Capitolo 26: Battle symphony

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Wow, tutto questo non me lo sarei mai aspettato! È una cosa sorprendente!

-Bene, ora che vi ho spiegato, all'incirca, posso passare all'azione- dice e scatta velocissimo in direzione della mia rossa preferita.

-Alisia! No!- ho il tempo di gridare solo questo prima di vedere quel titano avventarsi su di lei.

Sembrano quasi danzare, lei agile e veloce, lui agile e lento, completano ognuno i movimenti dell'altro senza mai colpirsi realmente, almeno, questo è quello che pare da qui in basso. Mi risveglio dallo stato di trance in cui ero caduto grazie a Jess che mi passa un arco tirato fuori da non so dove.

-Ma dove l'hai trovato?- le chiedo sbigottito.

-Era nel tuo zaino, è un arco pieghevole, quindi non sarà come quello che hai a scuola, o meglio ancora, come quello che hai a casa, ma, penso, che potrebbe aiutare comunque

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-Era nel tuo zaino, è un arco pieghevole, quindi non sarà come quello che hai a scuola, o meglio ancora, come quello che hai a casa, ma, penso, che potrebbe aiutare comunque.- mi dice spiccia.

-Hai ragione- cerco un punto in cui non arriva aria e fulmini o dove Crio il titano potrebbe pestarmi con i suoi enormi piedi e mi metto in posizione per poter tirare liberamente con l'arco. Prendo la mira, ho l'occhio del nemico sotto tiro, ma non posso colpire, non so dove si sposterà Alisia, potrebbe mettersi davanti alla traiettoria all'ultimo secondo e colpirei lei al posto del mostro e questo non va affatto bene.

-Ragazzi! Non posso tirare, potrei colpire Alisia!- grido per farmi sentire dagli altri.

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Pov Jessica

-Ragazzi! Non posso tirare, potrei colpire Alisia!- grida Jason per farsi sentire da noi nonostante il baccano che c'è a causa della lotta tra la nostra amica e il titano qui presente.

Dobbiamo trovare una soluzione, in questo momento di confusione, però, non riesco a pensare. Devo andare in un posto silenzioso per pensare. Mi avvio al piano di sotto ed entro nella prima stanza che trovo, non voglio mica allontanarmi dalla battaglia e lasciare lì una mia amica! Mi siedo a terra e penso: come possiamo sconfiggerlo? Apparentemente sembra invincibile, è enorme, molto forte, potente e chissà che altro.

D'accordo, lui è da solo e noi siamo in sette, ma lui è comunque più forte e grosso di noi. Però, proprio perchè gigantesco è più lento e goffo. E il primo punto debole è stato trovato! Rimugino su tutta la questione, trovando vari difetti e altro, quando una piccola luce bianca si piazza davanti alla mia faccia. La guardo e, sorprendentemente non mi acceco gli occhi. Una volta assicuratasi il mio interesse, la luce si abbassa e mi si avvicina, sarei tentata di spostarmi, ma m'incute un senso di protezione, quindi sto ferma al mio posto, lasciando che si posi sul mio polpaccio destro e sparire. Perchè è sparita? Con la mano sfioro la parte in cui ho visto per l'ultima volta la luce e succede una cosa impensabile: ai miei piedi scompaiono le converse nere che stavo portando e vengono sostituite da un paio di sandali con una zeppa di almeno cinque centimetri. Questi sandali sono molto belli, ma perchè sono arrivati solo quando ho sfiorato il polpaccio sinistro?

Penso e ripenso finché non mi viene in mente che Apollo ci aveva spiegato che ognuna ha una funzionalità diversa, deve essere questa, vuol dire che ogni armatura ha un asso nella manica in base alle capacità del proprio genitore divino. Fantastico! Questi sono i famosi sandali di mio padre, ovviamente è il modello da donna, penso che li abbia fatti fare solo ed esclusivamente per me. Alzo lo sguardo e fisso il soffitto come se non ci fosse, immagino solo che sopra di me ci sia mio padre e lo ringrazio con lo sguardo. Non sono una ragazza che esprime la sua gratitudine apertamente.

Ora ho capito cosa fare! Corro, anzi, volo, letteralmente grazie ai sandali, al piano di sopra ed entro nella stanza in cui si svolge la battaglia.

Grido per farmi sentire da Jason:

-Jason tira appena Alisia è lontana dal mostro!- non è una domanda né una proposta, è una specie di ordine, perchè so che non glielo ordino non mi ascolterebbe mai.

Lo vedo mettersi di nuovo in posizione, prende la mira e ora è il mio turno: mi do uno slancio per alzarmi dal terreno e volo da Alisia, la prendo tra le braccia sperando che non mi fulmini mortalmente e volo il più veloce che posso lontano da quel mostro gigante. La mia amica continua a trasmettermi delle scosse non proprio leggere, ma non la lascio, non finché non sento un tonfo e vedo che il mostro è a terra con una freccia nel cuore. Lascio andare Alisia che corre davanti al mostro che la guarda, morente.

-Avete sconfitto me, ma non finisce qui semidei, arriveranno anche i miei fratelli e per voi sarà la fine! Il mondo sarà di nuovo nostro!- dice il titano.

Alisia allunga le mani e lo fulmina per un po' prima di lasciarlo andare, cadere al suolo e prendersi la testa fra le mani. Ma che sta succedendo?

The Her Saga #1 - The DaughterWhere stories live. Discover now