Benjamin

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Le due ore passarono abbastanza in fretta, io ed il moro neanche ci siamo guardati.
Meglio così, non avrei voluto litigare il secondo giorno di scuola.
Durante l'intervallo sentii
Voce: bionda....
Io mi girai e mi indicai come per capire se intendeva me.
Ecco il moro!
Ragazzo: si si tu. Sappi che se vuoi stare vicino a me devi rispettare una cosa
L: sentiamo
Ragazzo: qua dentro comando io
L: ah sì?
Ragazzo: certo, sono io più bravo, il più intelligente, il più popolare, il più bello....
L: e direi anche il più modesto
Ragazzo: bionda non hai capit....
L: non hai capito tu. Io non sto alle regole di un belloccio che si crede figo, chiaro?
Tutti si girarono verso di noi, forse perché stavo urlando?
O forse per quello che ho detto?
C: andiamo va
Ragazzo: ti ha salvato la tua amica...
Gridò dal corridoio.
Andammo in bagno e parlai con Camilla
C: sai che sei.....
L: lo so sono una stupida. Il secondo giorno e già mi ca...
C: no anzi, sei molto coraggiosa. Insomma bisognava mettere a posto Benjamin prima o poi, nessuno, l'ha mai fatto
L: e perché?
C: ben insomma, i ragazzi hanno paura di lui, a parte il suo gruppo, le ragazze li sbavano dietro...ho detto tutto!
L: odio i ragazzi che si credono i migliori
C: ho visto
Dice ridendo.
Uscimmo dal bagno e andammo in classe.

Dopo qualche minuto di lezione Benji mi tocco il braccio e mi disse sottovoce
B: nessuno mi ha mai risposto
Io dissi
L: abituatici, io sono così
B: con me no, nessuno mi può rispondere
L: e perché chi sei tu?
Veniamo interrotti dalla professoressa che ci sbattè fuori dalla classe.

L: fantastico il primo giorno, già fuori dalla classe
B: e che c'è di male?
L: sai non so come sei fatto tu, ma io ci tengo a non essere bocciata
B: oh madonna, sei una palla....
Alzai il sopracciglio e lo vidi accendere una sigaretta.
L: ma cosa fai?
B: ehm...fumo?
L: non si può
B: io posso
L: e perché? Chi sei tu?
Voce: ciao benji
Queste voci le riconosco, ne ho sentite a migliaia, voci da galline, da troie in calore, eccone una, mi aveva detto Camilla che li sbavavano dietro, a posto siamo.
Benji le fece l' occhiolino e la salutò con un bacio sulla guancia.
B: ehi...
Mi gira i dall'altro parte -che schifo-pensai.
B: gelosa?
Io non risposi.
Feci di finta di niente.
B: Bionda parlo con te
B: oh, mi ascolti?
L: ma che vuoi?
B: stiamo calmi. Ho detto: sei gelosa?
L: ma quando mai. Tutto meno che gelosa
Dissi ridendo.
B: tutte sono gelose
L: ah si? E perché mai?
Chiesi avvicinandomi a lui.
B: beh mi hai visto?
L: si ho visto un ragazzetto che fuma senza permesso e si crede un po' troppo figo
B: sono figo!
Veniamo interrotti dalla prof che ci disse di rientrare.

«Vicini ma lontani»  Benjamin MascoloWhere stories live. Discover now