Presentazioni

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Per non farsi sgridare dalla prof mi disse sotto voce
Ragazza: ehi -toccandomi il braccio- sono Camilla
L: piacere
Dissi sorridendole.

Passarono le prima due ore tranquille e non smisi un minuto di fissare quel moro dagli occhi bellissimi seduto all'ultimo banco, insieme al suo gruppetto, vicino alla finestra.
Se alzò per buttare la carta e mi guardò, abbassai lo sguardo, -che vergogna- pensai, mi passo a fianco e mi disse
Ragazzo: smettila di fissarmi, mi sciupa
E io dissi ridendo
L: ti piacerebbe?
Lui sorrise e si andò a sedere.
Ogni tanto mi guardava e io facevo lo stesso.
Che bello!

Dopo le sei ore di scuola, allucinanti, usciamo e tornammo a casa.

Entrata in casa raccontai a mia madre come era andata.

Arrivata l'ora di andare a dormire, mi misi sotto le coperte, spendi il telefono e -ciao ciao mondo- pensai.

*il giorno dopo*

Mi svegliai con la mia canzone preferita, quella della sveglia (😠).
Comunque, mi preparai e uscì.

Arrivata lì vidi Camilla, salutarmi con la mano e farmi segno di avvicinarmi a lei.
C: ciao Lara, ti presento Federico il mio ragazzo
L: ciao piacere
Gli porsi la mano e la strinse, questo ragazzo era biondo, con gli occhi color mare, bellissimi.
F: amo, vado da Ben, a dopo. Ciao Lara
Salutai con la mano, poi suonò la campanella ed entriamo.

Prof: Rossetti, Marini! Basta, mi avete stancata. Vi cambio di posto
C: prof...
Prof: niente 'ma'. Marini vicino a Ferrari (un compagno di classe), Rossetti, vediamo ehm...Vicino a Mascolo
Alzò di scatto la testa e non disse nulla.
Li tocca i leggermente la spalla con lo zaino, per sbaglio, e li chiesi scusa e lui si incazzò e mi rispose male.
Ragazzo: stai più attenta
Dissi e per poi riappoggiare la testa sulla braccia sul banco.
Che strano tipo!

«Vicini ma lontani»  Benjamin MascoloWhere stories live. Discover now