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BAKER


Faccia a faccia, finalmente sono di fronte a lui, il mio corpo è scosso da un leggero senso di paura.

"Senti, perchè quella pistola non la metti per terra?" Non obbedisco al suo ordine.
"Non penso che tu abbia molta scelta Clay, se vuoi posso cominciare subito con il divertimento" Punta la pistola alla testa  di Lisa.

"OK!! La lascio, ma tu calmati..." Appoggio la pistola a terra con cautela.
"Dalle un calcio e tirala verso di me." Eseguo senza pensarci troppo. Appena la pistola smette di scivolare sul pavimento, si china e la raccoglie.

"Bene... Ora finalmente possiamo parlare, ci sono alcune cose cose che mi piacerebbe dirti..."

"Va bene, ma prima lasciali andare!" Dico con un impeto di rabbia.

"Ti ho per caso dato il permesso di dare ordini? Loro restano, servono a fare i giochi un pochino più divertenti."

"Ma come fai a dire queste cazzo di cose! So chi sei e so perchè lo fai! Ma cosa diamine c'entro io in tutto questo?" Voglio vedere se ha capito.

"Non fare il finto tonto, so bene che ci sei arrivato, ma so perfettamente che speri che non sia così, beh, mio caro Clay, sono contento di dirti che la tua teoria è più che esatta." Non è possibile che sappia quello che voglio.

"Cazzate! Come fai a sapere quello che pe-"
"Lo so, lo so dal fatto che tu sia venuto da solo, questo vuol dire che prima di uccidermi vuoi sapere di quella notte e questo non sarebbe mai potuto succedere se tu fossi venuto con una squadra, dico bene?" I miei occhi, paralizzati di fronte alle sue parole, che hanno detto tutto quello che la mia mente pensava.

"Ma come cazzo fai a ridere così dopo quello che ti è successo!?"
"Non mi è rimasto altro che ridere, ridere di questo mondo, ridere delle persone che lo abitano, ridere dei giorni che le persone passano a nascondere la verità, verità che molte volte porterebbero solo del bene, ma siamo tutti così masochisti. Non abbiamo vergogna, se qualcuno può soffrire al posto nostro, ne siamo più che felici, tu cosa faresti? Non rideresti?"

"Per favore, raccontami di quella notte..."
"Prima voglio chiederti una cosa. Tu cosa faresti se tuo padre venisse torturato per poi essere ucciso, e tuo madre violentata per poi ricevere la stessa sorte del padre? Quale sarebbe la tua reazione?" Il mio silenzio mi rende debole, il mio silenzio giustifica le sue mosse, il mio silenzio fa di lui quello che sarei diventato io... "Sei venuto fino a qui per uccidermi, ma non sai darmi nemmeno una risposta ad una semplice domanda!" Ride calorosamente. "Dimmi quello che provi ora Clay!" Prende la testa di Jake e vi appoggia la canna della pistola, allungata da un silenziatore.
La mia reazione è la medesima di poco fa, non riesco a parlare.
"Ho detto... Cosa cazzo provi in questo momento!" Pronuncia queste parole con foga, e con quest'ultima preme ancora più forte la pistola alla testa.

"Rabbia! Paura! Vergogna... Mi vergogno di non essere mai riuscito ad aiutare le persone che ci sono sempre state per me, mi vergogno di portare questo fottuto distintivo..."

"Non so se riuscirai a salvare i tuoi amici Clay, però prima di morire, voglio almeno dirti quello che ho provato io, quella sera. Ma perchè non cominciare col dire i nomi di coloro che mi hanno fatto soffrire di più. Uno lo conoscevi bene, Haiko. Era un caro amico di tuo padre, ricordi?" Era proprio lui, avevo ragione, allora...

"Voglio sapere un'altra cosa. Perchè sei entrato nel corpo di polizia?"
"Che domande sono? Ho sempre amato questo lavoro."
"Voglio la verità, non la sporca menzogna che racconti a tutti. Voglio quella cazzo di verità!"
"E' questa la-" Con la pistola mi colpisce alla gamba, poco sopra il ginocchio. Il dolore mi costringe a cadere a terra, gli occhi sfuocano per un attimo... Mi sembra di essere così lontano da lui in questo momento.
"Te lo dico io, perchè hai deciso di fare questo stupido lavoro..." Fa una breve pausa, poi ricomincia a parlare "Lo fai perchè tuo padre vi ha sempre trattati male, tutte le sere era in un bar a bere, quando tornava a casa picchiava tua madre, e tu eri solo il secondo capitolo di sfogo. Sono sicuro che una notte tuo padre è andato vicino all'uccidere tua madre, ed è lì che in te è nato questo desiderio di protezione, e il modo più semplice per arrivarlo era il corpo di polizia. Devo ammetterlo, non è stato facile scoprire molte cose, visto che nemmeno il tuo migliore amico le sa... Ma per me che ho sofferto più di te, non è stato difficile arrivarci." 

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⏰ Last updated: Jan 06, 2017 ⏰

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