Sotto il cappuccio verde

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La mia mattina non è cominciata nel migliore dei modi. Da quando mi sono svegliata quella lumaca narcisista che mi hanno assegnato come coinquilino ha invaso il bagno e non sembra dare segni di vita, ragion per cui cerco disperatamente di tenermi occupata e di distrarmi preparando la colazione, nel vano tentativo di non farmi pipì addosso.

"Uomo dell'hamburger, se non esci da quel bagno entro tre minuti ti avviso che ti faccio la pipì sul letto!" strillo dalla cucina e mi compiaccio della scorrettezza che mi scorre nelle vene già di prima mattina. Sono veramente portentosa.

Sorrido soddisfatta e mi metto ad imburrare una fetta di pane mentre aspetto che il caffè sia pronto e sento le voci di Bet e J che si avvicinano alle mie spalle.

"Oh, gli innamorati..." sorrido mentre loro entrano in cucina.

La mia amica è ancora in pigiama, il che mi fa intendere che passerà la giornata a ripetere. Il suo ragazzo, invece, è già pronto per uscire.

Quando mi volto per salutarli, vedo che entrambi si bloccano e i loro volti assumono un'espressione di stupore: restano in quello stato qualche secondo, e io inclino la testa di lato per cercare di capire che cosa abbia attirato la loro attenzione.

"Ho della marmellata sulla bocca?" domando allora con curiosità e Bet deglutisce a fatica e, per un istante sembra sul punto di dirmi qualcosa. Poi però J si schiarisce la voce e, sorridendo, mi risponde.

"No, no, niente marmellata."

"Perfetto. Buongiorno, giovani cuori in amore."

“ Buongiorno a te, cicciona!” mi risponde Bet afferrando la moka e versandosi il caffè.

“ Perché in questa casa pensate tutti che sia grassa?” chiedo offesa.

“ Per due ragioni: la prima è che non sei proprio un’acciuga; e la seconda è perché dormire sul divano con te è stato terribile” brontola lei, aggiungendo il latte nel caffè.

“ Oh, va bene signorina Slim Fast, allora la prossima volta cercherò di pressarmi di più”

“ Brava!” replica la mia amica in uno sbadiglio e dandomi degli strani colpetti sulla testa.

"Che stai facendo?" le domando cercando di scacciare la sua manina tozza, ma lei non si arrende e persevera nel picchiettamento.

"Non fare domande. Lo faccio per il tuo bene." risponde semplicemente Bet prima di leccarsi un pollice e avvicinarlo pericolosamente alla mia faccia.

"Ti sei fatta una canna? La tua saliva sulla mia pelle delicata non ce la metti" mi ribello io scappando dall'altro lato del bancone.

"Med, fidati.."

"Col cazzo..."

E iniziamo una sorta di danza della fuga dal pollice sbavato prima che questo delicatissimo momento venga interrotto dalla risatina di J che, infilandosi il giaccone, richiama la nostra attenzione.

“ Voi due non siete normali, lo sapete vero?”

“È lei che è una stupida malfidata." borbotta Bet additandomi come se fossi una criminale ed io rispondo dandole una spinta leggera.

"Malfidata? Vorrei ricordarti che tu sei quella che periodicamente mi mette il dentifricio sotto il naso mentre dormo per vedere se mi farò la pipì addosso!"

"È una ricerca scientifica. Lo faccio per il bene dell'evoluzione umana. Voglio capire se è solo una leggenda metropolitana e tu dovresti immolarti per la causa."

L'imbarazzante piacere del TuttoTondoWhere stories live. Discover now