- déjà vu

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Per favore, sorridi.

C'era chi non voleva vederti così disperato, anche se non diceva nulla: forse era solo spaventato. Ma vederti essere preso in giro o peggio, venir picchiato, solo per delle cose inutili era davvero crudele. Magari solamente per la tua aria spesso spaventata e persa nelle nuvole, o per le tue labbra fin troppo gonfie, o le tue mani troppo grandi, o ancora il tuo corpo fin troppo sviluppato: tutti tratti che ti rendevano diverso dagli altri e non ne andavi fiero. Eri figlio unico e rincuorato solamente dall'amore della delicata e fragile madre, unica luce nella tua misera e triste vita. Ti ripetevi spesso che, forse, con un fratello o una sorella ti saresti risollevato un po': o ancora meglio, forse non avresti avuto tutti quei dannati lividi. Quei lividi nel cuore e sulla pelle.
Forse non avresti ora questa dannata sensibilità che ti porta ad essere triste per tutto.
E forse, avresti potuto rischiarare anche le giornate della tua dolce madre, che nascondeva la tristezza dietro un debole sorriso.
Eri così piccolo e indifeso quando cominciarono a maltrattarti. Ricordi ogni ora, minuto, secondo di quel giorno. Da allora è passato un bel po' di tempo, ma questa tortura continua ancora.
Non hanno mai smesso, mai, e mano a mano hai cominciato a dubitare di te stesso e hai perso la tua stima di te, fino a perderla del tutto. Ma c'era chi aveva compassione di te. Non eri da solo.
Però, erano tutti spaventati di dire qualcosa. Quindi, alla fine, molti non si schieravano e di fatto nessuno ti proteggeva.
Ti eri anche chiesto più volte se a queste persone importasse davvero di te. Eppure, non potevi saperlo, perché tutti evitavano il tuo sguardo arrossendo o bisbigliavano tra di loro facendo attenzione a non farsi sentire.
Ma vi era veramente un rimedio alle loro parole? Ne avevi parlato più volte con qualcuno, ma solo tua madre ti aveva ascoltato, e gli altri dicevano che era una ragazzata. Neanche le preghiere di entrambi erano servite a dissuadere insegnanti e genitori.
Chae Hyungwon era veramente destinato a subire tutto questo?
Per quanto possa essere di animo sensibile e dolce, la rabbia bruciava in lei.
Bruciava vero odio. Voleva cambiare tutto.
Da solo, questa volta.
Ogni volta che dopo una giornata particolarmente stressante vomitava tutto cresceva. Rabbia, umiliazione, vergogna e solitudine.
Tutte insieme bruciavano più del fuoco. Non potevi permettere che il tuo orgoglio potesse ancora esser sminuito così.
Sei forte.
Dimostralo.

salve a tutti! ci tengo a dire che questo non é un capitolo, ma è il secondo prologo sotto il punto di vista di hyungwon! i prossimi capitoli saranno in prima persona e alternati per wonho e hyungwon! spero che, fin'ora, questa storia vi stia piacendo;;♡

-alice

yourself; hyungwonhoWhere stories live. Discover now