Capitolo 22: E ti vengo a cercare

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Nessuno replica, in fondo è il miglior piano che abbiamo.

-Se vogliamo partire presto domani dobbiamo dormire, dobbiamo essere in forze o il primo mostro che troviamo ci uccide in un secondo- fa notare a tutti Jess.

A queste parole mia madre pare riprendersi dallo shock.

-Chi ucciderà chi?- quasi urla.

-Non si preoccupi signora Gaetani, stavamo, appunto, dicendo che dobbiamo rimetterci in forme per poter non subire ferite- le dice calmo e serio S. Non l'ho mai visto così serio, è quasi inquietante!

-Bene, siete dei ragazzi coscienziosi, mi piace questo. Perchè non rimanete a dormire qui?- chiede lei dopo aver guardato il comportamento calmo e ragionevole di S.

-Mamma!?!- chiedo e rimprovero nello stesso momento mia madre. Ma come le è saltato in mente? Non che io non li voglia qui, ma, ecco... Mi vergogno ad ammetterlo, però... Non sono proprio una silenziosa di notte... Uffi!

-Che c'è? Almeno posso vederli, metterli in guardia oggi e prima di lasciarvi partire e conoscere i nuovi amici di mia figlia, nonché altri semidei, giusto?- chiede lei ovvia.

Mi sbatto leggermente una mano sulla fronte. Ah! Dolore! Non penso di essermela tirata piano come credevo.. Sono sempre la solita imbranata.

-Grazie signora, ma non vorremmo disturbare- rispose Nadia per tutti.

-Oh! Non preoccupatevi! Nessun disturbo! Vero Alisia? Abbiamo la stanza in cui stava Chiara in cui può starci qualcuno, altri nella stanza con Alisia e, se proprio, il posto manca, abbiamo anche il divano letto. Mettiamo in chiaro una cosa, però: ragazzi e ragazze non dormono insieme!-

-Va bene mamma, ora tu vai a mangiare prima che, uno dei due maialini qui presenti, mangi anche il tuo piatto di pasta, intanto io mostro le camere ai nostri ospiti- mi intrometto io,

Il gruppo mi segue, la prima camera che mostro è la mia. Apro la porta:

-Questa è la mia camera, ci dormiremo io, Nadia e Jess-

La mia camera è molto grande, sicuramente molto di più di quella che avevo in Italia: ho un letto King-size rialzato da una piattaforma circolare che possiede due piccoli cerchi in cui posso appoggiare delle cose come la luce, il cellulare, la sveglia e i fazzoletti, se mi servono, (che è una delle due cose che amo di più di questa nuova casa) coperto da delle una coperta leggera di color grigio perla e milioni di cuscini che nascondono quello che utilizzo per dormire così da non rovinarlo e/o sporcarlo per quando mangio gli spuntini sul letto di nascosto da mia madre eheh!

Al fianco del letto c'è il comodino con l'intimo, ancora dopo c'è una porta che conduce al mio bagno privato (così nessuno mi può rimproverare che ci impiego troppo).

La parete in fronte alla porta è composta da una vetrata che si apre e permette di andare sul balcone che si affaccia sul giardino. Qui è dove passavo le mie serate, prima del rapimento di Chiara, a leggere visto che è ancora estate e fa ancora caldo.

Nella parete opposta a quella della mio letto c'è la scrivania e una libreria, prima o poi dovrò cambiarla e prenderla più grande: tutti i miei libri e films non ci stanno più, straboccano ormai. L'altra parte migliore di questa casa è la porta che è tra la vetrata e la libreria, poi vi svelerò cos'è.

-Però! Che bella camera!- dice Jess

-Sì bella è bella, ma l'armadio con i vestiti dov'è?- chiede subito Nadia.

Entro in stanza e le faccio cenno di seguirmi, ovviamente non mi segue solo lei, ci avrei messo la mano sul fuoco. Arrivo davanti alla porta misteriosa su cui ancora non vi ho detto nulla, la apro ed entro. Mi volto verso i miei ospiti e li vedo tutti a bocca aperta, soprattutto le due ragazze.

-Quanto sei fortunata! Hai una cabina armadio spettacolare!- gridano appunto.

Sì, ho una cabina armadio: non è grandissima, ma tiene tutti i miei vestiti e ho ancora dello spazio. Tiene anche le mie scarpe, non ne ho moltissime, amo i tacchi ma non li so portare, così non li compro nemmeno e le scarpe che ho sono tutte da tennis o ballerine. Lascio le ragazze a sbavare sulla mia cabina armadio e porto i ragazzi nella stanza di Chiara. Mi viene un colpo al cuore sapendo che è stata rapita a causa mia, ma non posso pensarci ora, ora dobbiamo rimetterci in forze e domani la salveremo. I ragazzi entrano, io tolgo tutta la roba di Chiara e la butto nella sua cabina armadio, cambio le lenzuola per i ragazzi e gli chiedo:

-Ragazzi ci starete tutti qui?-

Loro si guardano e dicono di sì, non ne sono molto sicura, così vado in sala e metto le lenzuola anche nel letto del divano che poi richiudo, così se avranno bisogno è già pronto.

-Alisia- mi sento chiamare.

Mi volto e trovo mia madre con dei vestiti in mano.

-Dimmi mamma-

-Alle ragazze puoi anche prestare dei tuoi pigiami, ma ai ragazzi?- mi chiede ovvia.

-Giusto! Grazie mamma!- le tolgo i vestiti dalle mani, che, sicuramente, erano di Paolo, le do un bacio sulla guancia e vado immediatamente a portare i pigiami ai ragazzi.

Apro la porta con un piccolo calcio visto che è rimasta accostata e non posso bussare perchè ho le mani occupate, anche se, in realtà, è perchè me lo sono completamente dimenticata.

~Adoro quando entri senza bussare!~

Oh santissima porta socchiusa! Questo è il paradiso!

~Quel gran pezzo di manzo di un pianista ha davvero una bellissima tartaruga!~

I ragazzi sono tutti girati verso di me, per mia fortuna solo uno è senza maglia che mostra fiero i propri addominali, sì proprio lui: Jj!

Dopo essere stata a mangiarmelo vivo per un bel po', inizio a sentirmi in imbarazzo, distolgo lo sguardo diventando della stessa tonalità dei miei capelli e do i pigiami al primo che mi ritrovo davanti.

-Ragazzi mia madre si è ricordata di dirmi che eravate senza cambio così ve li ho portati- dico balbettando.

-Grazie Ali, ma non ci servono, dobbiamo comunque andare a casa nostra per prendere due cose, andiamo a chiedere alle ragazze. Torniamo in un attimo comunque!- mi dice Austin uscendo dalla camera assieme a Steven e Hunter.

Rimango sola con Jj a petto nudo, ma io continuo a tenere gli occhi bassi.

-Non preoccuparti, puoi alzare il viso, mi sono messo una maglia- dice ridendo.

Lui ride, ma per me non c'è molto da ridere!

-Ehm... Ecco... Io... Bè... Buona notte JJ!- dico imbarazzata, senza aver, ancora, alzato lo sguardo verso di lui ed esco come un fulmine da quella camera.

=================================================================Pov Chiara

Ho perso di vista la macchina di Steven, non so dove siamo, non conosco bene questa città, ho visto qualche film, ma, di persona e mentre vieni portata in volo da un mostro di cui nessuno conosce l'esistenza è tutta un'altra cosa! Dopo un tempo che mi pare infinito finalmente questa mi lancia a terra. Nemmeno un minimo di eleganza eh? Brutto mostro pennuto! Ti farò arrosto vedrai!

-Chi mi ha portato la mia bellissima arpia?- chiede una voce grossa e molto cavernosa

ARPIA? Ha detto davvero Arpia?

-Ma sei un incapace! Ti avevo detto di portarmi la semidea figlia di Zeus non quest'insulsa mortale! Non ha un minimo di sangue divino questa!- grida la voce.

Sangue divino? Semidea? Non ci sto capendo più niente! Alisia aiutami tu!

The Her Saga #1 - The DaughterWhere stories live. Discover now