capitolo 13

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La mattina seguente mi svegliai con la faccia spalmata sul petto di Chris,la pomata si era asciugata e avevo tutta la pelle  appiccicosa, mi alzai cercando di non far svegliare Chris.

Andai in bagno e azzionai il getto d'acqua, mi spogliai facendo attenzione a non toccare il livido dolorante; una volta scaldata l'acqua entrai in doccia e lasciai scivolare l'acqua sulla mia pelle, mi insaponai, sciaquai e poi uscí dalla doccia infilandomi l'accappatoio. Mi guardai allo specchio, e il rossore sulle guance sembrava essersi attutito, era giallastra non più violacea come la sera prima, presi la pomata dal mobile e ne spalmai un altro po' sull'addome. Poi andai in camera ancora coperta dall'accappatoio, presi dei vestiti e tprnai in bagno ad asciugarmi e cambiarmi.

Una volta finito di asciugare i capelli andai in camera, e vidi Chris ancora beatamente accoccolato tra le lenzuola. Andai di fretta in cucina e i iniziai a preparare la colazione, mi feci un caffè e addentai una brioches alla crema. Dopo poco vidi Chris appoggiato allo stipite della porta, lo salutai con un sorriso e lui ricambió venedo verso di me

"Buongiorno" disse con aria stanca

"Voglio andare in ospedale... da Franky..." dissi guardandomi i piedi. Ogni volta che parlavo con lui, i miei puedi diventavano un oggetto di osservazione magnifico!

"Sicura Meme?"

"Si!"

"Ok allora vai a prepararti, io faccio una doccia e poi andiamo" disse andando verso il bagno. Andai in camera e aprì l'armadio in cerca di qualcosa di adeguato da mettere, un paio di jeans, una maglia azzurra e le vans nere. Legai i capelli in una coda abbozzata, ma non mi truccai.

Scesi in salotto ad aspettare Chris, che non tardó ad arrivare e dopo poco fummo nella sua auto.

Nessuno dei due parló durante in tragitto anche se l'aria era poco tesa. Una volta arrivati in ospedale, la tensione salì alle stelle... Mi ero quasi pentita di aver chiesto a Chris di portarmi li.

Ci avvicinammo a un'infermiera dietro a un bancone e Chris chiese di Franky

"Stanza 278 al secondo piano" rispose fredda l'infermiera.

Io e Chris ci guardammo negli occhi e ci incamminammo veloci verso la sua stanza; appoggiai la mano alla maniglia della porta, e con un respiro profondo la aprì.

Franky era su un lettino, con le coperte bianche, bianco era anche il suo volto, aveva gli occhi chiusi e le braccia lungo i fianchi. Erano attaccati diversi macchinari al suo corpo esile e fragile, un fastidioso tintinnio era l'unico rumore nella stanza, mi voltai verso Chris e delle lacrime scesero dai miei occhi, lui per tutta risposta mi abbracció tentando di confortarmi, ma le due braccia sulle mie spalle ebbero il'effetto opposto. Le lacrime si raddoppiarono e scendevano incontrollate dai miei occhi; Non mi ero mai sentita piú in colpa, mi sentivo una completa merda! come se un centinaio di camion mi avessro investiti in meno di un minuto. Franky era li su quel fottuto letto in quelle fottute condizioni e l'unica colpevole di tutto ero io! L'unica che si sarebbe meritata questo ero io e il mio carattere di merda! Se non avessi bevuto quella fottuta sera Franky non sarebbe qui e Ken sarebbe ancora tra noi, a tirarmi su il morale o a scherzare con Franky!

"Chris ti prego andiamo..." chiesi sussurrando, con la voce a pezzi. Ero distrutta, e probabilmente in quel momento soffrivo piú io che Frnaky!

Chris mi prese la mano e andammo verso l'uscita dell'ospedale, arrivati alla macchina Chris mi aprí lo sportello per farmi salire;

"Vado a piedi, ho bisogno di pensare.."

"Ok, ma... Meme non fare cazzate ti prego!" .

Annuì con la testa e poi mi incamminai verso casa, a passi lenti e trascinati. Sentì il cellulare vibrare nelle tasche dei jeans, sapevo che era Chris, era passata piú o meno una mezz'ora da quando eravamo usciti dalla stanza di Franky , e casa mia era davvero poco distante dall'ospedale.

Arrivai a casa, chiusi la porta alle mie spalle e mi lascai cadere a terra stringendomi le gambe al petto e piangendo.

Chris mi corse incontro, prendendomi le braccia e alzandomi da terra, aveva un sorriso a 60 denti stampato in faccia, poi mi abbracció fortissimo: " Meme! Franky si è appena svegliata! Hanno chiamato dall'ospedale!"

Sorrisi a quelle parole e Chris mi trascinó verso la macchina, mise in moto e dopo pochi minuti fummo in ospedale, corremmo cone pazzi nella stanza 278 e appena aperta la porta vedemmo Franky sdraiata sul letto con gli occhi aperti, viva e vegeta! Corsi verso il suo letto e l'abbracciai fortissimo! Mi era mancata come non mai! e la paura di non poterle parlare piú, di non poterla abbracciare piú, di non poter piú vedere i suoi occhi si era impadronita di me. Ero al settimo cielo... Finalmente qualcosa andava bene!

And if you lose yourself, i will find you!Where stories live. Discover now