Go to Caroline

237 36 19
                                    

Drin,Drin,Drin...
"Oddio ma che palle prima o poi la rompo questa maledetta sveglia" dico quasi urlando.

Mi presento sono Jennifer Coper, una ragazza come tutte le altre di quasi 17 anni, ho dei lunghi capelli lisci e marroni, e degli occhi verde smeraldo che è l'unica cosa che mi ricorda mio padre.

Come stavo dicendo sono abbastanza magra e ho le curve al punto giusto perciò non posso lamentarmi del mio corpo.

Mia mamma mi riporta alla realtà:
"Jennifer, dio ancora ti devi vestire?!
Sono le 7:45 e devi ancora finire di prepararti la valigia ti do dieci minuti per finire tutto e vestirti".

Come potrete notare quella donna esaurita che è appena entrata nella mia stanza è mia mamma, purtroppo.

No a parte gli scherzi le voglio un bene dell'anima e anche se agli occhi delle altre persone può apparire una donna severa e formale, in realtà è dolce come il miele.

Finisco di preparare la valigia e vado a vestirmi con le prime cose che mi capitano sott'occhio, metto un po' di mascara e correttore per coprire le mie occhiaie ben evidenti e scendo giù a fare colazione.

Trovo mia mamma a bere il suo solito caffè mattutino e mi unisco a lei.

"Allora emozionata di conoscere la tua nuova città?" mi dice mia mamma.

"Mamma per favore non cominciare" rispondo io alzando gli occhi al cielo e finendo di bere il mio latte al cacao.

"Dai sù con l'umore, scommetto ti piacerà" dice euforica.

Ma io dico, dove trova tutta questa energia anche la mattina presto?!

"Si, ci scommetto" rispondo andando in camera a prendere la mia valigia.

Come mi mancherà questa stanza, così piena di ricordi.

Sono felice di andarmene dopotutto, ho bisogno di cambiare aria, non mi fa bene stare qui ed è così anche per mia madre.

Può sembrare felice all'apparenza ma so che quando ripensa a quella notte si sente morire dentro e lo so perché è la stessa sensazione che provo io.

Do un'ultima occhiata alla stanza e decido di andarmene una volta per tutte lasciandomi tutto alle spalle, sono pronta a ricominciare una nuova vita.
Scendo giù e raggiungo mia madre, lei è già pronta e mi aspetta vicino alla porta.
Usciamo insieme in silenzio attraversando il lungo giardino verso il taxi che ci sta aspettando per portarci al l'aeroporto.
---------------------------------------------
-IL VOLO 126 STA PER PARTIRE PREGHIAMO I GENTILI PASSEGGERI DI RAGGIUNGERE L'AEREO, GRAZIE- la voce metallica di una donna annuncia il nostro volo.

"Sarà un viaggio moolto lungo" dico tra me e me, mettendomi le cuffie e appoggiando la testa al finestrino guardando la città che si fa sempre più piccola sotto i miei occhi fino a che non sprofondo nelle braccia di morfeo.

Tempesta nel cuore.  (In fase di revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora