Ricominciare da zero

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Arrivammo davanti a scuola dopo aver fatto colazione ad un bar qua vicino, mi si avvicinò subito Benjamin.
B: cosa ci fai con lui di nuovo?
M: oh zio hai qualche problema?
Guardai il moro, era rimasto impietrito, forse non si aspettava quella risposta da parte di Matteo.
Vidi degli sguardi incazzati e decisi di finirla lì, quindi dissi
L: Teo, vai, ci penso io
M: va bene, ti aspetto dentro
Mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
B: che sfacciato
Dice girandosi dall'altra parte pensando che non lo sentissi.
L: ma che problemi hai?
B: state assieme?
L: primo, cosa ti interessa, secondo no, non stiamo assieme, ma anche se fosse, cosa ti fregherebbe?
B: nulla
L: allora fatti i cazzi tuoi per una volta, e non venire a rompere le palle a me
B: stai cammina bionda
L: è che non sopporto la gente come te, vanitosa che crede di sapere come va avanti il mondo
B: e io non sopporto vederti con uno che Matteo o chiunque altro
L: che ti importa? In fondo non sei nessuno per me
Prese lo zaino a terra e se ne andò.
Capì che le parole che avevo detto l'avevano ferito sul serio.
L: Benjamin.....
Lo chiamai ma era andato via.

All'uscita da scuola chiesi a Fede, non che il suo migliore amico, dove poteva essere e mi disse di andare al fiume qua vicino, perché lui passa spesso di lì.
Mi incamminai ma arrivata lì, capì che stava già meglio, con una bella bionda finta, truccata e poco vestita che li stava attaccata come una cozza, capì che magari ci era stato male, ma aveva trovato la giusta consolazione.
Mi girai e sentì la sua voce pronunciare il mio nome.
Io non mi voltai, ma poi fui costretta a parlarci perché si mise davanti a me.
B: che ci fai qua
L: mi era venuta la folle idea di chiederti scusa, ma eri già occupato con la tua amica bionda
B: ma chi giulia? Nha, ora puoi dirmelo
L: perché dovrei? Ti ha già consolato lei
B: te ti eri preoccupata per me?
L: si ma non ne avevo motivo, visto con chi eri....
B: gelosa?
L: che palle, basta! No, non sono gelosa. Non ti entra in testa che NON SONO GELOSA!
Dissi alzando il tono di voce, ma lui subito mi mise una mano davanti alla bocca per zittirmi e mi disse
B: mi piace quando fai la gelosa
L: basta....
Dissi scocciata.
B: va bene va bene. Ho una proposta bella
L: dimmi
B: ricominciamo da capo
L: va bene....
B: okay. Ciao io sono Benjamin Mascolo e tu?
Risi e risposi
L: sono Lara Rossetti
B: sei proprio una bella ragazza
L: grazie
Dissi arrossendo.
B: tieni, questo è il mio numero
L: oh grazie, ti scrivo dopo
B: ti accompagno a casa?
L: perché no?!
Lo guardai per tutto il tragitto -è diverso, è come se avesse cambiato personalità, mi piace tanto, così è un bravo ragazzo e possiamo andare d'accordo, se non ricomincia a fare il dongiovanni con tutte ovvio!- pensai.

Arrivati davanti a casa mia lo salutai e prima che aprirsi la porta di casa mi disse
B: domani ti passo a prendere
L: viene Matteo, mi dispiace
Lo vidi rimanerci male e dissi.
L: un altra volta però, mi dispiace
B: va bene, dai a domani

«Vicini ma lontani»  Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora