qua e prendete un arma. Mia sorella è scomparsa da, più o meno, dodici ore. Armatevi. Non torneremo indietro senza di lei.» dichiarò, cercando di mostrare il minor segno di debolezza possibile. Era serio, con un tono autoritario e sicuro di sé. Sembrava esser riuscito persino a celare quell'infinita preoccupazione e agitazione, che prima lo aveva tanto turbato. E tutto, a quanto pareva, grazie ad Alexis.

Jasper si sentì subito preso in causa, volendo andare a salvare Octavia a tutti i costi e si stava quindi avvicinando alla catasta, quando Alexis lo fermò per un braccio. 

«Che diavolo credi di fare? Tu non vai da nessuna parte.» ordinò Alexis, guardandolo con tenacia e severità. Si era appena ripreso e già voleva tornare là fuori? Poco ma sicuro, sarebbe sicuramente morto questa volta.

Jasper si strattonò bruscamente dalla presa di Alexis, infastidito dal severo comportamento della ragazza. «Devo farlo.» esordì, cercando di imitare il più possibile il tono freddo che di solito usava l'amica quando voleva fare qualcosa e qualcuno provava a fermarla. Voleva dimostrarle che lui poteva essere forte quanto lei e anche di più, se solo l'avesse voluto. Cercava di tenerle testa in tutti i modi possibili, solo così Alexis l'avrebbe lasciato andare.

«Abbiamo bisogno di tutte le persone che possiamo avere.» ammise Bellamy, sotto lo sguardo raggelante di Alexis. 

«Allora vengo anch'io.» proclamò con determinazione Alexis.

Jasper la guardò con una punta d'astio: per una volta voleva dimostrarle che era forte abbastanza da farcela anche senza di lei, voleva fare qualcosa da solo e tornare orgoglioso e trionfante dalla sua migliore amica, ma lei non gli concedeva mai lo spazio per farlo.

Bellamy la fulminò invece con lo sguardo, non volendo farla partecipare a quella pericolosa missione. «Non pensarci nemmeno. Tu rimani qui, niente storie.» esordì Bellamy, cercando di mantenere la stessa determinazione della ragazza.

Alexis lo guardò in cagnesco, avvicinandosi pericolosamente. «Ah si? Non avevi bisogno di tutte le persone possibili? Quindi direi che posso tranquillamente venire, senza aver bisogno del tuo consenso.» dichiarò lei, con la solita insolenza ed arroganza.

Alive || The 100Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt