Secondo capitolo

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Questa città è più grande di quanto possa immaginare, mi perderò sicuramente.
Invece imbocco la strada giusta e arrivo davanti a quella biblioteca in tempo, anzi leggermente in anticipo.
Pochi minuti.
Trovo Matt lì ad aspettarmi, è più bello di quanto ricordassi.
Mi accoglie con uno dei suoi calorosi sorrisi.
"Allora Blake, facile trovare questo posto?"
"Abbastanza."
"Tranquilla, tra poco dovrebbero raggiungerci gli altri."
"Chi sarebbero?"
"Maya, una ragazza di 16 anni
Luke, 17 come noi e Sophia di 18 anni."
"Bene, mi ricorderò tutto sicuramente."
Gli sorrido, lui accenna una risata.
Ed eccoli che arrivano, si presentano e inizia Sophia, è molto bella, ha i capelli rossi e gli occhi verdi, è alta e slanciata.
Poi è il turno di Luke: non è affascinante come Matt ma ha stile, si veste molto bene.
Infine mi si presenta Maya, direi che tra i tre è quella che mi ha colpita di più, ha i capelli rosa acceso, gli occhi marroni e grandi, si trucca ma non troppo, il giusto.
I suoi vestiti sono strani, porta la gonna di un tutù con sopra una felpa nera e molto comune, sembra simpatica.
Mi fanno molte domande e ci scambiamo i numeri di telefono.
Sono gentili, mi sento un po' meno sola.
Mi fanno conoscere la città, o almeno una piccola parte.
È davvero bella, ci sono così tanti negozi che contarli sarebbe impossibile, facciamo shopping e su consiglio di Sophia mi compro una camicetta rosa, molto elegante.
Torno a casa entusiasta della mia giornata e la racconto ai miei a ora di cena, loro mi ascoltano interessati a quanto pare, anche se ogni tanto si distraggono.
A cosa staranno pensando?
Finita la cena vado a guardare un po' la TV, c'era un programma di misteri tipo UFO, fantasmi, magia e quelle cose là.
Tutta finzione.
Non esistono quelle cose, è impossibile e non ci sono abbastanza prove da constatarne l'esistenza.
Così spengo la televisione e vado in camera, ricomincio a leggere finché non mi addormento.
Mi sveglio.
Sono le 2:00 di notte, non so di preciso cosa mi abbia fatta svegliare.
Vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.

Sto per tornare in camera quando sento di nuovo quella sensazione, qualcuno mi osserva.
Mi giro e vedo un'ombra accanto alla porta della cucina.
Sudo freddo, mi manca l'aria.
Col respiro affannoso mi avvicino all'ombra, adesso sono a pochi centimetri, è davanti a me e quando trovo il coraggio di girarmi a vedere a chi appartiene: sparisce.
Tutto questo non può essere vero, non può.
Mi sveglio alle 7:30 con l'impressione che quell'avvenimento sia stato solo un sogno, o forse è la cosa più semplice a cui credere.
Vado a scuola e lì trovo i miei amici.
Matt, Sophia, Luke e Maya.
Mi sembra che torni un po' della felicità perduta.
Li saluto e andiamo ognuno nella rispettiva classe, le lezioni iniziano.
Oggi noto un ragazzo che prima non avevo mai visto, anzi: che nel mio primo giorno non avevo visto.
È davvero strano, si veste in modo antiquato, fuori moda.
Ha i capelli marroni scuri e, proprio quando si sta per voltare facendomi vedere il suo il volto, sento una mano che mi tira via, è Maya.
"Allora hai sentito che ti ho detto?"
Oh no, mi stava parlando di Luke, e ora?
"Che ti piace Luke?"
"Si! Ma dice che sono troppo infantile per lui, cosa faccio?!"
"Ehm... credo che dovresti farti apprezzare per come sei, non ti conosce così bene.
So che è un consiglio semplice ma credo possa funzionare."
"Hai ragione, grazie!"
Va via.
Quando mi volto nuovamente lui non c'è più, sembrava interessante, ma probabilmente sarà soltanto un altro ragazzo della scuola come qualunque altro.

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