Capitolo 8

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Annie andò incontro a Olly, che stava baciando il suo amico Robert.

«Ragazzi, vedo che avete chiarito..» disse Annie sorridendo.
«Si vede?» rispose Robert malizioso.
«Dai Joker e Harley sarebbe ora di finire i giochi, io vorrei tornare a casa..» disse Annie sorridendo.
Olly prese le chiavi della sua BMW rossa fiammeggiante e le lanciò ad Annie.
«Cosa?» disse Annie spalancando gli occhi.
«Torna a casa, guida tu, noi rimaniamo ancora un po' a giocare, mi riporta lui a casa.» disse Olly ridendo.
«Wow» rispose Annie e si diresse alla macchina.
Guidarla é sempre stato il suo sogno.
Annie si sentiva osservata e vide con la coda dell'occhio che il suo "Batman", la stava scrutando da lontano.

Annie fece finta di niente, salì sulla rossa BMW e come una diva gli passò di fronte e si diresse a casa.
Basta, quella serata era andata bene, ma non avrebbe mai più sentito parlare di quel Stefan e così voleva.
Doveva pensare a quella serata come un bel ricordo, aveva raccontato troppe fandonie, non era lei quella.
Anche se sperava che il giorno seguente quel ragazzo misterioso la chiamasse, ma la paura di quello che si nascondeva dietro quella maschera era tanta.

Ma, nessuno prima, l'aveva fatta sentire così a casa come quel ragazzo, così al sicuro e tutto in una singola serata.
Annie si addormentò verso le 5 del mattino e dopo poche ore si svegliò urlando.
Ancora quell'incubo, il suo dottore, la uccideva con un morso alla guida.
E poi una voce che urlava:
«Sei tu Jessica» forse era solo per il fatto che aveva utilizzato quel nome ore prima.
Ma, anche giorni prima aveva fatto quell'incubo, uguale identico.
«Annie stai bene?» disse Olly precipitandosi in camera di Annie.
«Si, tranquilla era solo un brutto sogno» disse Annie.
Annie due ore dopo, si alzò e si diresse in cucina dove Olly la aspettava per fare colazione.
«Come é andata Olly?» disse Annie
«Ho chiarito con Robert no?Tu piuttosto? Sei sparita» rispose Olly ridendo.
«Io ho impegnato la serata con un architetto»
«Davvero? Ho solo intravisto che sei fuggita con Batman dietro una colonna. Che hai combinato?» chiese Olly curiosa e sorridente.
«Nulla di che..» disse Annie fredda.
«Dai, ma lo rivedrai?» chiese Olly insistente.
«Non credo, ha il mio numero, ma ho raccontato troppe cagate e poi potrebbe essere chiunque.»
«Madoo che pesantezza che sei Annie, fregatene per una volta.»
«Hai ragione, vedremo se mi chiamerà»
«Tu con Robert?» chiese ancora Annie cercando di cambiare discorso.
«Sono stata un po' lì, poi siamo andati nella sua "Golf" e abbiamo passato qualche altra ora» disse Olly sorridendo.
«Mmm..» rispose Annie maliziosa.
«Oggi volevo venire a bere qualcosa nel bar dove lavorate» disse Olly.
Annie studiò qualche ora prima di dirigersi al lavoro.
Quando arrivò a lavoro Annie vide che Robert non c'era.
«Emily, Robert?» chiese Annie alla proprietaria del bar.
«Non sta bene» rispose Emily.

Annie lavorò come sempre, ma anche lei non si sentiva molto bene, si sentiva bollente, come se avesse la febbre.
Avvisò Olly del malanno di Robert.
Entrò in macchina e vide una chiamata persa dal suo dottore, decise di ignorarla, ma di chiamare Robert.

«Robert come stai?» chiese Annie appena Robert rispose.
«Non molto bene»
Robert aveva una voce strana, quasi sconvolta.
«Che hai?»
«La febbre sicuro e poi..» Robert interruppe la frase ed Annie si insospettì.
«Sicuro?» richiese Annie, preoccupata.
«Non voglio parlare, lasciami tranquillo per qualche giorno»
«Ok» rispose Annie fredda.
Annie sta per tornare a casa, ma appena salì in auto si sentì male, malissimo.
Parcheggiò l'auto sul ciglio della strada, dove vi era un bosco.
Scese dall'auto, la rinchiuse e si appoggiò al cofano.
Erano le 3,15, la strada era deserta e sentì degli ululati di lupo,sempre più vicini.
Annie si sentì ancora più male, le girava la testa, ma invece di risalire in auto, decise di entrare nel bosco..

Dannati per l'eternità #Wattys2017Where stories live. Discover now