Speciale: Joshler

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Ma tutta l'arte mia sei tu, che alta fai, e dotta, la mia rozza ignoranza.
William Shakespeare

Josh è seduto davanti al computer della biblioteca. Sta aspettando pazientemente che la lenta connessione ad internet gratuita della biblioteca carichi il sito. Di fianco a lui ci sono seduti dei ragazzi poco più piccoli; Josh li osserva con discreto interesse mentre aprono i siti scolastici e prendono appunti su un quaderno. È sabato, c'è un pallido e limpido cielo azzurro e il sole è di un giallo quasi fosforescente. L'aria è calda, arida, soffocante; le fronde degli alberi si muovono appena sotto il soffio di una brezza passeggera. Fa talmente caldo in biblioteca che Josh si sente sudare persino i capelli. Le finestre della biblioteca sono aperte, tuttavia entrano più insetti che aria fresca. Delle mosche piccole e rumorose volano sotto i lampadari circolari, un'ape molesta si avvicina ai libri posti sugli scaffali per esaminarli. Quando finalmente il sito è caricato Josh digita sulla tastiera, con movimenti lenti e attenti, il prodotto che spera di comprare.

Josh è un collezionista di modellini in pressofusione Matchbox. Ne possiede già venticinque. Qualche settimana prima aveva visto nel catalogo Matchbox un kit modellino per un carro armato Panzer II in scala uno a settantasei e se n'era immediatamente innamorato. Aveva racimolato soldi in modo da avere la somma giusta per comprarlo usato, così non aveva perso tempo e ora lo sta cercando su Ebay. Con il mouse scorre giù verso il fondo della pagina e finalmente lo trova. Dopo aver aperto la scheda, si affretta a guardare le foto per controllare che ci siano tutti i pezzi. Le foto sono solo quattro e mostrano la scatola, davanti e retro, con il modellino dentro. Dopo aver preso un respiro profondo, scorre verso il basso e legge le specifiche dell'oggetto. Non c'è scritto molto più di quello che può vedere già da solo, così va nella parte relativa al commento del venditore e spera in una descrizione un po' più sostanziosa. Quindi legge:

MATCHBOX® PANZER II – scala 1/76

Usato. Mancano le istruzioni.

A Josh non sembra poi una grande perdita, così accende il suo cellulare, digita il numero di telefono del venditore e gli scrive un breve messaggio. Si ritrova a leggerlo più volte, indeciso. Dopo la quarta volta che lo corregge, lo spedisce.

Il messaggio di risposta gli arriva in breve tempo. Sollevato – temeva che avrebbe risposto dopo giorni interi, invece erano stati sono tre minuti e quarantadue – lo apre.

Ehi! Sono davvero dispiaciuto, non posso spedirlo via posta.

Josh stringe le labbra e spera che il venditore non sia lontano. Così gli espone le sue preoccupazioni in poche parole e aspetta paziente la risposta. Lancia lunghe occhiate al computer e scorre le foto. Forse potrebbe fare un sacrificio. Prendere un treno e raggiungerlo. In fondo, pensa, lo desidera troppo per non comprarlo.

Il venditore risponde subito. Sono di Columbus anch'io. Ci diamo appuntamento al Dairy Queen?

La notizia riempie Josh di fresco sollievo. Dopo aver dato appuntamento al venditore per quello stesso giorno, spegne il computer e si affretta a correre fuori dalla biblioteca. È molto entusiasta e per poco non inciampa nelle scale. Si mette a correre verso la fermata dell'autobus stringendo fra le dita le banconote. Quando finalmente arriva al Dairy Queen, è in anticipo di quindici minuti. Si ferma ad osservare l'esterno, alla ricerca del giovane venditore. La facciata è in mattoni color terra di luna; le tende della porta e delle finestre sono di tessuto rosso. L'insegna brilla anche se i neon non sono accesi. Dopo aver ispezionato con calma l'area, entra nel fast food e si guarda attorno, sperando che lì il venditore ci sia. Non trovandolo, decide di sedersi in un tavolo e si appoggia allo schienale del divanetto rosso. Il tessuto di pelle sembra più scomodo dall'ultima volta che ci è andato, così Josh si ritrova a cambiare posizione ogni secondo. Per ammazzare il tempo decide di leggere ogni ingrediente di ogni piatto, ma ben presto se ne stanca e ripone il menu sul tavolo.

Le sfumature dell'amore||One-ShotWhere stories live. Discover now