Alexis si abbassò quindi all'altezza della bambina e prese ad accarezzarle i capelli dolcemente, esattamente come aveva fatto nella grotta. «Non preoccuparti. Andrà tutto bene, Charlotte.. te lo prometto. Non lascerò che ti accada nulla. Ora vai con loro, io e Bellamy torneremo presto.» detto ciò, spinse quindi leggermente la bambina verso gli altri due ragazzi e si scambiò uno sguardo d'intesa con Finn.

Subito dopo Alexis e Bellamy uscirono al di fuori della tenda, con passo cauto ma al contempo confidente: dovevano mostrarsi forti, senza nessun segno di debolezza, altrimenti il loro piano avrebbe fallito miseramente.

«Bene, bene, bene.. guardate un po' chi ha deciso di graziarci con la propria presenza.. Alexis e Bellamy... Re e regina.» ghignò Murphy, avvicinandosi a loro.

I due furono infastiditi dall'ultimo commento di Murphy, sopratutto vista la situazione in cui si trovavano, ma non dovevano cedere alle sue provocazioni. Lo stava facendo apposta per farli crollare.

«Stai indietro, lurida carogna.» ringhiò Alexis.

«La solita aggressiva.» dichiarò, roteando gli occhi e non dando minimamente peso alla violenza delle parole dell'altra ma volgendo piuttosto lo sguardo verso Bellamy.

«Non ti conviene avvicinarti.» ammise Bellamy, confermando quindi le parole della ragazza.

«Altrimenti? Cosa farete? Mi appenderete?» dopo quelle parole, il silenzio calò tra di loro. Bellamy fece un passo avanti e, suo malgrado, Murphy ne fece uno indietro.

«Il lupo perde il pelo ma non il vizio.» sussurrò Alexis, ammiccando ad un leggero sorriso malizioso. Murphy la sentì, tuttavia decise di ignorarla.

«Stavo semplicemente dando alla gente ciò che voleva.» rispose intanto Bellamy.

«Ah davvero? Si, è una buona idea.» Murphy rise, nervosamente. «Allora perché non lo facciamo anche ora? Chi è che vuole vedere il vero assassino.. impiccato?» sottolineò quell'ultima parola con un tono così disprezzante che Alexis stava per accanirsi su di lui, ma Bellamy la trattenne nuovamente. Le lanciò uno sguardo di rimprovero, come per farle capire che doveva darsi una calmata.

«È solo una bambina, lurido bastardo!» ringhiò Alexis, nel mentre che Murphy si stava voltando verso la folla riunita dietro di lui.

«Tutti a favore, no?» ma solo in pochi alzarono le mani. Fu lì che la rabbia ribollì in Murphy come mai prima d'ora.

«Ah.. ora capisco. Va bene appendere me, senza che io abbia fatto nulla. Ma quando quella stronzetta confessa, la lasciate libera?! Codardi! Siete tutti codardi!» urlò infuriato, cominciando a muovere pericolosamente il coltello.

«Senti chi parla! Tu sei il primo codardo qua in mezzo!» urlò Alexis, più che innervosita dal comportamento dell'altro.

«Ah, davvero, Alex?» Lei lo guardò con astio, mentre lui si avvicinava pericolosamente. Ancora giocherellava con il coltello, come se volesse attaccare la ragazza da un momento all'altro.

Bellamy si spostò istintivamente di lato, mettendosi tra Alexis e Murphy. «Murphy, è finita.» Ma a quel punto Murphy era ormai impazzito: si accanì su Bellamy e, con un colpo alla tempia, lo mise fuori gioco.

«Tutto quello che vuoi capo.. figlio di puttana!»

Murphy diede poi uno sguardo ad Alexis, ma rinunciò nel provare ad abbattere anche lei. In uno scontro uno ad uno non ne sarebbe uscito vincente tanto facilmente, lo sapeva benissimo. Doveva riuscire a coglierla di sorpresa, ma in quel momento Alexis era troppo attenta ad ogni suo movimento.

Alive || The 100Where stories live. Discover now