Capitolo 22

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Dormivo beata sul letto, era straordinariamente comodo, ma lo stomaco mi ricordava che doveva essere riempito, per cui, mi alzai controvoglia. Era notte, e la luce della luna filtrava dalle finestre, era silenziosa quela casa, quasi inquietante. Attraversai il corridoio che mi potrò in cucina, aprì il frigo per prendere un delizioso yogurt al cioccolato per poi chiuderlo. Inconscio era con le braccia conserte, fissandomi arrabbiato. Mi spaventai, e il cibo mi volò dalle mani.

<<Ma dico, che ti dice il cervello?!>>,gli urlai terrorizzata. Lui prese a ridere come un demente.

<<Piuttosto, ti va di vedere un video?>>,mi chiese invece di rimproverarmi per aver dormito troppo. Annuì come risposta, e prese il cellulare.

Lo schermo mostrava me sul letto, ero sola. I miei capelli erano più lunghi, e mio padre era accanto a me.

<<Oh, Allison... Ci manchi così tanto>>,mormorò con la testa tra le mani. Sembrava disperato. Poi, una figura apparve accanto a lui, trattenni il respiro appena si fece più nitida.

<<Dai Richard, è ora di andare. Io verrò tra qualche minuto>>,disse. Lui annuì sconsolato e lasciò la stanza. <<Ehi.. Ciao piccola, come stai? Io abbastanza bene, ma mi manchi da morire. Manchi a tutti. Vorrei riaverti qui e abbracciarti forte, ma non posso. Perché non partecipi? Perché non scegli di vivere? Esistono cose di gran lunga più importanti dei ragazzi. So che lo amavi, ma è un'agonia vedere la propria figlia piena di tubi con la sua vita appesa a un filo. Sappi che soltanto tu tesoro, puoi cambiare il destino. Con la vita. Combatti, lei è fatta di ostacoli giganteschi, ma bisogna batterli altrimenti, non si chiamerebbe vita ma noia mortale>>, disse spronandomi ad aprire gli occhi. Essi mi pizzicarono, e qualche lacrima scese sulle guance. Mi coprì il viso, e lui mi abbracciò.

<<Ehi... Va tutto okay? >>,sussurrò accarezzandomi i capelli.

<<Per quanto tempo ho dormito? >>,volli sapere.

<<Un anno>>,rispose <<e qualche mese>>,continuò.

<<Cosa?! Ma se ho solo dormito!>>,esclamai.

<<Qui il tempo passa diversamente. I secondi sono ore, i minuti giorni e le ore anni>>, rispose come se fosse la cosa più logica. Ma era folle. E insensato. <<Cosa vuoi fare, Allison?>>

<<Svegliarmi>>, mormorai. Affondai la testa nell'incavo del suo collo, inspirando a fondo il suo odore.

Chiusi gli occhi piano, e abbracciai il mio inconscio. Quando li aprì, ero in una stanza d'ospedale. Non c'era nessuno, se non un ragazzo a qualche metro da me. Girai il capo verso di lui per vederlo meglio. Era sveglio, e mi pareva di conoscerlo.

<<Ciao, Ally>>,quel nome... Quella voce! Quanta nostalgia...

<<L-Luke?!>>, esclamai incredula.

<<Sì, sono io. È da un pezzo che non ci si vede, eh? >>,disse girandosi verso di me.

<<Da quanto tempo sei qui?>>,gli domandai.

<<Mah, saranno cinque giorni. Mi hanno detto che tu sei qui da più di un anno>>,mi comunicò. <<Mi sei mancata molto>>. Restai sorpresa.

<<Anche tu>>, confessai guardando altrove. <<Cos'hai fatto in questo ultimo anno? >>.

<<Come ben sai mi sono trasferito con la famiglia, poi sono diventato maggiorenne e ho deciso di andarmene. Ho trovato un lavoro part-time come modello, e l'appartamento non costa nemmeno tanto! >>, disse quasi ovvio.

Spero solo che non sia un'altro modello!

Non credo inconscio. Ma chiedo comunque, non si sà mai...

<<Oh, faccio il modello da una tipa che si chiama Blanca>>.

Sei perseguitata da modelli fighi. Fattene una ragione.

Ah, quanto hai ragione...

<<Ma è fantastico, sai chi è venuto a trovarmi?>>, gli domandai.

<<La tua famiglia, poi è venuto il preside con la figlia, e poi un ragazzo>>, rispose dicendo a denti stretti l'ultima parola.

<<Lui com'era fatto? >>.

<<Perché ti interessa? Verrà a trovarti tra qualche giorno, non preoccuparti >>,si lamentò.

<<Sei così ottuso! Ti odio quando fai così! >>

<<E io odio quel ragazzo. L'ho picchiato qualche giorno fa. Mi stava sul cazzo! Faceva il cavaliere dall'armatura argentata, mentre non sa nemmeno cosa significhi amare. La faceva così tragica! >>,Sbottò infine.

<<Perché tu sì? Che significa amare? E utilizza parole più 'umane', razza di analfabeta volgare!>>.

<<Significa battersi per la propria ragazza, spronarla a vivere, non piangersi addosso! Era un langone, e la sua tipa ci provava con me! Cioè, ma stiamo scherzando!? >>, allora capii che il lagnone era Shawn. Ma Luke stava veramente esagerando.

<<Dacci un taglio, okay? È una storia lunga e complessa da raccontare. Per farla breve, stavamo insieme. Poi la mafia ha deciso di uccidermi>>, cercai di spiegare brevemente. Ma non aveva capito granché...

Mimò un semplice 'okay' con un'alzata di spalle. Iniziò a raccontarmi grossomodo cosa avesse fatto fin ora, dal lavoro alla scuola, finché non toccò l'argomento 'casa'.

Oh-oh. Qui ci sarà da schiantarsi!

<<Abito in un piccolo quartiere con una grossa camera da letto, cucina e un infinito corridoio! La padrona di casa mi ha detto che tu alloggiavi lì, e che ora la casa era sfittata. Il tizio che venne l'altro giorno con la fidanzatina ha detto che si è trasferito in una nuova zona. Con lei. Soli soletti>>, finì con un ghigno quasi soddisfatto.

<<Wow. E ora dove andrò a vivere?!>>, urlai spazientita.

<<Ma con me, no? >>, mi propose come se fosse la cosa più naturale al mondo.

Scusami Allison, ma qui sembra che ti abbiano presa per un oggetto! Prima Shawn, che ti ha occupato casa, poi Cameron ti ha soffiato il lavoro e alla fine, viene Luke fresco e tosto che ti prende sia la casa che il lavoro!

Quanto hau ragione... Lo guardai stranita per un pò. Quello aveva qualche rotella fuori posto.

<<Andiamo, sto scherzando! I tuoi genitori verranno a prenderti e vivrete felici e contenti nella vostra casa! Basta scappare, Ally. Ci sono cose più importanti. Per esempio, vivere>>.

<<Che vivo a fare se sono già morta dentro!? Non sopporto altre verità, basta …BASTA! >>,strillai con la testa tra le mani.

I dottori, preoccupati vennero subito in camera, e mi videro sveglia. Erano sbalorditi, ed incredibilmente felici.

<<Allison, va tutto bene? >>,Mi chiese uno di loro.

<<Sono viva, questo è evidente. Ho una fame da lupi, e non mangio cibo vero da più di trecentosessantacinque giorni. Ho male al cuore, perché è spezzato. Mi hanno rubato la vita, ed io non so più viverla. Non posso adattarmi ancora e ancora. È così asfissiante... >>,risposi fissando il vuoto davanti a me.

<<Non c'è da preoccupersi. I tuoi genitori si prenderanno cura di te>>,mi disse accarezzandomi la spalla.

<<Non voglio cure. Voglio soltanto il mio Shawn che con un abbraccio, recupera tutti i cocci aggiustandomi. Fatemi riparare da lui, ve ne prego... >>, sussurrai grattandomi la fronte.

I due si guardarono d'intesa, e lo fecero entrare. Appena mi vide il suo viso si illuminò, e non ha indugiato nemmeno un secondo nell' abbracciarmi così forte, da farmi mancare il respiro. Finalmente stavo bene. Ma per quanto tempo sarebbe durata la quiete prima della tempesta?

Just A Little Bit Of Your Heart |Shawn Mendes|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora