Una strana nota di umiltà

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Niall Horan era una persona allegra, decisamente allegra. Possedeva un'allegria davvero unica, di quelle per cui ogni cosa sembra infinitamente positiva e non potrebbe essere altrimenti. Era anche un tipo abbastanza logorroico, curioso ed entusiasta, e in particolare si entusiasmava per tutto ciò che potesse sembrargli diverso dalla monotonia della normalità. Non che la normalità lo annoiasse, ma riteneva che un po' di varietà facesse sempre bene. E fu questo il motivo per cui, il terzo venerdì dall'inizio dell'anno scolastico, in ottobre, saltò su dal suo sedile al quinto posto e lanciò un urlo di gioia, e dopo un piccolo ballo di felicità tornò seduto, senza che un enorme sorriso abbandonasse il suo viso. Fu probabilmente una fortuna che in quel momento le portiere dell'autobus fossero aperte, e che gli studenti stessero correndo alla ricerca di posti vuoti abbastanza rumorosamente da coprire il suo piccolo sfogo. Certo, magari nessuno ne sarebbe rimasto molto sorpreso - aveva una fama, lì dentro, - ma non era stato molto virile. Non se ne preoccupò troppo e tornò a cercare con gli occhi la ragione della sua felicità, quel tipo di novità che faceva scalpore e di cui si parlava per settimane, da quelle parti.

La novità in questione erano due ragazzi, due ragazzi che nessuno, nessuno aveva mai visto prima. Niall ne era sicuro, in primo luogo perché tutta la scuola li stava fissando (in certi casi la discrezione non è una cosa importante), ma soprattutto perché Niall conosceva chiunque, e quei due non li aveva mai visti.

Erano belli, molto belli. In teoria Niall non aveva molta esperienza in fatto di bellezza maschile, ma per certe cose l'esperienza non serviva, e in ogni caso bastava ascoltare il bisbigliare delle ragazze, per capirlo. Erano due bellezze completamente opposte, una silenziosa e taciturna, il fascino del ragazzo attento e misterioso - e forse tenebroso, se Niall avesse dovuto assegnargli un colore sarebbe sicuramente stato il nero, - l'altra dolce e luminosa. Sembravano molto in sintonia. Niall si concentrò sul secondo, un ragazzo minuto dal viso dolce ed espressivo. La sua bellezza era strana, particolare, non risiedeva solo nell'aspetto - di quel tipo che vedi riflesse in una foto - ma era racchiusa nelle espressioni e nei gesti, e non per questo meno bella. C'era una dolce armonia nei suoi tratti, e Niall si soffermò su quelli, più che per il suo amore per le armonie facciali perché il volto era l'unica parte di lui che dalla sua posizione riusciva a vedere. Aveva un paio di vivacissimi occhi blu, un naso piccolo e labbra fine, ma non era questo che aveva lasciato Niall così colpito. I suoi movimenti racchiudevano felicità, e aveva un'energia e un entusiasmo che sembravano farlo brillare di luce propria - era una sensazione strana, e Niall pensò per un momento che avrebbe dovuto preoccuparsi di un brio tale che avrebbe potuto superare il suo - fino a quel momento in quel campo aveva mantenuto un primato assoluto, nella scuola -, ma non ci riusciva. Però era sicuro che in un altro caso gli avrebbe dato un po' di peso, almeno un poco, così si concentrò a cercare l'elemento che in quel ragazzo glielo rendeva impossibile. E capì non appena questi aprì bocca. C'era una strana... nota di umiltà, nei suoi gesti quanto nel suo tono, non un'inclinazione particolare della voce, né nulla di particolare nei gesti, probabilmente solo una genuina naturalezza che faceva emergere i lati più marcati del suo carattere.

In quel momento si rese conto che tutte le attenzioni del ragazzo erano rivolte all'amico tenebroso accanto a lui, e intanto si accorse che il tenebroso aveva perso ogni traccia di tenebrosità. Sul suo viso ora si faceva spazio un sorriso divertito che andava ad allargarsi mentre l'altro, che doveva essere completamente poggiato su di lui, parlava di qualcosa che non riusciva a sentire in modo decisamente eccentrico. Era quasi peggio di lui, si disse. Niall decise che entro il minor tempo possibile - più o meno una decina di minuti se si ricordava di bloccarlo scendendo dall'autobus - sarebbe diventato suo amico. Una mano fresca sfiorò il suo braccio, e Niall fece un salto, voltandosi di scatto e ritrovandosi di fronte al viso di Harry, che ridacchiò soddisfatto. Niall gli fece una linguaccia e lanciò un'ultima occhiata ai ragazzi, per portare definitivamente la sua attenzione su Harry.

Stairway to Heaven [l.s.]Where stories live. Discover now