Il dolore e la paura

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*il giorno seguente*

POV'S LARA
Nessuno sa cosa mi sia successo, nessuno sa di Matteo, nessuno sa niente e non deve saperlo nessuno.
Sono su un ponte di un fiume dietro casa mia, questo posto mi rilassa.
Accesi il telefono e vidi varie chiamate da fede, Camilla e Ben.
Non so cosa fare.
Sono preoccupata.
Ho paura.
-Lara sei una ragazza forte, domani andrai a scuola a testa alta come hai sempre fatto- disse la mia vicina interiore.
L: si si domani vado, ma ora non ci voglio pensare
Vedo da lontano delle persone che mi sembrano familiari.
Camilla, Fede, Benji! Oddio!
Mi nascondo nel primo posto che trovo dietro una macchina li vicino e sento che passano dietro di essa e sento Ben molto preoccupato.
-perché dovrebbe, ha già chi lo consola- penso.
Sentì i loro passi allontanarsi piano piano.

Tornai a casa mia è per fortuna i miei stavano via tutto il weekend per lavoro, ero sola e menomale, se no mi avrebbero fatto l'interrogatorio.
I miei pensieri furono interrotti dal campanello, ma chi può essere ora?
L: chi è?
Voce: una persona che è molto preoccupata per te
Riconosco subito la sua voce, anche tra mille, Benji!
Prima di aprire metto una felpa perché Avevo i tagli sul braccio e non volevo domande.
L: vieni
B: dove cazzo eri finita?
L: stai calmo, sto bene
B: no calmo niente. Se mi avessi detto tutto forse ti avrei anche aiutato
L: ma si che parli?
Dissi aggrottando la fronte.
B: di questa
Mi fece vedere la foto che ormai aveva fatto notizia nella scuola.
Abbassai la testa e dissi.
L: Benjamin hai tutte le ragioni per pensare male e per arrabbiato e sei sei qua per insultarmi di prego vat....
Dissi senza.avere più fiato.
Mi prese una mano e alzò con due dita il mio mento.
B: ehi no, non sono arrabbiato. Camilla mi ha detto tutto
L: ah...
Rimasi sorpresa che ci avesse creduto.
Abbassati di nuovo lo sguardo, lasciai la sua mano e mi guardai il braccio coperto dalla felpa.
B: che hai?
L: n-nulla
Dissi balbettando.
B: sono qua per aiutarti, se solo mi di...
Lo interrompo subito e li dico
L: capisci che non voglio l'aiuto di nessuno
Dissi alzando la testa e guardandolo negli occhi, quegli occhi che mi portavano allo svenimento per sunto erano belli e sinceri.
Avevo gli occhi in lacrime che non riuscivo più a trattenere.
Scoppiai a piangere.
L: capisci che non voglio nessuno!!!
Dissi per concludere e andarmene su in bagno.
Avevo la tentazione di rifarlo, ma vidi quelle lamette le presi e le lasciai cadere a terra, poi mi torno in mente l'immagine di Ben e tutte le troie che li stanno attorno, poi Matteo, poi la goccia di sangue che cadde a terra ieri quando mi tagliai.
Cadde a terra senza forze, ormai stremata.
Piansi e sentì benji urlare perché io aprirsi la porta
B: sono qua per aiutarti, fatti aiutare. Sono qua per te....
L: ben, se mi vuoi aiutare....vattene
Non posso dirli di Matteo, non so cosa li succederebbe, e se amo Benni devo lasciarlo.
B: perché? Perché non ti lasci aiutare
Che succede? È per Matteo? Vuoi lui?
L: no lui è l'ultima persona che voglio
B: Lara mi sto preoccupando
L: Benjamin vai dalle tue amichette, è meglio
Dissi in lacrime.
Vidi un bigliettino passare sotto la porta e lessi....

«Vicini ma lontani»  Benjamin MascoloWhere stories live. Discover now