'Base segreta di Louis di cui nessuno sa niente perché è segreta'

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Harry osservava Louis aggirarsi per la sua camera.

Erano lì da almeno dieci minuti, Harry sdraiato sul letto di fianco a guardare male Louis che studiava con interesse tutte le sue cose. Per quanto fosse felice che a Louis interessassero anche le cose più stupide - aveva analizzato un temperamatite viola con le sopracciglia aggrottate per venti minuti, Harry non si sarebbe dovuto preoccupare mai più della banalità dei suoi regali, se mai glieli avesse fatti - stava iniziando a sentirsi parecchio trascurato. Harry Styles aveva bisogno di attenzioni. Non c'era mai nessuno che ignorava Harry Styles. Anzi, era piuttosto abituato che le persone lo elogiassero, sebbene la maggior parte delle volte non li ascoltasse, ma tutti lo elogiavano perché era effettivamente una persona meravigliosamente intelligente.

Cercò di concentrarsi fervidamente sulla sua meravigliosa intelligenza per evitare di pensare allo strano stato d'impazienza che si stava impossessando di lui. Harry non era impaziente. Insoddisfatto, quello molto spesso, ma la sua insoddisfazione si limitava a cose banali come, per esempio, la vita, per cui non poteva essere impaziente se non di morire, ma alla fine non ci teneva tanto. Quindi in fondo l'impazienza non era proprio una cosa da lui.

Ma era meravigliosamente intelligente, questo sì, e non gli andava che Louis lo ignorasse in casa sua o comunque nella vita.

- Hai intenzione di guardare la mia roba ancora a lungo? - si lamentò, rotolando sulla schiena e guardando Louis al contrario. Louis alzò di scatto la testa e lo guardò incrociando le braccia.

- Sì. - disse con un tono fastidiosamente dispettoso. Harry sbuffò.

- Mi stai trascurando. - Harry s'imbronciò. L'espressione dispettosa di Louis si sciolse e lui ridacchiò.

- Che ti ridi? - Harry inarcò le sopracciglia e si girò, sollevandosi sui gomiti.

- "Che ti ridi?" - lo scimmiottò Louis, continuando a ridacchiare.

- Sei un pappagallo? Quanti anni hai? - Harry alzò gli occhi al cielo.

- Molti più di te. - Louis sorrise soddisfatto.

- Molti. - Harry alzò gli occhi al cielo di nuovo. A forza di stare con Louis gli sarebbe venuto un crampo agli occhi. - Neanche tre.

- Sì, tre sì invece! - la voce di Louis era acuta e lamentosa, e il ragazzo mise il broncio.

- Tanto mentalmente ne hai due. - Harry gli fece una linguaccia e Louis alzò gli occhi al cielo con teatralità.

- E tu ce ne hai uno.

- Tu zero.

- Tu meno uno.

- Tu meno sette.

- Tu meno infinito.

- Ma se neanche esiste. - Harry sbuffò.

- Certo che esiste, ma dato che sei piccolo non lo sai. - Louis sollevò il mento soddisfatto.

Harry aggrottò le sopracciglia.

- Lo so, che esiste. - mugugnò alla fine, senza guardarlo.

- Pffffffff. - Louis scosse la testa in disapprovazione. - Tanto non ci credo.

- Fa come vuoi. - Harry alzò le spalle, permaloso. Lo sguardo gli cadde sulla piccola sveglia bianca posata sulla scrivania, e si ricordò che pur non essendo particolarmente cortese, con Louis, era suo dovere rispettare qualche lontano canone di educazione, di quelli nei confronti degli ospiti.

- Vuoi fare merenda? - chiese. Alzò lo sguardo quando Louis non rispose e lo trovò a guardare l'orologio appeso sopra la testa di Harry in modo molto concentrato. Gli lanciò uno sguardo anche lui, senza trovarci niente di troppo strano.

Stairway to Heaven [l.s.]Where stories live. Discover now